Napoli, camorra chiede pizzo agli ambulanti: sette arresti

Campania
Foto di archivio (ANSA)

A denunciare sono state proprio le vittime, costrette a versare fino a 200 euro a settimana. Chi si rifiutava di pagare veniva anche minacciato di morte

A Napoli, la polizia ha fermato all'alba di oggi, sabato 22 giugno, nove persone indiziate di estorsione e tentata estorsione. Il provvedimento di fermo è stato convalidato dal gip, che ha disposto per gli indagati la custodia cautelare in carcere. Due di loro risultano già detenuti per altra causa. Le nove persone fermate sono accusate di aver chiesto il pizzo ad alcuni venditori ambulanti.

Il pizzo

A denunciare le estorsioni, iniziate nel 2017, sono stati alcuni ambulanti del mercato della Maddalena. Dapprima si trattava di piccole cifre, finché alcune vittime sono state costrette a versare anche 210 euro a settimana per "non avere problemi". Chi non pagava sarebbe anche stato minacciato di morte. Gli estorsori dicevano di appartenere al gruppo Ferraiuolo, legato alla cosca dei Mazzarella, molto attiva in zona. Al pizzo settimanale si aggiungeva anche quello da versare in occasione delle festività natalizie e pasquali. La polizia ha accertato sette estorsioni e quattro tentate estorsioni.

Il Questore di Napoli esorta a denunciare

Sulla vicenda è intervenuto anche il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano: "Questa indagine dimostra l'importanza delle denunce: la risposta è stata immediata". E ancora: "Ritengo importante che chiunque subisca un tentativo di estorsione si affidi subito alle forze di polizia - ha aggiunto -. Alle vittime dico: denunciate perché la risposta è stata più efficace e rapida. Questa operazione è paradigmatica, perché in soltanto due mesi si è giunti ai provvedimenti". 

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