Napoli, attivisti dei centri sociali irrompono alla Scuola di formazione della Lega

Campania
La protesta a margine della 'Scuola di formazione politica della Lega' a Napoli (ANSA)
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I manifestanti hanno esposto striscioni e urlato slogan dalla terrazza dell’albergo dove si teneva una riunione della scuola di formazione della Lega per dirigenti della Campania e del Sud 

Blitz dei centri sociali all'Hotel Ramada di Napoli oggi, domenica 27 gennaio: una cinquantina di attivisti ha fatto irruzione nell'albergo dove era in corso la riunione della Scuola di formazione politica della Lega per dirigenti della Campania e del Sud. Le porte della sala dove si teneva l'evento sono state chiuse e i manifestanti hanno esposto striscioni, urlando slogan, dalla terrazza dell’albergo. Alcuni cartelloni recitavano 'Leghista terrone vergogna del Meridione', altri avevano per oggetto un Salvini immortalato con alcuni prodotti gastronomici.

Le parole dei manifestanti

"A Napoli - hanno detto i manifestanti - non c'è spazio per chi ha costruito la sua carriera politica prima con l'odio per i meridionali e poi per gli immigrati. Non dimentichiamo gli slogan 'colerosi terremotati'". Sul posto è arrivata la polizia in assetto antisommossa prima che la manifestazione si concludesse. "Per noi - sottolinea il centro sociale Insurgencia - è inaccettabile che, dopo anni di insulti ai meridionali, il partito che ha costruito la propria carriera sull'odio, provi a ripulirsi la faccia e a raccattare i voti dei napoletani".

Il commento di Cantalamessa, coordinatore regionale Lega

"Ci chiediamo se il sindaco di Napoli condannerà l'attacco dei centri sociali contro la scuola di formazione politica della Lega dove partecipavano ragazze e ragazzi per bene, che volevano semplicemente saperne di più della politica del governo. Aspettiamo una risposta", scrive il deputato Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale della Lega, in una nota. "Napoli merita di più. Se migliaia e migliaia di napoletani si stanno avvicinando al progetto di Matteo Salvini è anche perché la gente vuole sicurezza e legalità", sottolinea il parlamentare. "Esprimo la piena solidarietà alle ragazze e ai ragazzi vittime dell'attacco intimidatorio", conclude Cantalamessa.

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