“Che macchina mi compro?”: cosa guida le scelte degli italiani

Elettrica, ibrida, plug-in, diesel, benzina, gpl, metano, addirittura idrogeno. Suv piccolo, medio, grande, citycar, berlina, station-wagon, monovolume. “Mi fido solo delle tedesche! Io? solo Fiat…” “Per me l’ibrido lo fanno meglio i giapponesi…Ma queste cinesi come sono?” Sì, lo so. Scegliere la macchina è difficile. E’ una delle scelte più soggettive che c’è. Ognuno ha, o crede di avere, quella che fa per sé. E i criteri sono i più disparati: fiducia nel brand, design, costo, consumi, spazio a bordo, sportività, motore… Ma per capire cosa ha guidato – è proprio il caso di dirlo - gli italiani all’acquisto di un’auto nel 2024 guardiamo i dati sulle immatricolazioni relativi al nostro paese. Le prime dieci auto più vendute sono: Fiat Panda Dacia Sandero Jeep Avenger Citroen C3 Toyota Yaris Cross Renault Clio Peugeot 208 Toyota Yaris Lancia Ypsilon Renault Captur Il motivo della scelta Che dire? Stellantis assoluta protagonista con 5 nelle prime 10 , nonostante il momento di crisi. Il motivo della scelta sembrerebbe essere quindi la fiducia nel brand: la conosco, mi fido, la compro perché so quel che mi può dare. O forse il prezzo? Probabilmente no, perché seppur non altissimo , non è affatto il più basso: basti pensare che Sandero e C3 viaggiano parecchio al di sotto. Ma il prezzo in generale è un fattore se si pensa che le tre più economiche sono tutte, in ordine sparso, nei primi 4 posti. E al secondo c’è la meno cara di tutti, la Dacia Sandero, scelta da oltre 60mila italiani, mica pochi. Di contro la più cara delle prime 10, la Yaris Cross con 31.700 euro, è al quinto posto: più venduta, nonostante il prezzo più alto, della gemella Yaris, all’ottavo posto. Come a dire: preferisco comfort e spazio e per quello sono disposto a pagare di più. Non si spiegherebbe infatti altrimenti, se al primo posto nei nostri criteri mettiamo ad esempio il design e non l’esborso di denaro, il terzo posto della Jeep Avenger, auto super “cool”: con i suoi 24.750 euro non è certo tra le più economiche, ma gode di enorme appeal fra i clienti. Nella top ten anche Renault Clio, per anni ai vertici delle vendite anche in Europa e oggi al sesto posto, e Peugeot 208 subito dietro al settimo: anche qui prezzo contenuto , ma soprattutto riconoscibilità e affidabilità del modello. La conosco, la vedo in giro, la compro. È interessante , il posto numero 9, con la Lancia Ypsilon che raccoglie l’eredità della precedente generazione, super vincente in termini di vendite. La vecchia, infatti, non più ordinabile dalla primavera 2024, ha fatto da traino per il posizionamento in classifica grazie anche a un prezzo basso , ma gli ordini della nuova generazione sembrano buoni , indice del fatto che gli italiani continuano a scegliere questo modello nonostante sia salita di prezzo fino ai 24.900 euro. Chiude la classifica delle 10 la Renault Captur, rientrata nelle più vendute con il suo prezzo a partire da 22.800 euro. Guardando alle prime dieci una considerazione mi pare evidente: sono tutte auto di dimensioni contenute, se non vere e proprie citycar. Un tipo di auto che negli ultimi anni molti del settore davano in calo, quasi in dismissione. Ma i numeri, i grandi numeri certo, almeno in Italia, dicono il contrario. Che gli italiani comprano le auto medio/piccole, che non costano molto e che conoscono. Che sia questa la “dimensione” o una delle dimensioni del futuro dell’auto, magari e soprattutto anche quello elettrico? Le alimentazioni Proviamo a capire invece cosa scelgono gli italiani come alimentazioni del motore, se sono solo incuriositi o quasi convinti delle vie alternative ai propulsori termici. Il motore a benzina cresce ancora in volume e in quota con il 29% del mercato , mentre il diesel cala di quasi 4 punti . Buona quota mercato anche per il Gpl al 9,4%. Leader sono però le ibride con un +4% e un 2024 al 40,2% del mercato . Le auto alimentate a batteria elettrica invece chiudono l’anno al 4,2% di share, senza alcun incremento né perdita rispetto al 2023, le PHEV si fermano al 3,3%, in calo dell’1,1%. I segmenti Nel segmento A calano le berline e crescono i suv, anche se di poco. Il segmento B, quello delle piccole, ha evidentemente una crescita con le berline al 20,7% e i Suv al 28,0%. Nel segmento delle medie calano sia le berline, che si fermano al 4,6% di quota, sia i Suv al 19,4%. Stabili in quota le berline del segmento D, all’1,0%, in calo i Suv al 6,2% del totale. Buona crescita per le berline e i Suv nell’alto di gamma, rispettivamente allo 0,2% e 1,6% di quota. Dove Le auto si comprano di più nel Nord Est, che conferma la prima posizione con una quota in crescita al 31,3%, grazie anche al noleggio, senza il quale perderebbe 8,7 punti. Il Nord Ovest scende al 28,5% del totale ; il Centro Italia sale a rappresentare il 24,3% delle immatricolazioni totali , il Sud il 10,7% e le Isole il 5,2% . Emissioni Le emissioni di CO2 non sembrano influenzare l’acquisto, o meglio: gran parte degli italiani non sembra scegliere un’auto perché inquina di meno. L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 infatti segue le vendite di elettriche e plug-in, che sono quelle con minori emissioni. La fascia 0-20 g/Km rappresenta il 5,0% del mercato, il 2,4% la fascia 21-60 g/Km. La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 66,7%, mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 21,7% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,0% . Come la compro? Quale che sia il motivo prima o dopo riusciamo a scegliere l’auto cha fa per noi. Ma ora che l’ho scelta che faccio? La compro? Nuova o usata? La noleggio? Quanto costa e quanto dura il noleggio? E se la compro mi conviene la formula anticipo e rate per un tot di anni? O la compro tutta insieme? Si può ancora? Ma questa è un’altra storia.

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