Stellantis, Imparato: "Elettrificazione al 100% entro 2030 non è più raggiungibile"
Motori ©AnsaA pochi giorni dalla ripresa del dibattito europeo sugli obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione, i vertici di Stellantis lanciano un appello a Bruxelles e dialogano sui piani di sviluppo in Italia con il Ministero del Made in Italy
“L'elettrificazione al 100% entro il 2030 non è più raggiungibile”. Lo ha dichiarato Jean-Philippe Imparato, responsabile di Stellantis per l’Europa, al Salone dell’auto di Monaco. Le dichiarazioni di Imparato rilasciate nelle ultime ore hanno avuto una grande eco, ma riportano sostanzialmente il pensiero condiviso dagli operatori del settore ormai da tempo. “Gli obiettivi fissati dall'Europa per il settore auto per il 2030 e 2035 non sono più raggiungibili, a meno che non si ipotizzi di andare incontro a un crollo del mercato di circa il 30% o al tracollo finanziario di tutti i produttori in Europa. - ha aggiunto il manager del gruppo automobilistico - Accogliamo quindi con grande favore la discussione strategica sull'evoluzione della normativa in Europa, è una discussione importante”. Il riferimento è relativo al dibattito a livello comunitario sui target di decarbonizzazione che riprenderanno venerdì prossimo 12 settembre.
Le sfide del mercato dell'auto Ue
La Proposta iniziale della Commissione Europea per lo stop alle vendite di auto a benzina e diesel entro il 2035 e l’elettrificazione dei veicoli a quattro ruote ancora prima, entro il 2030, risale al 2022. In pochissimi anni il contesto di mercato è mutato: la Cina è diventato un concorrente molto temibile capace di produrre auto elettriche meno costose e altrettanto belle di quelle europee, i costi di produzione non sono diminuiti e la nuova amministrazione Usa ha cambiato la narrativa green e fatto retromarcia sugli obiettivi ambientali. In questo contesto i numeri parlano chiaro: le immatricolazioni in Europa non sono ancora tornate ai livelli pre-pandemia. In questo contesto sono simbolici, ad esempio, i dati di luglio rilasciati da Acea, una delle più importanti realtà industriali italiane, che hanno mostrato un mese in crescita sì ma nel quale, mentre sono aumentate le immatricolazioni della cinese Byd, sono diminuite quelle di Stellantis e Tesla.
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Appello all'Europa
“In Europa solo 4 Paesi hanno un parco auto con una anzianità media sotto i 10 anni”, ha ricordato Imparato. Ecco allora una proposta da sottoporre al dibattito Ue: “perché non spingere per il rinnovo del parco più anziano? Potremmo puntare a rinnovarne il 10% l'anno, e così sarebbero 15 milioni di auto» vecchie sostituite con modelli meno inquinanti e più eco-sostenibili. Ipotesi di lavoro che legano a doppio filo Monaco a Roma. Nella Capitale il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, ha incontrato il Ministro delle imprese e del made in Italy, Antonio Urso per discutere i piani di sviluppo del gruppo in Italia e le sfide prioritarie per lo sviluppo del settore. "Con l'ad Filosa abbiamo cominciato nei giorni scorsi a discutere" di come adattare il piano Stellantis Dare Forward all'evoluzione dello scenario del settore e "sono sicuro che Filosa fornirà anche aggiornamenti sulla visione" di ciò "che Stellantis potrà essere da qui a 5 o magari 10 anni".