Ape Piaggio, da tre ruote tutto fare a mezzo da competizione
Motori Gabriele Seghizzi/Red Bull Content Pool
Il piccolo veicolo che per decenni è stato protagonista nelle campagne e nei paesi italiani si trasforma per due giorni in una due posti da gara
L’Ape Piaggio è a suo modo un’icona della mobilità. Non al pari della Vespa o di Fiat 500 e Panda ma comunque in grado di strappare un sorriso, evocare un ricordo e rappresentare un mezzo versatile per le famiglie italiane che almeno una volta, in una generazione, hanno utilizzato la piccola tre ruote per il lavoro o per qualche esigenza quotidiana. Il mezzo del marchio italiano è nato ufficialmente nel 1946, come una concept fatta debuttare dall’azienda di Pontedera al Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo di Milano debuttando sul mercato tra la fine del 1947 e gli inizi del 1948. Da quel momento è diventata una vera icona, di design e venendo riconosciuta a partire dagli anni Settanta anche come Apecar.
La trazione posteriore l’hanno resa un veicolo adatto anche a strade bianche e percorsi più difficoltosi e appartenendo alla categoria dei ciclomotori ha sempre ampliato la sua accessibilità anche ai più giovani, potendo essere guidata da coloro che possiedono la patente AM e quindi dai 14 anni. Pensi all’Ape dunque e ti viene in mente un mezzo per l’ultimo miglio, per il lavoro nelle campagne o nei vicoli stretti di un borgo. Difficile immaginare questo veicolo come una biposto da corsa eppure c’è chi ha voluto scrivere un’altra storia per l’iconico mezzo Piaggio rendendolo protagonista di una gara, a metà tra il goliardico e il competitivo.
Red Bull Ape Rush
Si tratta di Red Bull Ape Rush che venerdì 25 e sabato 26 è stata in scena a Sirolo, nelle Marche, sulla strada in discesa che conduce alla Spiaggia Urbani. Oltre 20 team provenienti da tutta Italia sono arrivati nel piccolo centro in provincia di Ancona per sfidarsi a bordo della propria Ape, agghindata nelle maniere più disparate ma seguendo il tema centrale dell’evento “Pesca e Pescatori”, scelto per omaggiare la tradizione marinara di Sirolo e delle Marche in generale. Dall’Ape “vestita” da cozza (come i moscioli di Portonovo) a quella con un faro sul tetto, passando per una con livrea rosa e gli occhiali da sole (sempre rosa) sul muso. La gara, alla sua prima edizione, prevedeva una prova a tempo, con tanto di ostacoli da superare e da non toccare in alcuni casi per non incappare in penalità, al premio creatività, fino ad una prova con arrivo in spiaggia e scarico merci (quest’ultima sospesa a causa delle condizioni meteo avverse). Il podio alla fine è stato composto da Novi Racing Team seguito da Sala Squadra Corse e da Pescheria Paranza mentre il premio creatività è andato proprio al team Occhialini Rosa, con la loro Ape bianca dai delicati accenni rosa, sormontata da una vela decorata con il simbolo iconico “occhialini” e completata da due remi montati sul retro. All’evento è intervenuto anche Loris Rosati, cinque volte campione italiano di “Ape Proto Evolution” che ha dato dimostrazione della sua abilità compiendo diverse evoluzioni su due ruote a bordo di una delle sue Ape.