Swing States, ecco gli Stati indecisi che potrebbero cambiare i risultati delle elezioni

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Introduzione

L'Election Day negli Stati Uniti è sempre più vicino. Il 5 novembre i cittadini americani si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente degli Usa. A sfidarsi nella corsa alla Casa Bianca saranno, per il fronte democratico, l'attuale vicepresidente Kamala Harris e, per l'ala repubblicana, l'ex presidente Donald Trump. Attualmente, i sondaggi parlano di un serratissimo testa a testa tra i due candidati, con una situazione di essenziale parità.

 

A decidere il risultato delle presidenziali 2024 potrebbero essere quindi gli Swing States, cioè gli “Stati in bilico”. È l'espressione con cui si indicano gli Stati che non sono tradizionalmente schierati con nessuno dei due grandi partiti americani, a differenza dei “Safe States” che rappresentano invece delle roccaforti per uno dei due schieramenti

Quello che devi sapere

Gli Swing States

Gli Swing States, o “Stati in bilico”, sono Stati che tradizionalmente non sono schierati con nessuno dei due grandi partiti americani. Negli Swing States, quindi, nessun candidato può contare su un bacino di voti sicuri e ha la stessa possibilità di vittoria. Per questo motivo, gli “Stati indecisi” sono considerati cruciali nei risultati delle elezioni. Gli Swing States delle presidenziali 2024 sono: Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Arizona e Nevada.

 

Per approfondire:

Elezioni Usa 2024, chi sono i Grandi Elettori e come vengono eletti

I Safe States

L'espressione “Safe States” indica quegli Stati che, tradizionalmente, appoggiano uno dei due partiti americani. Vengono definiti “Blue States” quelli in cui la maggioranza degli elettori sostiene i democratici, e “Red States” quelli che invece prediligono il fronte repubblicano

Il sistema elettorale americano

Negli Stati Uniti vige il sistema del collegio elettorale. Come sancito dall'articolo 2 della Costituzione, gli elettori scelgono a livello statale un gruppo di grandi elettori, che corrispondono al numero dei rappresentanti di ogni Stato al Congresso. Questi, a loro volta, vanno a comporre il Collegio elettorale del proprio Stato, che eleggerà ufficialmente il presidente degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti vige il sistema del collegio elettorale. I voti espressi dal Collegio elettorale vengono successivamente ratificati dal Congresso, l'organo deputato al conteggio. Il Congresso di riunisce in una seduta congiunta presieduta dal vicepresidente in carica. Al termine di questi passaggi formali, il candidato alla Casa Bianca vincente viene ufficialmente eletto con un mandato di quattro anni.

 

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Winsconsin

Insieme a Michigan e Pennsylvania, il Winsconsin fa parte del cosiddetto “muro blu”, cioè il blocco dei 18 Stati americani che, dal 1992 al 2012, hanno sempre espresso il loro sostegno al candidato democratico. Solo nel 2016 si è verificata un'inversione di tendenza, con la vittoria di Donald Trump anche in alcune roccaforti dem. Da quel momento, il Winsconsin (con i suoi 10 elettori) è entrato nel “gruppo” degli Swing States. Nel 2020, fu Biden a vincere nello Stato

Michigan

Il Michigan è lo Stato con la più elevata percentuale di arabi-americani. Secondo un recente sondaggio, i cittadini di origine araba non voteranno per Kamala Harris, dopo le critiche rivolte a Biden per il suo sostegno a Israele. Il Michigan vanta 15 grandi elettori

Pennsylvania

La Pennsylvania (che “schiera” 16 grandi elettori) è storicamente uno Swing State: da un lato, le città di Pitssburgh e Philadelphia sono fortemente democratiche, dall'altro le comunità rurali sono in maggioranza repubblicane. Quest'anno rappresenta, per gli analisti, uno Stato decisivo: se Trump dovesse aggiudicarsi la vittoria in tutti gli Stati sicuri, con il solo sostegno della Pennsylavia potrebbe sicuramente essere eletto

Georgia

Con i suoi 16 grandi elettori, la Georgia è sempre stata considerata una roccaforte repubblicana. Alle ultime elezioni, nel 2020, però gli elettori dello Stato hanno espresso il loro sostegno a Biden

 

North Carolina

Alle presidenziali del 2020, il North Carolina è stato l'unico Swing State a non votare Biden. Tra le elezioni del 1964 a quelle del 2020, l'unico candidato dem a ricevere l'appoggio della Carolina del Nord è stato Barack Obama

Arizona

Anche l'Arizona è uno degli Swing States delle presidenziali 2024. Alle precedenti elezioni, gli elettori dello Stato hanno votato in maggioranza per Biden. Tra i temi più cari all'Arizona spiccano l'immigrazione e l'aborto

Nevada

Tradizionalmente roccaforte repubblicana, il Nevada è diventato uno Swing State a partire dal 2004. Alle ultime elezioni, l'elettorato ha votato per Hillary Clinton e per Joe Biden, mostrando il suso sostegno ai democratici