Ghislaine Maxwell, dall'alta società all'arresto: chi è l'ex fidanzata di Jeffrey Epstein

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Figlia di un ricco imprenditore dell'editoria, è arrivata negli Stati Uniti dalla Gran Bretagna nei primi anni Novanta. Assidua frequentatrice della New York ricca e benestante, è stata la compagna del finanziere accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni, suicidatosi in carcere nel 2019. Nel luglio 2020 viene arrestata nel New Hampshire con l'accusa di essere stata il braccio destro dell'uomo nel giro di prostituzione di minorile che ha sconvolto l'America

Figlia di un magnate dell'editoria, donna di successo e compagna di Jeffrey Epstein, poi arrestata nel quadro del caso che ha scosso l'America e si è concluso con il suicidio del finanziere accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni. Ghislaine Maxwell è accusata di aver aiutato l'ex compagno a individuare e abusare di diverse ragazze minorenni nei primi anni Duemila. Ma il suo nome, prima dell’inchiesta che ha condotto al suo arresto in New Hampshire, era associato ai salotti bene di New York, alle amicizie altolocate e a una vita di agi e ricchezze.

Figlia dell'imprenditore Robert Maxwell

Ghislaine Maxwell nasce a Maisons-Laffitte, in Francia, nel 1961. È l’ultima di nove figli. Sua madre, Elisabeth Maxwell, è una studiosa, mentre suo padre, Robert Maxwell, è un ricco editore, proprietario del tabloid britannico Mirror e di importanti quote in altre società editoriali come MTV Europe o la casa editrice Macmillan. Maxwell cresce così in un palazzo di oltre cinquanta stanze nel Buckinghamshire. Si laurea negli anni Ottanta, non lontano da casa sua, all’università di Oxford.

Dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Inizialmente lavora come giornalista dello European, un settimanale fondato da suo padre. Poi diventa dirigente della squadra di calcio Oxford United, anche questa fondata dal padre, e all’inizio degli anni Novanta si trasferisce negli Stati Uniti. Ma nel 1991 Robert Maxwell viene trovato morto annegato vicino al suo yacht ed emergono molti debiti, così la figlia è costretta a un repentino cambio di vita e si trasferisce in un piccolo appartamento a New York.

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L'incontro con Jeffrey Epstein

È in quegli anni che Ghislaine Maxwell incontra Jeffrey Epstein, uno dei finanzieri più famosi della città, che conosce il presidente Bill Clinton, ma anche quello che allora era soltanto un importante imprenditore, Donald Trump. I due hanno una relazione sentimentale che tuttavia finisce, ma il loro sodalizio continua: lei vanta ancora conoscenze nell’alta società e non esita a introdurvi Epstein. Maxwell mostra di sapersi muovere in quegli ambienti meglio di lui e lo aiuta.

La sua attività per Epstein

Dopo 10 anni dal suo arrivo a New York, nel 2000 Maxwell si trasferisce in un meraviglioso appartamento che Epstein acquista per lei nel centro della città e a pochi passi da casa sua. Lei non è più la sua fidanzata, ma continua a frequentarlo e lavora per lui, anche se non è chiaro quale fosse esattamente il suo ruolo. Oggi i procuratori ipotizzano che la sua attività contemplasse anche quella di trovare ragazze minorenni di cui Epstein poi abusava o che venivano "cedute" ad altri uomini. Lo ha dichiarato la procuratrice Audrey Strauss in conferenza stampa: "Maxwell le attirava, otteneva la loro fiducia, e poi le conduceva in una trappola piazzata da lei e Epstein".

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L'accusa di Giuffre

Una delle vittime, Virginia Giuffre, nel 2009 riferisce che era stata proprio Maxwell a notarla quando lavorava come valletta in un club in Florida. Come ricorda il New York Times, è Maxwell che la invita a casa di Epstein promettendole di aiutarla finanziariamente a diventare una massaggiatrice professionista. Ma Giuffre racconta di essere stata abusata da Epstein il giorno stesso in cui lo conobbe, all’età di 16 anni.

"Aiutava a mettere le vittime a loro agio"

Stando alle accuse, Maxwell avrebbe aiutato Epstein ad abusare di molte ragazze. Nel mandato i procuratori hanno scritto anche che lei "aiutava a mettere le vittime a loro agio perché una donna adulta era presente nella stanza". I casi sono diversi e si stima che oggi siano circa 70 le persone che pretendono un risarcimento per ciò che hanno subìto. 

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L'arresto

I procuratori erano sulle tracce di Maxwell dal 2015, quando indagavano sul caso Epstein. Per sfuggire al rischio di un arresto, negli ultimi mesi aveva finito per cambiare casa e numero di telefono più volte e il suo avvocato diceva che non conosceva i suoi spostamenti. La speranza è che con il suo arresto si riescano a ottenere nuove informazioni sulle violenze perpetrate da Epstein. Al momento il caso è ristretto a tre ragazze avvicinate fra il 2002 e il 2005, ma altri abusi potrebbero presto essere confermati.

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