
Bombe nucleari, come funzionano e quali sono gli effetti: dal calore alle radiazioni
Con la guerra in Ucraina e le minacce della Russia si è tornati a parlare di armi nucleari. Quali sono i loro effetti e quali sarebbero le ricadute radioattive nei territori vicini all'esplosione?

Dallo scoppio della guerra in Ucraina è tornato nel dibattito mondiale il tema delle armi nucleari, con la Russia che, sin dalle prime settimane, ha parlato della possibilità di usufruire del suo arsenale atomico
GUARDA IL VIDEO: Bomba atomica, come funziona e quali sono i rischi
Ma come funziona un'arma nucleare e quali sono gli effetti? Le esplosioni nucleari - causate da armi che sfruttano la fissione o la fusione nucleare, a seconda della tipologia di bomba, atomica o termonucleare - generano un’onda di calore della durata di pochi secondi che può arrivare anche a 20 milioni di gradi, vaporizzando quasi tutto ciò che si trova vicino all'epicentro. Può generare ustioni mortali anche a diversi km di distanza dal luogo dell’esplosione, a seconda della potenza generata
Guerra nucleare, la simulazione di Princeton: 90 milioni di morti in poche ore
Insieme all’onda di calore, c’è una potente onda d’urto che si estende per una vasta area, con un raggio che può arrivare a decine di chilometri dall'epicentro, sempre a seconda della potenza generata dall'esplosione. La pressione scatenata provoca i danni maggiori, come il crollo di edifici e la distruzione di veicoli
Bomba H, cos'è come funziona
L'effetto “radioattivo”, che è dovuto a questa specifica tipologia di arma e che coinvolge da subito l'area direttamente interessata dagli effetti più distruttivi, può interessare un'area molto più vasta a causa del "fallout", ovvero la ricaduta di materiale e pulviscolo radioattivo, fenomeno che, a seconda della potenza dell'ordigno, si genera circa un quarto d'ora dopo l'esplosione. L'esposizione al "fallout" provoca l’avvelenamento da radiazioni, potenzialmente letale a breve e lungo termine per gli esseri viventi
Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti. GRAFICHE
Per quanto riguarda il raggio d’azione di un'arma nucleare, come si diceva in precedenza, tutto dipende dal tipo di ordigno che viene fatto esplodere. Si possono avere effetti diretti e devastanti entro i 30 km dal luogo in cui esplode
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie dal mondo
Per gli ordigni meno potenti, entro il raggio di 2 km dall'esplosione non c’è praticamente possibilità di sopravvivere, mentre superati i 30 km il pericolo degli effetti delle radiazioni dirette (non considerando il fallout) è quasi nullo

La bomba atomica di Hiroshima, pari a 15 kilotoni, per esempio, ha un raggio d’azione fino a 4,52km; la W76, arma degli Usa e della Gran Bretagna, con i suoi 100 kilotoni, ha effetti anche fino a 10 km

È però la Russia ad aver sviluppato, ai tempi dell'Urss, la più grande bomba termonucleare mai costruita: si tratta della Tsar Bomb, o Big Ivan, con un potenziale teorico di 100 megatoni e un raggio d’azione fino a 91 km di distanza dall'epicentro dell'esplosione. Durante un test nucleare, ne è stata fatta detonare una versione da circa 50 megatoni

Per ripararsi dagli effetti di una bomba atomica o termonucleare, il modo migliore è rifugiarsi all’interno di un bunker antiatomico o diversi metri sottoterra, in metropolitane o cantine, e non uscire per almeno 12 ore. In questo modo si evitano gli effetti diretti della ricaduta di materiale radioattivo, ma si tratta in realtà di una precauzione la cui durata dipende da diversi fattori, compresa la potenza dell'ordigno, la quantità di materiale radioattivo sollevato e le condizioni esterne successive all'esplosione

Fondamentale, dopo un'ipotetico attacco nucleare, è non mangiare cibo o bere acqua contaminati. Alcuni Paesi indicano nei loro protocolli d'emergenza l’assunzione di iodio per contrastare gli effetti della radioattività sulla tiroide. Per sopravvivere in un rifugio anti-atomico, considerando ovviamente un tempo di permanenza breve, bisognerebbe avere a disposizione cibo in scatola e almeno 4 litri d'acqua per persona
Le armi nucleari della Russia: da quelle strategiche alle tattiche, sono quasi 6mila