Introduzione
Il caso del turista italiano morto in Egitto ha riacceso i fari sulla pericolosità degli attacchi degli squali: le autorità egiziane hanno censito otto morti dal 2010 ad oggi a Marsa Alam mentre, a livello mondiale, le vittime di attacchi da parte di squali sono cinque all'anno. Ecco cosa sapere per difendersi e prevenire gli attacchi (L'ESPERTO A SKY TG24: EVENTI ESTREMAMENTE RARI)
Quello che devi sapere
Le statistiche dell’ultimo anno
- Nel 2023, i morsi di squali a livello globale sono stati 69, leggermente in aumento rispetto alla media dei cinque anni precedenti, che si assestava a circa 63 episodi, con la maggior parte dei casi verificatisi in Australia. Questi sono i dati dell’International Shark Attack File (ISAF), un database scientifico redatto dagli scienziati dell’Università della Florida. Dieci dei 69 casi hanno provocato vittime
Per approfondire:
Attacchi di squali in Egitto, i precedenti e le possibili cause
Perché gli squali attaccano l'uomo?
- Come ha dichiarato George H. Burgess, biologo ed ex direttore proprio dell’International Shark Attack File (ISAF), “il 95% dei morsi sono senza dubbio errori. Lo squalo interpreta le attività degli esseri umani vicino alla superficie dell'acqua come quelle delle loro prede abituali”. L’agitarsi delle gambe o gli spruzzi possono essere intesi dallo squalo come i movimenti di un branco di pesci: lo squalo non attacca quasi mai l’uomo, a meno che non invada il suo habitat oppure non lo scambi per una preda
Per approfondire:
Egitto, due turisti italiani attaccati da uno squalo a Marsa Alam. Uno è morto
I consigli per i nuotatori
- L’ISAF consiglia ai nuotatori di restare sempre in gruppo, visto che è più probabile che gli squali attacchino un individuo solitario. Inoltre, non bisogna allontanarsi troppo dalla riva: ciò può isolare l'individuo e lo allontana anche da soccorsi tempestivi. Si consiglia di evitare di stare in acqua al buio o al crepuscolo, quando gli squali sono più attivi e hanno un vantaggio sensoriale competitivo
Evitare le zone con effluenti o liquami
- L'ISAF consiglia poi di evitare tutte le zone con acque con effluenti o liquami, specie se ci sono segni di pesci esca oppure di attività di alimentazione. La zona potrebbe essere frequentata da squali. Per capire se ci si trova in un contesto del genere, gli uccelli marini intenti a pescare possono essere ottimi indicatori
Abbigliamento, gioielli e possibili ferite
- Per via delle capacità sensoriali degli squali è sconsigliato entrare in acqua se si hanno ferite aperte o mestruazioni. È inoltre consigliabile evitare di entrare in acqua con gioielli luccicanti, perché i riflessi potrebbero ricordare la lucentezza delle squame dei pesci. Inoltre, è bene evitare l’ingresso in acqua con un’abbronzatura irregolare e colori troppo vivaci: gli squali vedono bene i contrasti
Cosa fare se si viene attaccati da uno squalo
- Ma cosa fare se si viene attaccati da uno squalo? Un consiglio è quello di colpire il naso dell'animale che è più sensibile di quello umano. In questo modo si può avere del tempo di fuggire. Altri punti sensibili dello sono gli occhi e le branchie
Come reagire
- Nel caso in cui uno squalo dovesse effettivamente mordere, il consiglio migliore sia per un semplice nuotatore che per un sub è quello di essere il più aggressivamente difensivo possibile. “Far finta di essere morto”, consiglio spesso usato in queste circostanze, non è una buona strategia contro uno squalo, secondo gli esperti
I consigli per i sub e i pescatori
- Per i pescatori subacquei che hanno una preda o hanno pescato abaloni, il consiglio è quello di lasciare tutto allo squalo: è probabile che sia stato attratto dal suono e dagli odori associati all'attività di pesca. Per i sub che vedono uno squalo interessarsi troppo a loro, la strategia migliore è quella di uscire dall'acqua nuotando rapidamente ma con calma, osservando lo squalo per tutto il tempo, insieme al proprio compagno di immersione
Quando uno squalo diventa aggressivo
- Nel caso in cui uno squalo diventi aggressivo e inarchi la schiena, abbassando le pinne pettorali (le pinne laterali appaiate), nuotando a zigzag o con rapidi movimenti su e giù (a volte strofinando il ventre sul fondale), il consiglio migliore è quello di appoggiarsi a qualsiasi struttura, dalla barriera corallina all'affioramento roccioso. In acque libere, invece, la strategia migliore è quella di mettersi schiena contro schiena con il proprio compagno di immersione e risalire gradualmente in superficie
I diversi morsi di squalo
- I morsi di squalo possono essere di diverso tipo:
- I morsi provocati si verificano quando un essere umano inizia un'interazione con lo squalo nel quale lo molesta o cerca di toccarlo;
- I morsi non provocati sono definiti come incidenti: lo squalo morde senza alcuna provocazione umana
- I morsi "mordi e fuggi" si verificano vicino alle spiagge, dove gli squali cercano di guadagnarsi da vivere catturando pesci. In mezzo a onde impetuose, forti correnti e acque torbide, uno squalo può confondere i movimenti degli esseri umani, solitamente in superficie, con quelli del loro cibo abituale, i pesci
- I morsi furtivi, che avvengono in acque più profonde quando la vittima non vede lo squalo prima dell'interazione
Per approfondire:
Egitto, chi sono i due italiani attaccati dallo squalo a Marsa Alam
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in questa scheda
- Le statistiche dell’ultimo anno
- Perché gli squali attaccano l'uomo?
- I consigli per i nuotatori
- Evitare le zone con effluenti o liquami
- Abbigliamento, gioielli e possibili ferite
- Cosa fare se si viene attaccati da uno squalo
- Come reagire
- I consigli per i sub e i pescatori
- Quando uno squalo diventa aggressivo
- I diversi morsi di squalo
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