Egitto, due turisti italiani attaccati da uno squalo a Marsa Alam. Uno è morto

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Ansa/Facebook Port Ghalib Hospital

Le autorità hanno specificato che l'aggressione è avvenuta in acque profonde e al di fuori dell'area balneabile. La Procura di Qusair ha aperto un'inchiesta per chiarire le circostanze dell'incidente. La vittima è un romano di 48 anni, Gianluca Di Gioia; 69enne di Genivolta (Cremona) l'altro italiano ferito

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Sono italiani i due turisti attaccati da uno squalo in un resort a Marsa Alam, in Egitto. Uno è stato ucciso e l'altro è rimasto ferito, come subito riferito in una dichiarazione odierna del ministro dell'Ambiente egiziano. La vittima si chiama Gianluca Di Gioia, 48enne di Roma. Peppino Frappani è invece il nome dell'altro italiano ferito: ha 69 anni, è originario di Genivolta (Cremona) e non è in condizioni gravi, al punto che potrebbe essere dimesso questa sera (CHI SONO GLI ITALIANI ATTACCATI DALLO SQUALO IN EGITTO). Intanto i diplomatici italiani stanno fornendo assistenza alla famiglia del 48enne romano. La Procura di Qusair, come fa sapere il ministero dell'Ambiente egiziano, ha aperto un'inchiesta per chiarire le circostanze dell'incidente. Secondo quanto appreso, i due sono stati attaccati mentre stavano facendo snorkeling a circa 50 metri dal pontile, nei pressi dell'Hotel Sataya, una struttura a 5 stelle con piscine e diversi ristoranti che si trova tra le dune del deserto e il Mar Rosso.

Le vittime

Peppino Frappani, 69 anni, odontotecnico di Soncino ma originario di Genivolta, in provincia di Cremona, sarebbe rimasto ferito in modo non grave mentre cercava di aiutare il suo connazionale e amico. La vittima, Gianluca Di Gioia, aveva compiuto 48 anni il 21 dicembre. Era sposato ed era a Marsa Alam con la famiglia in vacanza. Da quanto si apprende risiedeva in Francia, paese di origine della moglie. Nato il 21 dicembre del 1976, Di Gioia aveva lavorato presso il centro di ricerca dell'European Commission ed era impegnato dal 2012 all'European External Action Service - Eeas, ovvero il servizio diplomatico dell'Unione europea.

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Attacco avvenuto in acque profonde

"L' attacco dello squalo" ai turisti italiani è avvenuto "in acque profonde al di fuori della zona di balneazione", ha precisato il ministero dell'Ambiente egiziano su Facebook collocando il tratto di mare a "nord di Marsa Alam". Ordinata anche la formazione di un comitato urgente in coordinamento con il Governatorato del Mar Rosso per determinare le cause dell'accaduto. Il ferito è stato ricoverato nell'ospedale di Port Ghalib, circa 50 chilometri a nord di Marsa Alam, dove è stato portato anche il corpo senza vita dell'altra vittima. La chiusura dell'area alla balneazione sarà "di due giorni a partire da questo lunedì", ha fatto sapere il dicastero egiziano. 

I precedenti

Come ricorda l’emittente Al Jazeera, non è la prima volta che gli squali attaccano turisti nel Mar Rosso. Alcune spiagge affacciate sul Mar Rosso furono chiuse nel luglio del 2022, dopo che una turista austriaca di 68 anni fu uccisa da uno squalo. Nel giugno del 2023, un turista russo fu divorato da un pescecane che fu poi catturato in un'area vicino a Dream Beach, nella città di Hurghada. Nel settembre dello stesso anno uno squalo strappò un braccio a una donna egiziana nelle acque davanti alla spiaggia di Dahab, nel sud del Sinai. Dopo questi incidenti le autorità egiziane avevano annunciato l'installazione di dispositivi di monitoraggio collegati ai satelliti per tracciare i movimenti e il comportamento degli squali con l'obiettivo di adottare misure precauzionali per proteggere sub e bagnanti dagli attacchi. Il Governatorato del Mar Rosso ha obbligato gli hotel a posizionare reti in mare lungo le spiagge private per determinare la distanza di sicurezza consentita per nuotare e immergersi e per impedire ai predatori di avvicinarsi ai turisti.

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