Papa a San Pietro per l'ultima udienza del Giubileo. Convocato primo Concistoro a gennaio

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Leone XIV è arrivato in piazza a bordo della Papamobile e si è fermato a salutare i pellegrini presenti. L’anno giubilare si chiuderà ufficialmente il 6 gennaio ma quella di oggi è l'ultima udienza: "La speranza è generativa, non uccide ma fa nascere e rinascere. Questa è vera forza”, ha detto il Pontefice. Leone ha poi convocato il primo Concistoro straordinario del suo pontificato: sarà il 7 e l'8 gennaio per "rafforzare la comunione tra il Vescovo di Roma e i Cardinali"

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"Quella di oggi è l'ultima delle udienze giubilari del sabato, avviate lo scorso gennaio da papa Francesco”. Lo ha ricordato Leone XIV in piazza San Pietro aprendo l’ultima udienza dell’anno del Giubileo. Davanti ai pellegrini riuniti in Vaticano il Pontefice ha affermato che anche se “il Giubileo volge al termine, non finisce però la speranza che questo Anno ci ha donato: rimarremo pellegrini di speranza!", "senza speranza, siamo morti; con la speranza, veniamo alla luce". Per Papa Leone "la speranza è generativa, non uccide ma fa nascere e rinascere. Questa è vera forza. Quella che minaccia e uccide non è forza: è prepotenza, è paura aggressiva, è male che non genera niente. La forza di Dio fa nascere. Per questo vorrei dirvi infine: sperare è generare".

Papa: "Il nostro compito è generare, non derubare”

Intorno alle 10,20 il Papa ha fatto il suo ingresso in piazza San Pietro e, a bordo della Papamobile, ha fatto il tradizionale giro tra i fedeli sorridendo, salutando e fermandosi anche a scambiare alcune parole con i pellegrini. L’anno giubilare dedicato alla speranza si chiuderà ufficialmente il giorno dell'Epifania, il prossimo 6 gennaio, ma quella di oggi è l’ultima udienza del sabato. Le parole del Pontefice in questa occasione hanno voluto ricordare che si deve "ascoltare e portare in preghiera il grido della terra e il grido dei poveri. 'Tutta insieme' la creazione è un grido. Ma molti potenti non ascoltano questo grido: la ricchezza della terra è nelle mani di pochi, pochissimi, sempre più concentrata, ingiustamente, nelle mani di chi spesso non vuole ascoltare il gemito della terra e dei poveri" ma "Dio ha destinato a tutti i beni del creato, perché tutti ne partecipino". Poi ha sottolineato: "Il nostro compito è generare, non derubare. Eppure, nella fede il dolore della Terra e dei poveri è quello di un parto. Dio genera sempre, noi possiamo generare con Lui, nella speranza. La storia è nelle mani di Dio e di chi spera in Lui. Non c'è solo chi ruba, c'è soprattutto chi genera".

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Convocato il Concistoro

Dopo l'udienza, il Vaticano ha fatto sapere che Papa Leone ha deciso di convocare "il primo Concistoro straordinario del Suo pontificato, nei giorni 7 e 8 gennaio". L'incontro, come riferito, "si svolgerà nell'arco di due giornate e sarà caratterizzato da momenti di comunione e di fraternità" e "tempi dedicati alla riflessione e alla condivisione" per "favorire un discernimento comune e offrire sostegno e consiglio al Santo Padre nell'esercizio della sua alta e gravosa responsabilità nel governo della Chiesa", intende così "rafforzare la comunione tra il Vescovo di Roma e i Cardinali, chiamati a collaborare in modo particolare alla sollecitudine per il bene della Chiesa universale".

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