Nella risoluzione non vincolante adottata con 358 voti favorevoli, 202 contrari e 79 astensioni, il Parlamento Ue ha affermato che molte donne in Europa non dispongono ancora di un accesso pieno a un aborto sicuro e legale, ed espresso preoccupazione "per i persistenti ostacoli giuridici e pratici presenti in diversi Stati membri"
Nella risoluzione non vincolante adottata con 358 voti favorevoli, 202 contrari e 79 astensioni, il Parlamento europeo oggi ha affermato che molte donne in Europa non dispongono ancora di un accesso pieno a un aborto sicuro e legale ed esprime preoccupazione per i persistenti ostacoli giuridici e pratici presenti in diversi Stati membri. I deputati invitano pertanto tali Paesi a riformare le proprie leggi e politiche riguardo l'aborto in linea con gli standard internazionali in materia di diritti umani. In linea con l'Iniziativa dei cittadini 'La mia voce, la mia scelta', i deputati chiedono alla Commissione di istituire un meccanismo finanziario opzionale, aperto a tutti gli Stati membri su base volontaria e sostenuto da fondi dell'Ue. Un meccanismo che consentirebbe agli Stati partecipanti di garantire l'accesso all'interruzione sicura della gravidanza, nel rispetto delle rispettive normative nazionali, alle persone che non hanno accesso a un aborto sicuro e legale.
La richiesta di un'azione europea più incisiva
I deputati hanno sottolineato inoltre il ruolo dell'Ue nel sostenere il miglioramento della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi e chiedono un'azione europea più incisiva per tutelare l'autonomia corporea e l'accesso universale a tali diritti, inclusi l'informazione sulla pianificazione familiare, la contraccezione accessibile, l'aborto sicuro e legale e l'assistenza materna. E hanno espresso preoccupazione per il crescente regresso dei diritti delle donne e l'uguaglianza di genere in Europa e nel mondo, anche in materia di diritti sessuali e riproduttivi, e per gli attacchi ai difensori dei diritti delle donne, condannando fermamente i movimenti anti-genere che mirano a minare l'uguaglianza e i diritti umani.