Le autorità Usa avevano arrestato domenica mattina una persona, un ex militare con problemi psichici, sospettato di essere coinvolto nella sparatoria di massa alla Brown University, dove - oltre alle due vittime - sono rimaste ferite anche nove persone
Svolta nelle indagini legate alla sparatoria avvenuta alla Brown University, a Providence, in Rhode Island, vicino a Boston, dove studiano circa 10 mila studenti. Era successo il 13 dicembre e due studenti hanno perso la vita. Stando a quanto deciso dal Procuratore generale dello Stato di Washington, infatti, la persona che era stata arrestata per la sparatoria verrà rilasciata. Lo hanno dichiarato nelle scorse ore alcuni funzionari statunitensi. "A breve rilasceremo la persona arrestata", ha confermato Brett Smiley, sindaco di Providence. "Penso che sia giusto dire che non ci sono basi per considerarlo una persona di interesse", ha detto ai giornalisti il procuratore generale del Rhode Island, Peter Neronha, sottolineando che ''questo è il motivo per cui lo stiamo rilasciando''. Neronha ha aggiunto che ''abbiamo un assassinio in giro, non riveleremo i nostri piani''.
La diffusione di un video
La polizia ha diffuso un video di 10 secondi in cui si vede il sospettato, ripreso di spalle, mentre cammina a passo svelto lungo una strada deserta dopo aver aperto il fuoco all'interno di un'aula al primo piano dell'ateneo dove si stavano svolgendo gli esami.
La persone arrestata
Le autorità Usa avevano arrestato domenica mattina una persona, un ex militare con problemi psichici, sospettato di essere coinvolto nella sparatoria di massa alla Brown University, dove - oltre alle due vittime - sono rimaste ferite anche nove persone.