Tensione Thailandia-Cambogia, ancora scontri e attacchi aerei dopo la morte di un soldato

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Sono ricominciati gli attacchi aerei contro l'esercito cambogiano. L'accordo di cessate il fuoco è stato firmato a ottobre a Kuala Lumpur, in Malesia, sotto l'egida di Donald Trump, che ha successivamente annunciato nuovi accordi commerciali con i due paesi. Era stato sospeso dalla Thailandia a novembre dopo il ferimento di quattro dei suoi soldati

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Nuovi scontri e accuse reciproche fra Thailandia e Cambogia dopo la morte di un soldato e il ferimento di 4. Bangkok ha ripreso gli attacchi aerei dopo la morte del militare a meno di due mesi da un accordo di "cessate il fuoco" mediato da Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti aveva definito "storica" la firma dell'intesa avvenuta il 26 ottobre, tra i due paesi confinanti del Sud-est asiatico che sono da tempo in disaccordo per una disputa di confine. Gli scontri sono ripresi ieri e oggi, con accuse reciproche. L'esercito thailandese sostiene di essere stato attaccato dalla Cambogia nella provincia di Ubon Ratchathani, aggiungendo che uno dei suoi soldati e' stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti. Il Ministero della Difesa cambogiano ha dichiarato che le forze thailandesi hanno lanciato un attacco nelle prime di oggi nelle province di confine di Preah Vihear e Oddar Meanchey, e che il Paese non ha reagito. La Thailandia sta utilizzando aerei per "colpire obiettivi militari" e "fermare il fuoco di supporto cambogiano", ha affermato l'esercito thailandese, aggiungendo che circa 35.000 persone sono state evacuate dalle zone di confine durante la notte.

La ripresa degli scontri

Le autorità di una provincia cambogiana vicina al confine hanno riferito che si sono uditi spari nei pressi dei templi secolari di Tamone Thom e Ta Krabei e che gli abitanti del villaggio si sono messi in salvo. L'accordo di cessate il fuoco è stato firmato a ottobre a Kuala Lumpur, in Malesia, sotto l'egida di Donald Trump, che ha successivamente annunciato nuovi accordi commerciali con i due paesi. Era stato sospeso dalla Thailandia a novembre dopo che l'esplosione di una mina terrestre aveva ferito quattro dei suoi soldati. "Pensavamo che la minaccia alla sicurezza fosse diminuita, ma non è cosi", ha affermato il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul. Bangkok accusa regolarmente la Cambogia, di installare nuove mine lungo il confine. Ma la Stato aveva già espresso il suo "rammarico" per queste affermazioni. Phnom Penh ha ribadito il suo impegno nei confronti dell'accordo, che prevedeva in particolare il rilascio di 18 prigionieri cambogiani detenuti in Thailandia da diversi mesi. Entrambe le parti avevano concordato di ritirare le armi pesanti, bonificare le zone di confine e proseguire il dialogo, ma non era stata ancora raggiunta alcuna intesa in concreto. Tra Thailandia e Cambogia esiste una controversia di lunga data sulla demarcazione di alcune parti del loro confine di 800 chilometri, tracciato durante l'epoca coloniale francese. Le aree contese ospitano diversi templi, tra cui Preah Vihear. La Corte Internazionale di Giustizia ne ha concesso la sovranita' a Phnom Penh, ma Bangkok si rifiuta di riconoscere l'autorità della Corte in materia territoriale.

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