Dopo l'avvertimento dell'autorità aerea statunitense di "esercitare estrema cautela" nel sorvolare il territorio venezuelano e i Caraibi meridionali, il presidente Maduro ha dato ordine di varare un “piano speciale” per il ritorno dei suoi connazionali bloccati all'estero a seguito della sospensione di diversi voli. Trump nel frattempo ha annunciato la chiusura dello spazio aereo venezuelano
Cresce la tensione tra Stati Uniti e Venezuela. Dopo l'avvertimento dell'autorità aerea statunitense di "esercitare estrema cautela" nel sorvolare il territorio venezuelano e i Caraibi meridionali, il presidente del Paese Nicolas Maduro ha dato ordine di varare un “piano speciale” per il ritorno dei suoi connazionali bloccati all'estero a seguito della sospensione di diversi voli. Il presidente statunitense Donald Trump nel frattempo ha annunciato la chiusura dello spazio aereo venezuelano specificando che "molto presto" scatteranno operazioni "via terra" per fermare i narcotrafficanti. Come ha riferito il New York Times, Trump e Maduro si sarebbero già sentiti al telefono nel tentativo di organizzare un incontro, che al momento non è stato ancora confermato. Da quando è al potere, il leader venezuelano non ha mai incontrato un presidente degli Stati Uniti.
Il “piano speciale” di Maduro
"Il presidente Nicolas Maduro ha ordinato un piano speciale per il ritorno dei venezuelani bloccati in altri Paesi e per facilitare gli itinerari di partenza di coloro che devono viaggiare fuori dal nostro territorio", ha detto il vicepresidente esecutivo Delcy Rodriguez. Il vicepresidente ha aggiunto anche che Venezuela ha attivato tutti i meccanismi multilaterali in conformità con il diritto internazionale per “la cessazione immediata di questa azione illegittima e illegale". "Il governo degli Stati Uniti accoglie con favore la richiesta di Maria Corina Machado di cercare di bloccare lo spazio aereo del Venezuela", ha precisato, riferendosi alla leader dell'opposizione e Premio Nobel per la Pace 2025.
L'annuncio di Trump
In un post su Truth, il presidente Usa si è rivolto a “tutte le compagnie aeree, piloti, spacciatori di droga e trafficanti di esseri umani” chiedendo di “considerare lo spazio aereo sopra e intorno al Venezuela interamente chiuso". E ancora: "Li abbiamo avvertiti di smettere di inviare veleno nel nostro Paese". L'annuncio arriva pochi giorni dopo che la Federal Aviation Administration americana ha messo in guardia le compagnie sull'aumento di "attività militari in Venezuela e nei dintorni". Caracas nel frattempo ha vietato a Iberia, Tap Portugal, Gol, Latam, Avianca e Turkish Airlines di atterrare nel Paese per non aver rispettato la scadenza di 48 ore per la ripresa dei voli.
Caracas: "I voli dei deportati venezuelani dagli Usa sono sospesi"
In risposta all'annuncio di Trump, il governo del Paese sudamericano ha sottolineato in un comunicato che con tale decisione gli Usa "hanno sospeso unilateralmente" i voli di rimpatrio per i migranti, che erano stati regolarmente operativi nonostante l'escalation delle tensioni in seguito al dispiegamento navale e militare statunitense nel Mar dei Caraibi. Secondo i dati forniti dall'amministrazione Maduro, dall'insediamento di Trump erano stati organizzati 75 voli con a bordo venezuelani deportati dagli Usa. Il più recente è arrivato mercoledì scorso all'aeroporto di Maiquetía dall'Arizona, con 175 persone. Il governo venezuelano ha esortato la comunità internazionale, le Nazioni Unite e le organizzazioni multilaterali a condannare l'"atto immorale di aggressione" e ha avvertito che non accetterà "ordini, minacce o interferenze" nel suo spazio aereo, nell'integrità territoriale o nella sicurezza aerea.
Tajani: "No rischi per gli italiani detenuti, lavoriamo per riportarli a casa"
"Io credo che non ci sia alcun rischio per coloro che sono nelle carceri in questo momento" e "stiamo facendo tutto per liberare tutti gli italiani detenuti" in Venezuela. A dirlo è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "L'altro giorno il nostro ambasciatore ha potuto incontrare Trentini e un altro italiano nel carcere dove si trovano. Ha parlato con loro: Trentini è detenuto ma è stato trovato in condizioni migliori rispetto all'ultima volta. È stata informata la famiglia. Questo dimostra che noi seguiamo la vicenda con grande attenzione", ha aggiunto il vicepremier riferendosi al caso del cooperante italiano di 46 anni, detenuto nel carcere di El Rodeo a Caracas. "Stiamo lavorando per riportarlo a casa. Non è impresa facile, vedete qual è la situazione internazionale", ha aggiunto Tajani.
Cuba: "Chiusura dello spazio aereo è preludio a un attacco illegale"
Cuba ha condannato l'annuncio del governo degli Stati Uniti sulla chiusura dello spazio aereo sopra il Venezuela, invitando la comunità internazionale a condannare questo "preludio a un attacco illegale". Cuba ha definito la mossa di Trump "un atto aggressivo per il quale nessuno Stato ha autorità al di fuori dei propri confini nazionali e che dovrebbe suscitare la più ferma condanna da parte della comunità internazionale", ha scritto il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Parrilla su X. Per il ministro, si tratta di "una gravissima minaccia al diritto internazionale e di un'escalation dell'aggressione militare e della guerra psicologica contro il popolo e il governo venezuelani, con conseguenze incalcolabili e imprevedibili per la pace, la sicurezza e la stabilità in America Latina e nei Caraibi". Cuba ha quindi chiesto "alla comunità internazionale e ai popoli del mondo di denunciare il preludio di un attacco illegittimo".