Papa: "Presente oscurato da ingiustizie, diamo speranza"

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"Scuole ed università possono promuovere il dialogo e la pace", ha detto il Pontefice che ha anche denunciato la diffusione di "una cultura che relativizza ogni valore e lascia l'individuo solo di fronte al nulla"

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La scuola è chiamata a ridare speranza ad un mondo che sembra averla persa. È quanto ha detto Papa Leone. "È compito dell'educazione offrire questa "Luce Gentile - ha sottolineato il Papa rilanciando le parole di san John Henry Newman oggi proclamato Dottore della Chiesa - a coloro che altrimenti potrebbero rimanere imprigionati dalle ombre particolarmente insidiose del pessimismo e della paura. Per questo vorrei dirvi: disarmiamo le false ragioni della rassegnazione e dell'impotenza, e facciamo circolare nel mondo contemporaneo le grandi ragioni della speranza. Contempliamo e indichiamo costellazioni che trasmettano luce e orientamento in questo presente oscurato da tante ingiustizie e incertezze. Perciò - ha concluso il Papa - vi incoraggio a fare delle scuole, delle università e di ogni realtà educativa, anche informale e di strada, come le soglie di una civiltà di dialogo e di pace".

"Contrastare i rischi di una deriva nichilista"

Papa Leone XIV ha avvertito oggi le migliaia di fedeli presenti in piazza San Pietro del "crescente rischio di un nichilismo che svuota l'esistenza, spegne la speranza e rende l'uomo indifferente a tutto, anche al dolore degli altri". Celebrando sul sagrato della Basilica il rito della proclamazione di John Henry Newman a Dottore della Chiesa, il Pontefice ha denunciato la diffusione di "una cultura che relativizza ogni valore e lascia l'individuo solo di fronte al nulla". Il Papa ha spiegato che il nichilismo moderno "indebolisce la coscienza, priva la vita di significato e rende fragile la società", perché spinge a scegliere "il facile invece del vero, l'effimero invece del bene". Newman - ha sottolineato Leone XIV - mostra invece che la verita' "non è un peso ma una luce", e che solo un cuore radicato in Dio "resiste al vuoto interiore che oggi minaccia soprattutto i più giovani". Il Pontefice ha quindi invitato i fedeli a contrastare "questa deriva che chiude il futuro", riscoprendo la forza del Vangelo come "risposta al disagio spirituale che attraversa il nostro tempo". 

John Henry Newman  (1801-90) in old age. British scholar and theologian. Oxford Movement. Converted to Roman Catholicism 1845: Cardinal 1879. Author of "The Dream of Gerontius". Lithograph after portrait by Emmeline Deane. (Photo by: Photo12/Universal Images Group via Getty Images)

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L'Angelus di oggi

“Sentiamo ancora più forte e doloroso il contrasto con i drammi che la famiglia umana sta soffrendo a causa delle ingiustizie e delle guerre”, ha sottolineato il Papa all’Angelus. “Tanto più impellente sentiamo il dovere di essere  costruttori di fraternità. Affidiamo la nostra preghiera e il nostro impegno  all’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi. Il mistero della comunione dei santi, che oggi respiriamo a pieni polmoni, ci ricorda - ha aggiunto - qual è il destino finale dell'umanità: una grande festa in cui si gioisce insieme dell'amore di Dio, presente tutto in tutti, che si riconosce ammirando la bellezza multiforme dei volti, tutti diversi e tutti somiglianti al volto di Cristo". 

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