Nicola Giampaolo condannato dal Tribunale Vaticano per calunnia

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La decisione prevede la condanna anche a rifondare le spese processuali e a risarcire con 15 mila euro il cardinale Angelo Becciu, parte lesa nel processo. Giampaolo è stato riconosciuto colpevole per alcune dichiarazioni rese alla trasmissione "Report"

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E' arrivata dal tribunale vaticano la condanna, con interdizione personale dai pubblici uffici per Nicola Giampaolo, condannato anche a rifondare le spese processuali, e a risarcire con 15 mila euro il cardinale Angelo Becciu, parte lesa nel processo. Nicola è stato riconosciuto colpevole di calunnia per alcune dichiarazioni rese alla trasmissione Report. Il Dicastero delle Cause dei Santi lo ha confermato anche attraverso una nota ufficiale nella quale si legge che "il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, riconoscendo la sussistenza del reato ascrittogli, con sentenza del 29 ottobre 2025 ha dichiarato il signor Nicola Giampaolo colpevole di calunnia nei confronti di padre Bogusław Turek, Sottosegretario del medesimo Dicastero, del Cardinal Angelo Becciu e dello stesso Dicastero delle Cause dei Santi, rappresentato dal Cardinal Marcello Semeraro, Prefetto"

La decisione del Tribunale Vaticano

In base a quanto stabilito, dunque, lo stesso Tribunale Vaticano "ha condannato il signor Nicola Giampaolo alla pena di anni 3 e mesi 6 di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici per lo stesso periodo. Giampaolo è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali ed al risarcimento dei danni in favore delle parti civili costituite nella misura di 20 mila euro in favore di Padre Bogusław Turek, nonché nella misura di 15 mila euro ciascuno in favore del Cardinale Angelo Becciu e del Dicastero delle Cause dei Santi", è stato riferito.

Il caso Becciu

Proprio il cardinale Angelo Becciu, al centro del caso relativo agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il 16 dicembre 2023 Becciu era stato ufficialmente condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché a una multa di 8 mila euro per peculato da una sentenza del Tribunale di prima istanza della Città del Vaticano. Il cardinale era stato il primo ad essere giudicato da un tribunale composto esclusivamente da magistrati laici nel corso di un giudizio durato 86 udienze e per più di due anni. Becciu, che ha presentato ricorso in appello, secondo quanto dicono le motivazioni, rese note a ottobre 2024, sarebbe colpevole di peculato per tre capi di imputazione, tra cui la compravendita del palazzo di Londra in Sloane Avenue con fondi elargiti a favore di Raffaele Mincione, ritenuta "una operazione estremamente rischiosa". La somma investita sarebbe stata di 200 milioni e 500 mila dollari, "pari a circa un terzo delle disponibilità all'epoca della Segreteria di Stato". 

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