Introduzione
Si chiamava Jihad Shamie l’autore dell’attacco terroristico di giovedì 2 ottobre contro una sinagoga a Manchester, sferrato proprio nel momento più sacro del calendario ebraico, lo Yom Kippur, la giornata del silenzio e della purificazione. Trentacinque anni, britannico di origini siriane, il killer ha tentato l'assalto al luogo sacro, uccidendo un uomo. Una seconda vittima ha perso la vita nel "fuoco amico" di uno dei poliziotti intervenuti per neutralizzare l'aggressore: Shamie è infatti poi stato ucciso dalla Polizia. Altre tre persone sono state ricoverate in ospedale, con ferite giudicate "gravi". In tutto si contano cinque feriti: anche uno di loro risulta essere stato colpito da armi da fuoco, e quindi dalla polizia, durante la sparatoria.
Quello che devi sapere
Attacco a sinagoga Manchester, scoppia emergenza alle 09:31
Tutto inizia intorno alle 09:31 di mattina, quando la Polizia riceve una telefonata d’emergenza: Shamie è piombato davanti all’Heaton Park Hebrew Congregation Synagogue (un tempio di tradizione ortodossa askenazita in Middleton Road, a Crumpsall), lanciandosi dapprima sulla gente alla guida di un'auto. Poi è sceso, coltello alla mano, attaccando vari fedeli e almeno un guardiano, nel tentativo di farsi largo verso l'ingresso del tempio. La sinagoga era gremita di gente, per celebrare lo Yom Kippur.
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Killer ucciso in sette minuti
Alle 9:34 sono stati inviati sul luogo dell’attacco agenti armati, mentre arrivavano altre segnalazioni che parlavano dell’accoltellamento di una guardia di sicurezza. Shamie è stato colpito e ucciso quattro minuti dopo, alle 9:38. È stato quindi neutralizzato in appena sette minuti dalla prima chiamata d’emergenza alle forze dell’ordine. Il "coraggio" di chi era all'interno della sinagoga gli ha impedito di uccidere molte più persone, ha affermato sir Stephen Watson, comandante della Greater Manchester Police.
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Chi era Jihad Al-Shamie, il killer
L'aggressore, in tenuta da addestramento con indosso una sorta di gilet antiproiettile e una cintura "apparentemente esplosiva" (in realtà inservibile), aveva ottenuto la cittadinanza britannica nel 2006, a 16 anni, dopo essere entrato nel Regno Unito da bambino. Lo riporta Sky News, che specifica come il suo nome non era inserito nei registri di Prevent, il programma governativo britannico di prevenzione del terrorismo.
Jihad Al-Shamie era stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale nel recente passato ed era "attualmente in libertà su cauzione", ha riferito una fonte anonima di polizia citata dalla Bbc.
Clima teso in Uk - tre persone in arresto
Resta il timore che potesse trattarsi di un attacco coordinato con altri potenziali blitz contro più di una sinagoga del Regno Unito. Ancor di più nel clima di proteste e tensioni che dilagano - dentro e fuori le comunità di radici musulmane - contro l'escalation israeliana nella Striscia di Gaza palestinese. La polizia ha comunicato che tre persone sono state portate in custodia cautelare e sono stati arrestate con l'accusa di commissione, preparazione e istigazione ad atti di terrorismo. Si tratta di due uomini sulla trentina e una donna sulla sessantina.
Tre persone in ospedale
Oltre ai due morti, altri tre uomini sono stati portati in ospedale in gravi condizioni: uno è stato accoltellato, un altro è stato investito dall’auto di Shamie e un altro ancora ha riportato ferite “probabilmente durante l’intervento degli agenti per fermare l’attentatore”.
Starmer rafforza la tutela ai siti ebraici contro "odio antisemita"
Il premier britannico Keir Starmer, la cui consorte ha origini ebraiche, è rientrato in anticipo dal vertice informale con i leader europei in Danimarca e ha subito organizzato una riunione d’emergenza del COBRA, il comitato governativo che gestisce le emergenze nazionali. Si è detto "inorridito" per quanto successo: "Faremo tutto ciò che serve per abbracciare e mantenere la nostra comunità ebraica al sicuro", ha promesso poi in tv, annunciando un rafforzamento immediato delle tutele ai siti ebraici contro "le risorgenti minacce quotidiane dell'odio antisemita".
Il messaggio di Re Carlo e della Regina Camilla
Re Carlo III e la Regina Camilla hanno espresso la loro vicinanza agli ebrei del Regno in una nota firmata dal monarca: “Mia moglie e io siamo profondamente scioccati e rattristati nell’apprendere del terribile attacco a Manchester, specialmente in un giorno così significativo per la comunità ebraica. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutte le persone colpite da questo orrendo episodio e apprezziamo immensamente la pronta risposta dei servizi di emergenza.”
Le accuse di Israele al governo di Starmer
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha intanto accusato il governo laburista di Starmer di "non arginare" quello che definisce "l'incitamento dilagante all'antisemitismo e all'anti-israelianismo, così come gli appelli a sostegno del terrorismo, nelle strade di Londra, in Gran Bretagna e nei suoi campus". Il premier Benjamin Netanyahu ha rincarato la dose: "Come avevo avvertito alle Nazioni Unite, la debolezza di fronte al terrorismo porta solo altro terrorismo. Solo la forza e l'unità possono sconfiggerlo".
Per approfondire: Attacco sinagoga Manchester, 2 morti e 5 feriti. VIDEO