Global Sumud Flotilla, rimpatrio attivisti italiani: quando inizierà e chi pagherà spese
MondoA breve l'ambasciatore italiano in Israele dovrebbe incontrare gli attivisti in carcere. A quanto riferito, i legali italiani sono stati informati dalla Farnesina del rilascio dei quattro parlamentari stamattina quando erano già in aeroporto
Gli attivisti della Flotilla bloccati dalle forze israeliane potrebbero essere rimpatriati su loro richiesta oppure detenuti per poi essere comunque espulsi. È lo scenario che si prefigura nelle prossime ore stando a quanto accaduto con i precedenti altri i tentativi falliti della flotta umanitaria: l'ultimo si verificò nel luglio scorso quando l'equipaggio civile che era a bordo della nave Handala della Freedom Flotilla - compresi due attivisti italiani e due deputate francesi - fu fermato dalle forze militari israeliane in acque internazionali. In quell'occasione, gli attivisti vennero arrestati per aver tentato di violare il blocco imposto dalla sicurezza marittima israeliana e si trovarono di fronte a due opzioni: firmare una dichiarazione per andare in aeroporto e lasciare subito il Paese, oppure essere arrestati e detenuti, andando poi di fronte a un giudice con rimpatrio forzato in pochi giorni.
L'ambasciatore incontra oggi attivisti in carcere
Gli avvocati ieri hanno potuto parlare con le persone fermate a bordo della Global Sumud Flotilla. Lo si apprende dal team legale italiano degli attivisti. Stamattina l'ambasciatore italiano in Israele dovrebbe incontrarli in carcere. A quanto riferito dai legali italiani, sono stati informati dalla Farnesina del rilascio dei quattro parlamentari stamattina quando erano già in aeroporto.
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Legali Flotilla: verso il rimpatrio di tutti
"Per gli italiani bloccati dalle forze israeliane nel Mediterraneo ci sarà un volo speciale organizzato dalle autorità italiane. Per cui al momento sembra improbabile che paghino e che su questo abbiano spese a loro carico". Così fonti del team legale di Sumud Flotilla Italia, le quali specificano che gli italiani sono "tutti salvi e dovrebbero essere tutti rimpatriati".
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Contatti con la Farnesina per chiedere una unità di crisi
"Prima della partenza, anche sulla decisione delle eventuali pratiche da firmare, sono stati fatti degli specifici training: quindi gli equipaggi hanno avuto specifiche indicazioni. Il nostro compito - ha spiegato il team legale italiano - è quello di spingere per una via diplomatica affinché ci sia il rilascio immediato, insomma una sorta di rapida espulsione. Abbiamo avuto contatti con la Farnesina per chiedere una unità di crisi dell'ambasciata italiana".