Youtube, accordo con Trump: 24,5 milioni di dollari per chiudere causa su stop ad account
MondoIl contenzioso era stato avviato dal presidente americano dopo il ban del suo account nel 2021, in seguito all'assalto al Campidoglio. L’intesa arriva a pochi giorni dalla decisione della piattaforma di permettere di tornare online agli account di creator precedentemente bannati per aver diffuso disinformazione sul Covid-19 e sulle elezioni statunitensi del 2020
YouTube ha chiuso un accordo da oltre 24 milioni di dollari per mettere fine alla causa avviata dal presidente americano Donald Trump dopo il ban del suo account nel 2021, in seguito all'assalto al Campidoglio. Lo scrive il Wall Street Journal. La piattaforma aveva motivato la sospensione con "preoccupazioni sul potenziale continuo di violenza", per poi riattivare il canale nel 2023. Con quest'accordo, YouTube diventa l'ultima delle grandi aziende tecnologiche a chiudere un contenzioso con Trump: Meta aveva già versato 25 milioni, mentre Twitter (oggi X) circa 10 milioni. Secondo i documenti di transazione, 22 milioni della somma saranno destinati alla costruzione di una nuova sala da ballo alla Casa Bianca, capace di ospitare 900 persone e dal costo stimato di 200 milioni di dollari. I restanti 2,5 milioni andranno ad altri querelanti, tra cui l’American Conservative Union. L’accordo si inserisce in una serie di intese economiche che Trump ha raggiunto nell’ultimo anno anche con grandi media, tra cui Paramount e Disney, mentre restano aperte altre cause contro testate come The Wall Street Journal e The New York Times.
La storia del ban dell’account di Trump
Come ricordato dal Guardian, YouTube aveva inizialmente sospeso l’account di Donald Trump per 7 giorni a partire dal 12 gennaio 2021, quando il presidente aveva postato un video in cui affermava che il suo intervento del 6 gennaio prima dell’assalto a Capitol Hill fosse “totalmente appropriato”. La piattaforma in quell’occasione aveva detto di aver sospeso il canale a causa di “preoccupazioni sulle correnti potenziali violenze”. E YouTube stessa aveva poi esteso il ban a tempo illimitato. Tuttavia nel marzo 2023, dopo che Trump aveva annunciato la sua nuova candidatura alla presidenza, la piattaforma aveva riammesso all’account affermando di aver “valutato attentamente il rischio di violenza nel mondo reale, bilanciandolo con l’importanza di preservare l’opportunità per gli elettori di ascoltare equamente i principali candidati nel periodo che precede le elezioni”. Poche ore dopo, Trump aveva ricominciato a postare su YouTube.
YouTube riammette account bannati per disinformazione
L’accordo tra YouTube e Donald Trump arriva appena una settimana dopo la decisione della piattaforma di permettere agli account bannati per aver diffuso disinformazione sul Covid-19 e sulle elezioni statunitensi del 2020 la possibilità di tornare online. Il cambiamento alla politica di moderazione è stato annunciato in una lettera inviata alla Commissione Giustizia della Camera degli Stati Uniti, arrivata secondo quanto riportato dal New York Times in risposta a una lunga indagine condotta dai Repubblicani per stabilire se le compagnie tech avessero limitato la libertà di parola sulle loro piattaforma durante l’amministrazione Biden. E secondo la CNN si tratta dell’ultimo “esempio di come la piattaforma, come altre, abbia allentato la sua politica di moderazione dei contenuti negli ultimi anni, tendenza che è stata accelerata quest’anno sotto la pressione dei conservatori”. Il documento, oltre alla notizia sugli account bannati, contiene anche un duro attacco all’amministrazione Biden - che ricorda la presa di posizione di Meta a ridosso dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca - e anche un attacco al DSA dell’Unione europea.
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Il progetto AI4TRUST
Il contrasto alla disinformazione è al centro di AI4TRUST. Il progetto, finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea, si propone di sviluppare una piattaforma contro la disinformazione che combini l'apporto dell'intelligenza artificiale con le verifiche di giornalisti e fact-checker. AI4TRUST, di cui Sky TG24 è partner, è anche stato al centro della puntata del programma di approfondimento "Progress" andata in onda domenica 23 marzo.