La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha pronunciato a Strasburgo il suo discorso sullo Stato dell'Unione, il quinto della sua carriera. Parlando dell'Ucraina, ha annunciato che "l'Europa anticiperà 6 miliardi di euro dal prestito G7 e stipulerà un'alleanza sui droni con Kiev". E su Israele, "proporremo sospendere il nostro sostegno bilaterale a Tel Aviv"
"L'Europa è in lotta. Una lotta per un continente unito e in pace. Per un'Europa libera e indipendente”. A dirlo è stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso del suo discorso sullo Stato dell'Unione a Strasburgo, il quinto della sua carriera. “Una lotta per i nostri valori e le nostre democrazie. Una lotta per la nostra libertà e la nostra capacità di determinare il nostro destino. Non illudiamoci: questa è una lotta per il nostro futuro", ha aggiunto la presidente. Von der Leyen ha poi rimarcato che "deve emergere una nuova Europa" e "non c’è spazio per la nostalgia per l’Unione europea”, perché il mondo si caratterizza attualmente per “ambizioni imperiali e guerre imperiali, un mondo in cui le dipendenze vengono spietatamente trasformate in armi”.
Von der Leyen: "Questo deve essere il momento dell'indipendenza dell'Europa"
La presidente della Commissione Ue ha poi invitato alla massima unità tra gli Stati e anche tra le forze democratiche pro-europee nell’Europarlamento, sottolineando che quello attuale “deve essere il momento dell’indipendenza dell’Europa”. Poi ha aggiunto: "Credo che questa sia la missione della nostra Unione. E sappiamo di poterlo fare. Perché insieme abbiamo dimostrato cosa è possibile realizzare quando abbiamo la stessa ambizione, la stessa unità e la stessa urgenza". Nel corso del suo discorso, la presidente della Commissione Ue ha poi spiegato: "Ho perso il conto delle volte in cui mi è stato detto che l'Europa non poteva fare questo o quello. Durante la pandemia. Sul piano di ripresa. Sulla difesa. Sul sostegno all'Ucraina. Sulla sicurezza energetica. L'elenco potrebbe continuare. Ogni volta, l'Europa è rimasta unita e ce l'ha fatta. E ora dobbiamo fare lo stesso". Rivolgendosi ai deputati presenti, von der Leyen ha rimarcato: "L'Europa ha il coraggio di affrontare questa battaglia? Abbiamo l'unità e il senso di urgenza necessari? La volontà politica e l'abilità politica per raggiungere un compromesso? O vogliamo solo litigare tra di noi? Essere paralizzati dalle nostre divisioni? È una domanda a cui tutti noi dobbiamo rispondere: ogni Stato membro, ogni membro di questa Assemblea, ogni commissario. Tutti noi. Ai miei occhi la scelta è chiara. Quindi il mio appello oggi è un appello all'unità. Unità tra gli Stati membri. Unità tra le istituzioni dell'Ue. Unità tra le forze democratiche europeiste in questa Assemblea".
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Von der Leyen: "6 miliardi per l'alleanza sui droni con Kiev"
Parlando dell'Ucraina, la presidente della Commissione Ue ha annunciato che "l'Europa anticiperà 6 miliardi di euro dal prestito G7 e stipulerà un'alleanza sui droni con l'Ucraina". Poi ha aggiunto: "L'Ucraina ha l'ingegnosità. Ciò di cui ha bisogno ora è la scala industriale. E insieme possiamo fornirgliela: affinché l'Ucraina mantenga il proprio vantaggio competitivo con la Russia e l'Europa rafforzi il proprio".
Von der Leyen: "Nuovi prestiti a Kiev grazie agli asset russi"
E affrontando ancora la questione Ucraina, von der Leyen ha sottolineato che "questa è una guerra della Russia, ed è la Russia che deve pagare. Per questo motivo dobbiamo lavorare con urgenza a una nuova soluzione per finanziare lo sforzo bellico dell'Ucraina sulla base dei beni russi immobilizzati". La presidente della Commissione Ue ha poi annunciato che "con i saldi di cassa associati a questi beni russi, possiamo fornire all'Ucraina un prestito di riparazione. I beni stessi non saranno toccati. E il rischio dovrà essere sostenuto collettivamente. L'Ucraina rimborserà il prestito solo dopo che la Russia avrà pagato i risarcimenti. Il denaro aiuterà l'Ucraina già oggi". Poi ha rimarcato: "Ma gli asset in sé non saranno toccati".
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Von der Leyen: "Le immagini in Alaska difficili da digerire"
Nel corso del suo discorso sullo Stato dell'Unione, von der Leyen ha sottolineato anche l'urgenza della fine della guerra in Ucraina "con una pace giusta e duratura per Kiev". "La libertà dell'Ucraina è la libertà dell'Europa. Le immagini dall'Alaska non sono state facili da digerire", ha aggiunto. "Ma solo pochi giorni dopo, i leader europei sono venuti a Washington per sostenere il presidente Zelensky e ottenere impegni concreti. Da allora sono stati compiuti progressi concreti", ha dichiarato la presidente alludendo al vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, con il tappeto rosso steso ai piedi del presidente russo.
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Von der Leyen: "Sospendere parte di intesa con Israele"
Parlando della guerra in Medio Oriente, von der Leyen ha dichiarato che "ciò che sta accadendo a Gaza è inaccettabile. Ma la situazione è bloccata senza una maggioranza. Dobbiamo superare questa situazione". Poi ha aggiunto: "Non possiamo permetterci di rimanere paralizzati. Per questo proporremo di sospendere il nostro sostegno bilaterale a Israele, di interrompere tutti i pagamenti in questi settori, senza compromettere il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem". Von der Leyen ha poi annunciato che "proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti, proporremo anche una sospensione parziale dell'Accordo di Associazione sulle questioni commerciali".
Von der Leyen: "L'Ue su Gaza deve fare di più. La carestia è un'arma di guerra"
Restando sulla questione Medio Oriente, la presidente della Commissione Ue ha dichiarato che "naturalmente l'Europa per Gaza deve fare di più". Poi ha spiegato: "Molti Stati membri hanno già proceduto da soli. Sono consapevole che sarà difficile trovare la maggioranza. E so che qualsiasi azione sarà eccessiva per alcuni. Troppo poco per altri. Ma dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità: Parlamento, Consiglio e Commissione". Von der Leyen ha parlato ancora della situazione nella Striscia di Gaza, sottolineando che "ha scosso la coscienza del mondo: persone uccise mentre mendicavano cibo, madri che tengono in braccio bambini senza vita. Queste immagini sono semplicemente devastanti". Riferendosi alla grave crisi umanitaria nella regione, ha poi rimarcato che "la carestia provocata dall'uomo non potrà mai essere un'arma di guerra. Per il bene dei bambini, per il bene dell'umanità, questa atrocità deve finire". Secondo von der Leyen, i cambiamenti degli ultimi mesi sono "inaccettabili". "Abbiamo assistito al soffocamento finanziario dell'Autorità Nazionale Palestinese. I piani per un progetto di insediamento nella cosiddetta area E1, che di fatto separerebbe la Cisgiordania occupata da Gerusalemme Est. Le azioni e le dichiarazioni dei ministri più estremisti del governo israeliano che incitano alla violenza. Tutto ciò indica un chiaro tentativo di indebolire la soluzione dei due stati. Di indebolire la visione di uno stato palestinese sostenibile. Non dobbiamo permettere che ciò accada", ha ribadito.
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Von der Leyen: "Creeremo strumento per la ricostruzione di Gaza. Non ci sarà posto per Hamas"
La presidente della Commissione Ue ha annunciato che "il mese prossimo istituiremo un Gruppo di Donatori Palestinesi, che includerà uno strumento dedicato alla ricostruzione di Gaza". Si tratterà di "un'iniziativa internazionale con partner regionali, che si baserà sullo slancio della Conferenza di New York organizzata da Francia e Arabia Saudita", ha precisato. Durante il suo discorso a Strasburgo, von der Leyen ha anche ribadito che "Non ci sarà mai posto per Hamas, né ora né in futuro, perché sono terroristi che vogliono distruggere Israele, e stanno anche infliggendo terrore al loro stesso popolo tenendo in ostaggio il loro futuro". Poi ha aggiunto: "Sono amica di lunga data del popolo israeliano. So quanto gli atroci attacchi del 7 ottobre da parte dei terroristi di Hamas abbiano scosso la nazione nel profondo. Gli ostaggi sono tenuti prigionieri dai terroristi di Hamas da oltre 700 giorni, dal 7 ottobre. Sono 700 giorni di dolore e sofferenza", ha ribadito. "Nel lungo termine, l'unico piano di pace realistico è basato su due stati. Che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza. Con un Israele sicuro, un'autorità palestinese vitale e la piaga di Hamas rimossa. Questo è ciò che l'Europa ha sempre sostenuto. Ed è tempo di unirsi e contribuire a realizzare questo obiettivo", ha dichiarato.