Australia, ergastolo per donna accusata di aver avvelenato parenti ex marito

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Lo scorso luglio Erin Patterson era stata ritenuta colpevole dell'omicidio dei genitori del marito - da cui era separata - e della zia di quest'ultimo, a cui aveva servito nell'estate del 2023 una specialità culinaria inglese, un manzo alla Wellington, con amaniti phalloidi - uno dei funghi velenosi più pericolosi del mondo

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È stata condannata all'ergastolo la cinquantenne australiana accusata di aver ucciso tre persone servendo loro funghi velenosi. Lo scorso luglio Erin Patterson era stata ritenuta colpevole dell'omicidio dei genitori del marito - da cui era separata - e della zia di quest'ultimo, a cui aveva servito nell'estate del 2023 una specialità culinaria inglese, un manzo alla Wellington, con amaniti phalloidi - uno dei funghi velenosi più pericolosi. Nell'emettere la sentenza, il giudice di Melbourne Christopher Beale ha detto di "provare grande rabbia per la crudeltà delle azioni" dell'imputata, colpevole, oltre che di aver invitato a pranzo il suo ex compagno e i parenti "con l'intenzione di ucciderli tutti", di avere poi messo in atto un "elaborato piano di insabbiamento". La donna non potrà richiedere la libertà' condizionata prima di 33 anni.

I fatti

Per oltre due mesi il processo a Erin Patterson è stato seguito in tutto il mondo, ultimo capitolo di una vicenda che ha appassionato il pubblico per la scelta dell'arma del delitto e il mistero sul movente. Patterson aveva invitato a pranzo i parenti dell'ex marito nella sua casa nel villaggio agricolo di Leongatha il 29 luglio 2023, e preparato un menù adatto a quella che lei stessa aveva definito un'occasione "speciale". Appassionata di cucina e lei stessa cuoca provetta, aveva servito un "delizioso" - parola dell'unico sopravvissuto - filetto alla Wellington accompagnato da velenosissimi funghi spacciati per porcini, fagiolini e purè di patate. A tavola con lei c'erano Don e Gail Patterson, gli anziani genitori del marito Simon, da cui era separata da tempo, e la zia materna di Simon, Heather Wilkinson, insieme con il marito Ian, noto pastore della chiesa battista locale. Mentre mangiavano, Patterson disse loro di avere il cancro e di aver bisogno di aiuto per dirlo ai figli, ha ricordato il pastore Ian durante il processo. Il gruppo pregò e chiese "la benedizione di Dio su Erin".

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"Madre devota e appassionata di cucina"

Descritta come spiritosa e intelligente, Patterson è definita da chi la conosce come una madre devota, un'avida collezionista di libri e un'appassionata di cucina, ma anche di true crime, tanto che un'amica durante il processo l'ha definita "un super investigatore". Tra il banchetto letale e l'arresto di Patterson all'inizio di novembre del 2023, passarono quasi 100 giorni durante i quali la donna sembrò collaborare alle indagini, partecipando agli interrogatori della polizia, parlando con i funzionari sanitari e consegnando volentieri il suo telefono e i suoi computer. Gli investigatori scoprirono presto che aveva mentito sul fatto di avere un tumore alle ovaie e di possedere un essiccatore per alimenti usato per preparare i funghi, oltre che sull'averli acquistati in un negozio di alimentari asiatico vicino a Melbourne. Gli oltre 50 testimoni non hanno saputo ipotizzare un movente per un delitto tanto efferato e durante il processo, sulla bocca di tutti, sono passate le stesse, sconsolate parole: "Sembrava tanto una brava persona".

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