Un giudice federale statunitense ha vietato all'amministrazione Usa di effettuare espulsioni rapide di persone detenute lontano dal confine con il Messico. Una decisione che vanifica - per il momento - la prassi delle deportazioni di massa. Secondo la giudice Jia Cobb, l'amministrazione Trump ha agito in modo "sconsiderato" violando i diritti al giusto processo e rischiando detenzioni ingiuste
Dopo quella sui dazi, arriva una nuova tegola giudiziaria su uno dei pilastri delle politiche del presidente Donald Trump. Un giudice federale statunitense ha vietato all'amministrazione Usa di effettuare espulsioni rapide di persone detenute lontano dal confine con il Messico. Una decisione che vanifica - per il momento - la prassi delle deportazioni di massa.
La decisione del giudice federale
In un parere di 48 pagine, la giudice Jia Cobb della Corte distrettuale per la capitale, nominata a suo tempo da Joe Biden, ha riferito che l'amministrazione Trump ha agito in modo "sconsiderato" nel frenetico tentativo di espellere rapidamente quante più persone possibile, violando probabilmente i diritti al giusto processo e rischiando detenzioni ingiuste.