Non solo Santiago-Mendoza, ecco quali sono i voli più turbolenti nel mondo: la classifica

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©IPA/Fotogramma

Introduzione

Il 7 agosto scorso, il volo AR1290 partito da Santiago del Cile e diretto a Mendoza, in Argentina, ha percorso i quasi 200 chilometri di tratta con oscillazioni “moderate” e un picco di intensità registrato appena dopo il decollo. Non ci sono stati feriti tra i passeggeri e l'equipaggio a bordo, ma il viaggio compiuto dall'aereo, un modello Embraer, conferma il primato della tratta latinoamericana come la più “movimentata” al mondo.

 

Già lo scorso anno, come ricorda il Corriere della Sera, il portale specializzato Turbli aveva posizionato il collegamento tra le due città sudamericane al primo posto nella classifica dei tragitti maggiormente soggetti alle turbolenze ad alta quota. Ecco perché (e quali altre rotte non sono da meno).

Quello che devi sapere

Da Salt Lake City-Amsterdam a Londra-Singapore: i precedenti

A fine luglio, 25 passeggeri su un volo Delta decollato da Salt Lake City, nello Utah, e diretto ad Amsterdam sono rimasti feriti dopo una forte turbolenza che ha costretto il velivolo ad effettuare un atterraggio di emergenza a Minneapolis. Mentre nel 2024 violente oscillazioni incontrate sul volo Londra-Singapore appena superata l’India hanno provocato decine di feriti e la morte di un 73enne per infarto. Un fatto che ha costretto le compagnie aeree a rivedere in via prioritaria la gestione delle turbolenze.

 

Per approfondire: Usa, forti turbolenze su volo Delta: 25 passeggeri feriti

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I tipi di turbolenze

Secondo il rapporto annuale sulla sicurezza dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (Icao), nel corso del 2023 quasi il 40% dei gravi infortuni subìti dai passeggeri in volo è stato originato dalle turbolenze. Come conseguenza dei cambiamenti climatici, i piloti devono stare in guardia non solo dai fenomeni atmosferici avversi che compaiono sui radar, installati anche sui musi dei velivoli, ma anche da oscillazioni improvvise. Le turbolenze "in area chiara" si verificano in condizioni di cielo limpido e sono frutto di cambi repentini dei venti ad alta quota. Negli ultimi 40 anni la turbolenza in aria chiara grave è cresciuta del 55% nelle “trafficate” rotte del nord Atlantico tra Usa, Regno Unito, Canada e Caraibi.

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L’aumento di intensità

Ma quali conseguenze portano le turbolenze in volo? Negli Stati Uniti, scrive sempre il Corriere, il National transportation safety board (Ntsb) calcola negli ultimi due anni sono aumentati i casi di cabine passeggeri danneggiate dagli scossoni. Sono decine di migliaia i fenomeni che ogni anno si verificano sui cieli americani: secondo l'Ntsb negli ultimi 15 anni le turbolenze negli Stati Uniti hanno causato oltre 200 feriti gravi, segno di un incremento di intensità.

Il tasso di dissipazione

Partendo dai dati pubblicati nel corso dell’anno passato dagli enti meteorologici, in testa il National Oceanic and Atmospheric Administration americano e il Met Office britannico, l’analisi condotta dal portale Turbli, ha rilevato il tasso di dissipazione, ovvero il grado di intensità della turbolenza atmosferica. Dal dato iniziale è stato stilato un elenco sia delle rotte sia degli aeroporti più esposti, a prescindere dalla compagnia.

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I primi posti in classifica

Stando alla classifica stilata da Turbli, le rotte che collegano il Cile e l'Argentina sorvolando la cordigliera delle Ande si piazzano ai primi posti. Dopo la rotta Santiago-Mendoza che nel 2024 ha ottenuto un valore di 24,68, pari a scossoni “moderati” registrati su quasi tutti i voli, il secondo posto è occupato dalla Cordoba-Santiago del Cile. Al terzo posto si colloca la Mendoza-Salta mentre bisogna scendere sotto il podio per trovare la prima rotta fuori dal Sud America: la Katmandu-Lhasa, sull’Himalaya, a cavallo tra Nepal e Cina.

Le rotte più turbolente in Europa

Anche in Europa, la maggiore frequenza di turbolenze si verifica in prossimità dei rilievi, a partire dalle Alpi, e coinvolge in misura maggiore le tratte a corto raggio. La classifica Turbli vede al primo posto il collegamento tra Nizza e Ginevra con un tasso di dissipazione poco sopra 16, dunque “leggero”. Sempre dal capoluogo della Costa Azzurra francese partono altri collegamenti più "movimenti" verso altre città elvetiche, da Zurigo a Basilea, così come verso la “connazionale” Lione. Altre rotte monitorate sono la Ginevra-Zurigo e la Lione-Zurigo, tra Francia e Svizzera.

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Le tratte italiane

E in Italia? A finire nell’elenco delle tratte dove si registrano con maggiore frequenza turbolenze in volo, seppur a livelli leggeri, sono due scali del Nord Italia: Milano Malpensa e il “Marco Polo” di Venezia. Per quanto riguarda le rotte, spiccano la Malpensa-Lione, servita con il Beechcraft 1900 di piccole dimensioni, la Malpensa-Zurigo, la Ginevra-Venezia e la Venezia-Zurigo.

La classifica degli aeroporti

Limitando l’analisi ai soli aeroporti, la classifica non tiene conto delle difficoltà in fase di decollo o atterraggio ma della fase di salita o discesa. Al primo posto torna l'aeroporto "Arturo Merino Benítez" di Santiago del Cile, seguito dalle argentine Mendoza e Salta.

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Gli scali europei e italiani

Nel Vecchio Continente, lo scalo di Paros, sull’omonima isola della Grecia, si piazza al primo in classifica. Stando ai dati di luglio 2025, in Italia il 96% delle turbolenze che si sono verificate nel corso del mese a tutte le quote sono identificabili come “leggere”. Circa il 3,5% sono state “moderate” e lo 0,01% “forti”.

Gli effetti del riscaldamento globale

Nei prossimi anni, un possibile incremento del numero di turbolenze potrebbe arrivare dal riscaldamento globale. Secondo gli esperti, la crescita della temperatura nell’atmosfera alta rischia di destabilizzare i venti, sia sul fronte della velocità sia sulla direzione causando più scossoni anche in assenza di perturbazioni.

 

Per approfondire: Turbolenza su volo della Ryanair Berlino-Milano, 9 feriti lievi

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