Il ministero degli Esteri russo pubblica un elenco di dichiarazioni di dirigenti di vari Paesi occidentali che sono state presentate come esempi di “hate speech” contro la Russia. Nella lista c’è anche il presidente della Repubblica: in un discorso all'Università di Marsiglia il 5 febbraio scorso, il capo dello Stato tracciava un parallelo tra le guerre di conquista del Terzo Reich tedesco e l'attacco russo all'Ucraina. Meloni: "Ennesima operazione di propaganda". Tajani parla di provocazione e convoca ambasciatore
Il ministero degli Esteri russo ha pubblicato una lista di dichiarazioni di dirigenti di vari Paesi occidentali che sono state presentate come esempi di “hate speech” contro la Russia. Nell’elenco c’è anche una dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La frase citata di Mattarella è quella pronunciata durante un discorso all'Università di Marsiglia il 5 febbraio scorso, in cui il capo dello Stato tracciava un parallelo tra le guerre di conquista del Terzo Reich tedesco e l'attacco russo all'Ucraina (GUERRA UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Il presidente, dalla cerimonia del Ventaglio al Quirinale, rilancia: "La Russia ha cancellato gli equilibri di pace".
Convocato l’ambasciatore russo in Italia
Il ministero degli Affari esteri italiano, ha fatto sapere la Farnesina, ha convocato l'ambasciatore russo nel nostro Paese, Aleksej Paramonov. "Nel reiterare la necessità del reciproco rispetto delle Autorità italiane nel quadro delle relazioni diplomatiche bilaterali - afferma -, si è evidenziato come da parte italiana, nel condannare l'inaccettabile aggressione russa all'Ucraina, non si siano mai espressi propositi contro la Federazione o la popolazione russa", si legge in una nota diffusa al termine dell'incontro.
Meloni: “Ennesima operazione di propaganda”
È intervenuta anche la premier Giorgia Meloni. "L'Italia ha scelto con fermezza di stare al fianco dell'Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia ormai tre anni fa, e continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza. La pubblicazione da parte del ministero degli Esteri di una lista di presunti ‘russofobi’, accusati di aver ‘incitato all'odio’ contro la Russia, non è altro che l'ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l'attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall'inizio", si legge in una nota. "Desidero, per questo, rivolgere la mia solidarietà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione", ha aggiunto Meloni.
Anche Tajani e Crosetto in una lista nel 2024
Il presidente italiano Sergio Mattarella era già presente in un’altra lista stilata dal ministero degli Esteri di Mosca nel 2024, con l’elenco di dirigenti europei ai quali venivano addebitate frasi giudicate come esempi di “hate speech” contro la Russia. In questa lista erano presenti anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto. La frase citata di Mattarella era presa da un discorso pronunciato il 18 maggio 2024 al cimitero militare polacco nell''80esimo anniversario della battaglia di Monte Cassino. Quella di Tajani da un'intervista al Messaggero del 24 febbraio dello stesso anno e quella di Crosetto allo stesso giornale il 6 maggio.
La risposta di Crosetto
"Mi rattrista profondamente quando vedo la loro grande nazione rappresentata da macchiette da soap opera come la portavoce del ministro del momento. Capisco che si siano sentiti offesi dalla verità sull'Ucraina, ma per far capire che vogliono conquistarla e dominarla basta non esser ciechi, al loro soldo o stupidi". risponde Crosetto su X.
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La nuova lista di “russofobi”
La nuova lista di “russofobi”, anticipata da La Repubblica, è stata postata sul sito del ministero degli Esteri russo con il titolo “Esempi di dichiarazioni di responsabili e rappresentanti delle élite di Paesi occidentali sulla Russia che usano l'hate speech”. Dell'elenco fanno parte esponenti di 13 Paesi, della Ue e della Nato. La frase di Mattarella è l'unica citata per l'Italia.
Le altre dichiarazioni
La lista comprende anche dichiarazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron, tre del segretario generale della Nato Mark Rutte e sette dell'Alto commissario per la politica estera della Ue Kaja Kallas. Una sola dichiarazione per gli Usa: un'affermazione del senatore Lindsey Graham che recentemente, facendo un parallelo con i raid americani sull'Iran, ha ipotizzato che gli Stati Uniti avrebbero potuto bombardare la Russia se Mosca non avesse osservato l'ultimatum di 50 giorni (ora ridotto a 10) imposto dal presidente Donald Trump per fare la pace con l'Ucraina. "Se Putin e gli altri si chiedono cosa succederà al giorno 51, consiglio loro di telefonare all'Ayatollah", ha scritto su X il senatore.
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Mattarella: "Aggressione Ucraina ha cambiato la storia d'Europa"
Tornando a Mattarella, diverse parti del suo discorso alla cerimonia del Ventaglio hanno ripreso la questione russa. "Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina: un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani. L'aggressione della Russia all'Ucraina ha cambiato la storia d'Europa. È ben noto che i Paesi dell'Unione e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non - come viene enunciato - la convinzione che la Russia, dopo quella all'Ucraina, coltivi il proposito di altre, nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza di alcuni di essi", ha detto. E ancora, per Mattarella, "sul piano della realtà delle relazioni internazionali la scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l'equilibrio; equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra: è la storia - maestra di vita - che insegna che, fin tanto che non saremo riusciti a eliminare dalla vita internazionale le tentazioni di dominio su altri popoli (ciò che, più o meno, equivale a far scomparire il male dall'umanità), è l'equilibrio che impedisce di seguire le tentazioni di dominio".