L’ex presidente accusato di guidare un piano eversivo contro le istituzioni democratiche dopo le elezioni del 2022. Rischia fino a 43 anni di carcere
Jair Bolsonaro rischia fino a 43 anni di carcere. La Procura Generale della Repubblica del Brasile (PGR) ha depositato un’inchiesta di 517 pagine alla Corte Suprema, chiedendo la condanna dell’ex presidente e di altri sette membri dell’ex governo – tra cui ex ministri e alti ufficiali – per aver orchestrato un tentato colpo di Stato in seguito alle elezioni presidenziali del 2022. Secondo l’accusa, Bolsonaro avrebbe non solo appoggiato, ma diretto e articolato un piano sistematico per sovvertire l’ordine democratico, ostacolando il passaggio di potere al presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva.
Secondo il procuratore generale Paulo Gonet, il gruppo, definito il “nucleo cruciale” del golpe, avrebbe operato all’interno del governo, delle Forze armate e degli organismi di intelligence, pianificando azioni per minare la legittimità delle elezioni e ostacolare le funzioni degli altri poteri dello Stato, in particolare della magistratura. I capi d’imputazione includono tentata abolizione dello Stato di diritto, colpo di Stato, organizzazione criminale armata e minacce gravi al patrimonio pubblico. La Corte Suprema brasiliana dovrebbe esprimersi entro settembre. Si tratterebbe di una delle sentenze più gravi e simboliche della storia recente del Brasile democratico.