Thailandia, sospesa la prima ministra Shinawatra per una telefonata "segreta"

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La premier thailandese Paetongtarn Shinawatra è stata sospesa dall’incarico per una telefonata trapelata con l’ex leader cambogiano Hun Sen, considerata una "violazione della Costituzione". Nella conversazione, definiva “avversario” un comandante militare. La crisi ha scatenato proteste a Bangkok e il ritiro di un partito alleato dalla coalizione di governo

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Nuova scossa politica in Thailandia: la premier Paetongtarn Shinawatra è stata sospesa dall’incarico a meno di un anno dalla sua nomina. Alla base della decisione, una telefonata trapelata con l’ex leader cambogiano Hun Sen, considerata una “violazione della costituzione”. Lo riporta la Cnn. La sospensione sarà effettiva "fino alla decisione della Corte costituzionale", che potrebbe richiedere diverse settimane o addirittura mesi. Il caso porta nuova incertezza nel regno del Sud-est asiatico, sconvolto da anni di turbolenze politiche e cambi di leadership.

I motivi della sospensione 

Paetongtarn, 38 anni, è in carica da appena dieci mesi, dopo aver sostituito il suo predecessore, rimosso dall'incarico. La Corte costituzionale thailandese ha accolto la petizione presentata da un gruppo di 36 senatori che accusavano Paetongtarn di aver violato la costituzione per aver infranto gli standard etici nella chiamata trapelata, la cui autenticità è stata confermata da entrambe le parti. La conversazione, avvenuta il 15 giugno, è stata resa pubblica dall’ex leader cambogiano e contiene frasi considerate inopportune: Paetongtarn lo ha chiamato affettuosamente “zio” e ha criticato le azioni dell’esercito, dopo che scontri al confine avevano provocato la morte di un soldato cambogiano il mese scorso. Nella chiamata ha, inoltre, definito un comandante militare di una regione di confine come suo “avversario”. In attesa del verdetto finale, il tribunale ha votato per sospenderla dalle sue funzioni di primo ministro. 

Proteste e crisi di governo 

Nel frattempo, il malcontento cresce: sabato scorso manifestanti antigovernativi sono scesi in piazza a Bangkok; mentre il partito Bhumjaithai, alleato di governo, ha annunciato il ritiro dalla coalizione. La premier sta inoltre facendo i conti con un calo dei consensi e sta affrontando un voto di sfiducia in parlamento.

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