
Dall’amore alla tragedia in pochi istanti: un'intera famiglia di Banswara tra le vittime del disastro aereo di Air India. La loro foto è diventata simbolo della tragedia
Il disastro aereo avvenuto giovedì ad Ahmedabad, che ha causato la morte di almeno 300 persone, è stato una delle peggiori tragedie dell’aviazione civile indiana. A bordo del volo Air India AI171, partito il 12 giugno alle 13.38 e precipitato solo 33 secondi dopo il decollo, c’erano 242 persone — 230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Solo una persona è sopravvissuta, attualmente ricoverata in ospedale. Tra le vittime, anche un’intera famiglia di Banswara, in Rajasthan, in partenza per iniziare una nuova vita a Londra. Si tratta della dottoressa Kaumi Vyas, di suo marito Pratik Joshi e dei loro tre figli: Miraya di 8 anni, Pradyut e Nakul, gemelli di 5 anni. Un viaggio carico di speranze e progetti, finito in tragedia pochi secondi dopo il decollo.

Un ricongiugimento familiare finito in lutto
Secondo quanto riportato dall’agenzia PTI, Pratik Joshi aveva scattato un selfie di famiglia a bordo dell’aereo poco prima della partenza: nella foto, condivisa poi sui social dalla moglie Kaumi, si vedono tutti e cinque sorridenti, immagine che è diventata un simbolo della tragedia. I due coniugi erano seduti uno accanto all’altra, i bambini al loro fianco, pronti a partire per una nuova vita. Lui viveva da sei anni a Londra, dove aveva costruito la propria carriera. Era tornato nel Paese proprio per riportare con sé la moglie e i figli, con l’intenzione di stabilirsi definitivamente nella capitale britannica. La moglie, stimata dottoressa presso un ospedale privato in India, il Pacific Hospital di Udaipur, aveva infatti lasciato il suo incarico appena due giorni prima della partenza, pronta a ricongiungersi con il marito e iniziare una nuova fase della loro vita insieme. Un ricongiungimento familiare che si è trasformato in lutto.

Approfondimento
Incidente Air India, si indaga sulle cause. I possibili scenari
I colleghi e gli amici: "Famiglia affettuosa e rispettata"
Un portavoce del Pacific Hospital ha confermato a NDTV: "Komi aveva appena lasciato il lavoro per raggiungere il marito a Londra". I vicini e gli amici parlano di una coppia affettuosa e rispettata, unita non solo dal lavoro ma anche da valori aperti e progressisti. "L’intera città è in lutto", ha detto un amico di famiglia a News18, "erano una coppia calorosa, piena di aspirazioni, desiderosa di offrire il meglio ai propri figli". Una tragedia che ha spezzato vite e sogni, lasciando dietro di sé solo macerie, dolore e una fotografia: quella di una famiglia sorridente, inconsapevole del destino che li attendeva.

Vedi anche
India, il video dello schianto dell'aereo dopo il decollo
Le altre vittime della tragedia
A poche ore dall'incidente, quella della famiglia Pratik non è stata l'unica storia ad emergere. Uno dopo l'altro, sono arrivati i nomi, le storie, e sono stati raccontati i sogni di chi ha perso la vita sull'aereo. O di chi era vicinissimo al punto in cui è precipitato. Ha perso la vita Ranjiitha Gapakumaran, infermiera di 42 anni, originaria del Kerala, che lavorava da un anno nel Regno Unito, aveva ottenuto la settimana scorsa un permesso di pochi giorni. Era tornata in India per rivedere il marito, le due figlie, entrambe in età scolare, e l'anziana madre; ma anche per controllare l'avanzamento dei lavori di costruzione della nuova casa. Ranjiitha, partita il giorno prima da Kochi, in treno, stava ritornando a Londra; ma sognava di rientrare presto in Kerala, e di poter lavorare nel servizio sanitario del suo stato. Più fortunata un'altra signora indiana che vive a Londra col marito, Bhoomi Chauhan, che ha perso il volo a causa del traffico: "sto ancora tremando", ha detto al cronista di Republic Tv, "dopo avere sentito quello che è successo. Mi ha salvata una mano divina".

Approfondimento
Boeing crolla in Borsa dopo l’incidente aereo in India del Dreamliner
Tra le vittime anche personaggi noti
Nell'elenco delle vittime dell'esplosione dell'aereo ci sono anche personaggi noti: come Vijay Rupani, politico del Bjp, il partito del premier Modi, che è stato chief minister del Gujarat dal 2016 al 2021. Alla disperazione dei parenti dei viaggiatori, ha fatto eco, per tutta la giornata l'incertezza sulla sorte dei medici specializzandi che vivono negli edifici dell'area su cui l'aereo si è schiantato dopo l'esplosione. Keyur Prajapathi, 27 anni, neolaureato, ha ricostruito così l'angoscia vissuta da lui e dai suoi colleghi: "Abbiamo sentito un boato, e visto una nuvola di fumo che saliva verso il cielo. Pochi attimi dopo, tutti i nostri cellulari hanno iniziato a squillare. L'esplosione ha danneggiato seriamente quattro edifici del campus, tra cui quello della mensa, dove in quel momento stavano pranzando alcune centinaia di nostri compagni. "Ci siamo ritrovati circondati da macerie e fiamme. Ma abbiamo reagito, trasferendo in ospedale nel più breve tempo possibile i feriti, nonostante la confusione e la paura".
