Si tratta di "una pietra miliare storica" che "rafforza un nuovo capitolo nella relazione" tra Bruxelles e Londra, evidenzia Sefcovic, icommissario Ue per il Commercio Ue, spiegando che il piano prevede "l'eliminazione delle barriere fisiche e dei controlli su persone e merci" al confine tra la Spagna e Gibilterra, "preservando al tempo stesso l'integrità dell'area area Schengen"
Raggiunto l’accordo politico su Gibilterra tra l'Ue e il Regno Unito: è stato uno dei nodi più delicati emersi durante la Brexit. Lo hanno annunciato il commissario Ue per il Commercio, Maros Sefcovic, i ministri degli Esteri britannico, David Lammy, e spagnolo, José Manuel Albares, insieme al premier di Gibilterra, Fabian Picardo. Si tratta di "una pietra miliare storica" che "rafforza un nuovo capitolo nella relazione" tra Bruxelles e Londra, evidenzia Sefcovic, spiegando che il piano prevede "l'eliminazione delle barriere fisiche e dei controlli su persone e merci" al confine tra la Spagna e Gibilterra, "preservando al tempo stesso l'integrità dell'area area Schengen".
“Facilitare la libera circolazione di persone e merci"
L'accordo preliminare raggiunto a Bruxelles prevede l'eliminazione dei controlli fisici al confine terrestre tra Gibilterra (enclave all'estremità meridionale della Spagna, sotto sovranità britannica sin dal XVIII secolo in virtù del trattato di Utrecht) e La Línea de la Concepción, con l'obiettivo di "facilitare la libera circolazione di persone e merci", pur senza modificare "le rispettive posizioni giuridiche di Spagna e Regno Unito" in materia di sovranità. I controlli Schengen - secondo quanto indicato dalla Commissione Ue - saranno effettuati esclusivamente dalla Spagna presso il porto e l'aeroporto di Gibilterra, mentre il Regno Unito manterrà i propri controlli interni. "L'accordo offre una soluzione pratica per evitare controlli gravosi e lunghe attese alla frontiera", ha sottolineato Lammy. L'intesa prevede inoltre la futura creazione di una unione doganale tra l'Ue e Gibilterra, accompagnata dall'adozione di regole fiscali comuni - anche in materia di tabacco - per evitare distorsioni economiche e garantire una concorrenza leale. Sono poi inclusi impegni comuni in materia di aiuti di Stato, lavoro, ambiente, trasporti, antiriciclaggio e la tutela dei diritti dei lavoratori frontalieri. "La convergenza fiscale nell'ambito dell'unione doganale assicurerà condizioni eque per tutti", ha detto Albares.

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Le reazioni
"L'economia e lo stile di vita di Gibilterra - ha scritto Lammy, dopo aver incontrato il premier del governo locale della Rocca, Fabian Picardo - erano a rischio: ora abbiamo assicurato una soluzione pragmatica che salvaguarda la sovranità, l'occupazione e la crescita". "Abbiamo garantito che gli interessi di Gibilterra, che resta parte della famiglia del Regno Unito, siano al cuore dell'accordo".
"Accolgo con favore la conclusione dei colloqui sul futuro accordo Ue-Regno Unito su Gibilterra. Tutela l'integrità di Schengen e del mercato unico, garantendo al contempo stabilità, certezza del diritto e prosperità per la regione", ha scritto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X esultando "per il successo dei negoziati" guidati dal commissario Maros Sefcovic.
"Dopo tre secoli senza passi avanti, la Ue, il Regno Unito e la Spagna hanno raggiunto un accordo globale che apporta benefici ai cittadini e alle nostre relazioni bilaterali con il Regno Unito. Tutto ciò senza rinunciare alle rivendicazioni spagnole sull'istmo e al ritorno di Gibilterra". Con questo messaggio postato su X, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha celebrato la storica intesa post Brexit sullo status di Gibilterra raggiunta oggi a Bruxelles. La Rocca è governata dalla Gran Bretagna dal 1713, quando la Spagna cedette la colonia agli inglesi, senza tuttavia rinunciare alla sovranità sulle acque circostanti e sull'aeroporto. Ma Gibilterra è un territorio autonomo in tutti i settori, tranne la difesa e la politica estera, per le quali dipende da Londra.
