
Nowruz 2025, cos'è e come si festeggia il capodanno persiano che celebra la primavera
Significa "nuovo giorno" ed è il simbolo del rinnovamento e della rinascita. Si celebra solitamente tra il 20 e il 21 marzo, in concomitanza con l’equinozio di primavera. La festività, osservata per oltre 3.000 anni, è celebrata da diverse comunità in tutto il mondo, tra cui Iran, Asia centrale e parti del Medio Oriente

IL NOWRUZ, “NUOVO GIORNO”
- Celebra la rinascita, la primavera, il nuovo inizio. È il Nowruz, una antica festa persiana che cade in concomitanza con l’equinozio e che oggi, 20 marzo, viene celebrata in molti Paesi del mondo, tra cui Iran e India. La ricorrenza, celebrata da oltre 3 mila anni, rappresenta anche l’inizio del calendario persiano e corrisponde al primo giorno del mese di Farvardin, primo mese della primavera: un giorno specifico non casuale perché Nowruz, in persiano, vuol dire proprio “nuovo giorno”, a indicare un nuovo inizio, una rinascita

RELIGIONE ZOROASTRIANA
- Il Nowruz si festeggia da oltre 3 mila anni. Una festa antichissima quindi che trova le sue radici nella religione zoroastriana, un culto praticato nell’Impero persiano a partire dal VI secolo a.C., ai tempi della dinastia achemenide. La celebrazione, allegra e gioiosa, fatta di canti, balli e cibo della tradizione, è caratterizzata da un ricco simbolismo

I POPOLI CHE FESTEGGIANO
- A celebrare il Nowruz sono molti popoli nel mondo, specialmente in Asia centrale e in Medio Oriente. In particolar modo oggi si festeggia in Afghanistan, Albania, nell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, in Georgia, Azerbaigian, India, Turchia, Pakistan, Iran, nel Kurdistan iracheno e poi in Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan. Tanti Paesi per un totale di più di 300 milioni di persone pronte ad accogliere l'inizio del nuovo anno

GIORNATA INTERNAZIONALE
- L'importanze di questa celebrazione, la sua storia antica e il modo in cui, dopo 3mila anni, ancora coinvolge milioni di persone nel mondo ha fatto sì che nel 2010 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto il 21 marzo come Giornata Internazionale del Nowruz. La data è convenzionale e può oscillare in base al giorno effettivo di arrivo della primavera

COME SI CELEBRA
- Come racconta la testata indiana Jagran Josh, la tradizione prevede l’allestimento di un tavolo, chiamato Haft Sin, che viene adornato con sette oggetti simbolici: tutte cose che iniziano con la lettera persiana S che nella cultura rappresenta concetti di rinascita e prosperità. Le famiglie si riuniscono, indossano abiti a festa e cucinano insieme

I 7 ELEMENTI SULLA HAFT SIN
- Sabzeh: germogli di grano, lenticchie o orzo a simboleggiare la rinascita
- Samanu: dolce cremoso a base di grano che rappresenta l’abbondanza
- Sib: una mela rossa e lucida che simboleggia la bellezza
- Senjed: giuggiole secche, che rappresentano amore e ospitalità
- Sir: aglio, che simboleggia la medicina
- Somaq: sommaco che rappresenta il colore dell’aurora e quindi la vittoria della luce sul male
- Serkeh: aceto che rappresenta l’età e la pazienza

SIZDAH BEDAR
- La celebrazione dura 13 giorni. L’ultimo giorno è il "Sizdah Bedar", ovvero una giornata trascorsa all'aperto per abbracciare la natura e allontanare la sfortuna. Il Nowruz infatti non è una semplice festa, ma un momento religioso di gioia, riflessione e speranza per l’inizio del nuovo anno

CIBI TIPICI
- La cucina in ogni tradizione raccoglie le famiglie. In occasione del Nowruz ci sono alcuni piatti tipici che possono variare a seconda del Paese e della religione

CIBO E SIMBOLI
- I più tipici sono:
- Sabzi Polo Ba Mahi: un riso erbaceo servito con il pesce, che simboleggia la prosperità
- Kuku Sabzi: una frittata di erbe che rappresenta la salute
- Reshteh Polo: riso di noodle che simboleggia la buona fortuna
- Sholeh Zard: un riso allo zafferano che simboleggia la felicità

ALTRE TRADIZIONI
- Saltare sul fuoco: tradizione vuole che vengano creati dei falò sui quali saltare mentre si cantano frasi che simboleggiano il passaggio dei propri mali al fuoco
- Qashoq-Zani: simile alle nostre pignatte, i bambini vanno porta a porta e colpiscono con dei cucchiai ciotole e piatti appesi per raccogliere i dolci
- Fāl: i partecipanti inseriscono oggetti personali e frasi augurali in un vaso. Un bambino alla volta, poi, estrae un oggetto e legge l'auguri che gli è toccato in sorte