
I dem sembrano intenzionati a non sostenere il disegno di legge provvisorio redatto dai repubblicani per finanziare il governo. Il segretario al Tesoro Scott Bessent: "Un blocco non sarebbe positivo per l'economia"
Sono sempre più concreti i rischi di uno shutdown negli Usa. I democratici, infatti, hanno detto che non sosterranno il disegno di legge provvisorio redatto dai repubblicani per finanziare il governo fino al 30 settembre, aumentando così significativamente le possibilità di un blocco. Se in Senato non verrà approvato il provvedimento passato di misura alla Camera, oggi si esauriranno i fondi causando una paralisi delle attività dalla mezzanotte di sabato. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha già fatto sapere ieri che "uno shutdown non sarebbe positivo per l'economia", puntando il dito proprio contro i democratici, considerati i potenziali responsabili della paralisi del governo.
Cos'è lo shutdown
Con il termine shutdown si intende il blocco delle amministrazioni negli Stati Uniti previsto dall'Antideficiency Act. Questo scenario si verifica quando il Congresso non approva la legge che rifinanzia le attività amministrative federali. Nel 2018, ad esempio, erano state ben tre le volte in cui l’amministrazione Usa aveva "chiuso i battenti", un record negativo negli ultimi 40 anni. Generalmente quando avviene lo shutdown il governo federale cerca di continuare a garantire i servizi essenziali, come la sicurezza nazionale e quella pubblica, la giustizia, la sanità, le pensioni, il traffico aereo. Non tutti i dipendenti di questi settori però continuano ad essere pagati. Durante questo stop, gran parte dei dipendenti pubblici viene mandata in congedo non retribuito. I parchi pubblici e i musei sono tra i luoghi che possono venire intaccati dal blocco, così come ci possono essere sospensioni e rinvii di processi civili, la riduzione al minimo degli impiegati Nasa, la sospensione di alcuni servizi di assistenza ai veteran e il ritardo di molte richieste di finanziamento di piccole imprese e privati.

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La posizione dei democratici
Ora i democratici fanno muro: non vogliono sostenere il disegno di legge provvisorio redatto dai repubblicani per finanziare il governo fino al 30 settembre. La maggior parte sostiene che le misure “tampone” pensate dai repubblicani darebbero al presidente Donald Trump e a Elon Musk “troppa libertà di proseguire i loro sforzi unilaterali per tagliare dipendenti e programmi governativi”, come scrive il New York Times. Una apertura è però arrivata dal leader dei demo in Senato Chuck Schumer, che ha annunciato il suo voto a favore del provvedimento per evitare lo shutdwon perché per Donald Trump una paralisi del governo sarebbe un "regalo". L'annuncio lascia intravedere che i repubblicani avranno in Senato i voti per approvare il provvedimento. I repubblicani, dal canto loro, che controllano entrambe le Camere, non hanno mostrato alcuna volontà di scendere a compromessi sulla misura di spesa.
