
Il leader afroamericano, una delle figure più importanti della storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra, venne ucciso mentre stava per tenere un comizio a Harlem
Era il 21 febbraio 1965 quando Malcolm X - uno dei più grandi e discussi leader afroamericani del XX secolo - si trovava nel quartiere di Harlem, New York, dove stava per tenere un discorso davanti a 400 persone all’Audubon Ballroom. Appena iniziò a parlare, un uomo lanciò una bomba fumogena verso il palco, dove l'attivista era già salito: lui alzò le braccia e indietreggiò. Ma un'altra persona salì sul palco e gli sparò al petto, facendolo cadere a terra mentre altri due uomini gli spararono alle gambe. Malcom X morì a soli 39 anni, davanti agli occhi della moglie incinta - Betty Sanders, sposata nel 1952 - e delle tre figlie: un assassinio che sconvolse la comunità afroamericana e non solo, avvenuto in circostanze mai del tutto chiarite. Al funerale di Malcolm X, celebrato il 27 febbraio 1965 a Harlem, parteciparono oltre un milione e mezzo di persone.
Il carcere e il movimento Musulmani neri
Malcolm X, considerato una delle figure più importanti della storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra, fu assassinato 60 anni fa da militanti di un gruppo religioso di cui aveva fatto parte. Nato nel 1925 a Omaha, nel gennaio 1946, all'età di 20 anni fu arrestato e condannato a dieci anni di reclusione con l'accusa di violazione di domicilio, possesso illegale di armi da fuoco e furto. Dopo essere uscito di prigione, nel 1952 aderì alla setta dei Musulmani neri - un movimento religioso e sociale afroamericano anti integrazionista e nazionalista - che anche per suo merito si trasformò in un grande movimento nazionale.

L'assassinio e le indagini
L'assassinio del leader afroamericano - che promosse il nazionalismo nero, sostentendo la separazione razziale - sarebbe stato commissionato da membri della Nazione dell’Islam (NOI), gruppo dal quale Malcom X si era pubblicamente separato l’anno prima. In seguito alle indagini sull'omicidio, tre membri della Nation of Islam furono arrestati: Talmadge Hayer, Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson. Tutti e tre vennero condannati per omicidio nel marzo del 1966, il solo Hayer confessò le proprie responsabilità. Talmadge Hayer ottenne la libertà condizionale e il 27 aprile 2010 venne scarcerato. Nel 2021 furono invece scagionati Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson - noti rispettivamente come Muhammad Abdul Aziz e Khalil Islam - dopo 55 ann di prigione. Ricostruire le circostanze dell’assassinio fu particolarmente difficile perché molte persone coinvolte nel caso - tra cui testimoni, investigatori o sospettati - erano già morte da tempo.

Approfondimento
Usa, figlia di Malcolm X fa causa a Cia, Fbi e polizia di New York
La famiglia contro FBI E CIA
Nel febbraio del 2023, 58 anni dopo l'assassinio, la famiglia di Malcom X ha fatto causa alla polizia di New York, Nypd, all'Fbi e alla Cia accusandole di aver complottato per tenere nascoste prove sull'omicidio. Una delle sei figlie del leader afromericano, Ilyasah Shabazz, ha accusato varie agenzie governative federali e di New York di aver nascosto in modo fraudolento le prove che "hanno cospirato ed eseguito un piano per assassinare Malcolm X".
