Introduzione
Il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato che lascerà l'incarico non appena il partito liberale al governo sceglierà un nuovo leader, dopo mesi di crollo dei sondaggi e divisioni interne e a seguito di una lunga crisi politica che ha visto i principali alleati dei liberali esortarlo a lasciare. Non è chiaro per quanto tempo Trudeau rimarrà in carica come premier ad interim. Le elezioni sono previste nel Paese entro il 20 ottobre.
Intanto è già scattato il toto nomi sul suo successore. E tra i favoriti ci sono tre donne: l'attuale ministra dei Trasporti, Anita Anand, l'ex vice premier e ministra delle Finanze Chrystia Freeland e l'attuale ministra degli Esteri, Melanie Joly. Circola però anche il nome dell'ex presidente della Banca centrale canadese, Mark Carney.
Quello che devi sapere
Lo scenario politico
- I liberali di Trudeau sono in forte svantaggio nei sondaggi rispetto ai conservatori dell'opposizione e il premier ha ammesso di non essere il candidato migliore per guidare i liberali alle elezioni quest'anno: "Questo Paese merita una vera scelta alle prossime elezioni, e mi è ormai chiaro che se devo combattere battaglie interne, non posso essere la migliore opzione in quelle elezioni". Poi ha confermato di aver ricevuto dal governatore generale del Canada il permesso di sospendere tutte le attività parlamentari fino al 24 marzo: questo potrebbe dare ai liberali il tempo di scegliere un nuovo leader, limitando al contempo le possibilità dell'opposizione di presentare un voto di non fiducia
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I nove anni al potere di Trudeau
- Il premier ha detto che la corsa alla leadership liberale sarà "un processo robusto e competitivo a livello nazionale". Prima di assumere la guida del partito liberale nel 2013, Trudeau, oggi 53enne, non era una figura politica di spicco. Figlio di Pierre Elliott Trudeau, uno dei primi ministri più famosi del Canada, con la sua energia giovanile e la sua competenza su temi sempre più importanti per i canadesi, tra cui il cambiamento climatico, è riuscito a spodestare un primo ministro conservatore radicato, Stephen Harper, nelle elezioni del 2015. Dopo più di nove anni al potere, l'anno scorso il sostegno di Trudeau all'interno del partito liberale ha iniziato a vacillare ed è sprofondato a nuovi livelli dopo le dimissioni a sorpresa, a dicembre, del suo ex ministro delle Finanze e vice primo ministro Chrystia Freeland
Chi è Chrystia Freeland
- Ed è proprio Chrystia Freeland uno dei nomi che circolano per il dopo Trudeau. La 56enne ex giornalista, nata nella provincia di Alberta da madre ucraina, è stata nel governo di Trudeau sin dal 2015, due anni dopo il suo ingresso in Parlamento, ricoprendo diversi incarichi. Da ministra degli Esteri nel 2019 ha guidato i negoziati per un il nuovo Nafta voluto da Trump per regolare il libero scambio tra Usa, Canada e Messico. Un ruolo che non deve essere stato particolarmente gradito al prossimo presidente degli Stati Uniti che, apprezzando la sua uscita dal governo Trudeau, l'ha definita "tossica"
La lettera di dimissioni di Chrystia Freeland
- A dicembre aveva fatto scalpore la dura lettera di dimissioni in cui Freeland ha accusato Trudeau di essersi concentrato su espedienti politici per placare gli elettori, tra cui una costosa vacanza fiscale natalizia, invece di stabilizzare le finanze canadesi in vista dei dazi promessi da Trump
Anita Anand
- L'altra possibile candidata è Anita Anand, avvocato 57enne entrata in politica nel 2019 e attuale ministra dei Trasporti, dopo essere stata nominata nel 2021 ministra della Difesa, posizione da cui ha guidato i primi sforzi del Canada per fornire aiuti militari all'Ucraina dopo l'invasione russa
Melanie Joly
- Classe 1979, Melanie Joly è un avvocato e attuale ministro degli Esteri. Dopo essersi candidata a sindaco di Montréal nel 2013, è stata anche titolare dei dicasteri del Patrimonio canadese (2015-2018), del Turismo, delle Lingue Ufficiali e della Francofonia (2018-2019) e dello Sviluppo Economico (2019-2021)
L’ipotesi Mark Carney
- Un terzo nome è quello dell'ex presidente della Banca centrale canadese, Mark Carney, che recentemente Trudeau ha cercato di arruolare per la sua squadra di governo definendolo "un'aggiunta straordinaria in un momento in cui i canadesi hanno bisogno che brave persone entrino in politica". Il 59enne negli ultimi mesi ha svolto un ruolo di consigliere speciale del premier e da tempo viene considerato un candidato al posto di leader del partito. Come volto per le prossime elezioni potrebbe tuttavia creare problemi il fatto che Carney, che è stato anche inviato speciale dell'Onu per l'azione sul clima, venga considerato il simbolo delle scelte del governo liberale in materia di clima e di ambiente fortemente attaccate dai conservatori di Pierre Poilievre, al momento ampiamente in testa nei sondaggi
La posizione di Poilievre
- Dopo l’annuncio delle dimissioni di Trudeau, il leader del partito conservatore Pierre Poilievre ha dichiarato su X di essere pronto ad affrontare chiunque i liberali propongano: "Ogni deputato liberale e ogni candidato alla leadership ha sostenuto tutto ciò che Trudeau ha fatto per 9 anni, e ora vogliono ingannare gli elettori sostituendo un altro volto liberale per continuare a fregare i canadesi per altri 4 anni".
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