Guerra Israele e Siria. Gaza, l'Onu accusa Israele di aver sparato su suo convoglio

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Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha accusato l'esercito israeliano di aver aperto il fuoco, ieri, su uno dei suoi convogli nel territorio palestinese, denunciando un nuovo "fatto inaccettabile". Inviato Usa: "Le forze di Israele iniziano il ritiro dal Sud del Libano". Israele intanto ha riferito che Hamas finora non ha rivelato quali siano le condizioni dei 34 ostaggi israeliani che si dichiara pronta a liberare nella prima fase di un eventuale accordo di cessate il fuoco a Gaza

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Papa: non dimentichiamo di pregare per la pace

"Non dimentichiamo di pregare per la pace, nella martoriata Ucraina, Palestina, Israele, tutti i Paesi che sono in guerra, Myanmar". Cosi' Papa Francesco al termine dell'Angelus.

Media, Israele arresta alcuni operai dopo attacco Cisgiordania

Le forze israeliane hanno arrestato alcuni operai nel villaggio di Imatin, a est di Qalqilya, nella Cisgiordania occupata, riporta l'emittente Al Jazeera. Imatin si trova a una trentina di chilometri dal villaggio di Al Funduq, teatro questa mattina dell'attacco contro un autobus passeggeri e alcune auto in cui hanno perso la vita tre persone e altre otto sono rimaste ferite.

Macron: 'Iran principale sfida in Medio Oriente'

L'Iran rappresenta "la principale sfida strategica e di sicurezza" in Medio Oriente. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, davanti agli ambasciatori francesi riuniti all'Eliseo. - "L'Iran - ha detto Macron al corpo diplomatico - è la principale sfida strategica e di sicurezza per la Francia, gli europei, tutta la regione e anche oltre". "L'accelerazione del suo programma nucleare - ha aggiunto il capo dell'Eliseo - ci porta vicinissimi al punto di rottura". 

Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 45.854

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.854, di cui 48 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 109.139, secondo la stessa fonte.

Idf: tre razzi lanciati da Gaza, uno caduto a Sderot

L'esercito israeliano (Idf) ha rilevato questa mattina nello spazio aereo del Paese tre razzi lanciati dal nord della Striscia di Gaza, di cui uno è caduto a Sderot, vicino al confine con Gaza, e un altro è stato abbattuto dall'Aeronautica militare: lo scrive l'Idf su Telegram, aggiungendo che non sono stati segnalati feriti. Poco prima erano risuonate le sirene d'allarme nelle aree di Sderot, Ibim e Nir Am. Un terzo razzo è caduto in un'area aperta, si legge nel comunicato.

Idf: caccia a terroristi che hanno sparato in Cisgiordania

"Le forze di sicurezza israeliane stanno inseguendo i terroristi, istituendo posti di blocco e circondando diverse città dell'area": lo scrive su Telegram l'esercito israeliano (Idf) riferendosi all'attacco di questa mattina da parte di "terroristi (che) hanno aperto il fuoco contro un autobus civile e i veicoli adiacenti ad Al Funduq", un villaggio in Cisgiordania. Nel comunicato l'Idf afferma che "diversi civili sono stati feriti in varia misura", mentre secondo fonti mediche israeliane ci sono almeno tre morti.

Israele: "Hamas non rivela condizioni ostaggi da liberare"

Israele ha detto che Hamas finora non ha rivelato quali siano le condizioni dei 34 ostaggi israeliani che si dichiara pronta a liberare nella prima fase di un eventuale accordo di cessate il fuoco a Gaza. "Fino ad ora, Israele non ha ricevuto alcuna conferma o commento da parte di Hamas sulle condizioni degli ostaggi che compaiono nella lista", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu in una nota.

Spari contro un bus in Cisgiordania, tre morti e sette feriti

Almeno tre persone sono state uccise e altre sette ferite in Cisgiordania, dove un autobus e alcuni veicoli civili sono stati bersagliati da colpi d'arma da fuoco: lo fanno sapere fonti mediche israeliane. Non è ancora chiaro chi siano gli autori, chi le vittime, o la dinamica dell'attacco.

Spari contro bus in Cisgiordania, tre morti

I servizi di emergenza del Magen David Adom israeliano riferiscono che tre persone sono state uccise e tre ferite in un attacco a fuoco vicino all'insediamento cisgiordano di Kedumim. L'unità portavoce dell'Idf ha informato che due palestinesi hanno aperto il fuoco contro un autobus e delle auto e sono fuggiti dalla scena. Le forze dell'esercito li stanno ancora inseguendo. Lo riporta Haaretz.

Nuova smentita Israele: diffusa vecchia lista ostaggi

Israele smentisce ancora una volta che una lista di ostaggi sia stata trasmessa da Hamas allo Stato ebraico e anzi bolla quella diffusa da un'agenzia saudita e ripresa anche dalla Bbc come "vecchia" e nemmeno stilata dal gruppo terroristico. L'elenco che circola da questa mattina non sarebbe altro che quello inviato in passato dagli israeliani ad Hamas, ha detto un funzionario dello Stato ebraico al Times of Israel. "Hamas non ha inviato alcun elenco", ha ribadito

Nella lista ostaggi Hamas da liberare 10 donne e 2 bambini

Dieci donne, 11 maschi anziani di età compresa tra 50 e 85 anni e due bambini - presumibilmente Ariel e Kfir Bibas - e 10 uomini sotto i 50 anni in gravi condizioni di salute: sono gli ostaggi che compaiono nella lista che Hamas avrebbe presentato a Israele nell'ambito del negoziato per il cessate il fuoco a Gaza. La BBC afferma di aver visto la lista condivisa da un alto funzionario di Hamas che si è rifiutato di specificare chi è ancora vivo. Il quotidiano saudita al-Sharq ha pubblicato la lista dei 34 nomi e, citando una fonte di Hamas, afferma che ci vorrà circa una settimana per determinare le condizioni di ciascuno degli ostaggi.


Ecco i nomi nell'elenco: Romi Gonen, Emily Damari, Arbel Yehud, Doron Steinbrecher, Ariel Bibas, Kfir Bibas, Shiri Silberman Bibas, Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Danielle Gilboa, Naama Levy, Ohad Ben-Ami, Gad Moshe Moses, Keith Siegel, Ofer Calderon, Eli Sharabi, Itzhak Elgaret, Shlomo Mansur, Ohad Yahalomi, Youssef Ziyadne, Oded Lifshitz, Tsachi Idan, Hisham Al Sayed, Yarden Bibas, Sagui Dekel-Chen, Iair Horn, Omer Wenkert, Alexander Troufanov, Eliya Cohen, Or Levy, Avera Mengistu, Tal Shoham, Omer Shem-Tov.

Blinken: fiducioso sulla tregua a Gaza, con o senza Biden

Il segretario di Stato americano Antony Blinken si è detto 'fiducioso' che si possa arrivare ad un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, ma probabilmente dopo che il presidente Joe Biden lascerà la Casa Bianca il prossimo 20 gennaio. "Se non riusciremo a raggiungere il traguardo nelle prossime due settimane - ha detto durante la sua visita ufficiale a Seul -, sono fiducioso che prima o poi ci riusciremo, speriamo il prima possibile. E quando succederà, sarà sul piano proposto dal presidente Biden"

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