Da settembre il leader dell'opposizione venezuelana vive in esilio in Spagna, dopo essere stato dichiarato ricercato per aver diffuso, insieme agli altri esponenti di partito, le ricevute del voto elettronico che dimostrerebbero la sua vittoria
La polizia giudiziaria venezuelana ha messo una taglia di 100mila dollari statunitensi su Edmundo González Urrutia, leader dell’opposizione, offrendo la ricompensa a chiunque fornisca informazioni utili al suo arresto. L’annuncio è stato diffuso attraverso i canali social ufficiali, corredato dalla foto di Urrutia e da una lista di accuse mosse contro di lui, tra cui cospirazione, falsificazione di documenti e istigazione alla disobbedienza civile. Lo scorso luglio, Urrutia aveva sfidato Nicolás Maduro nelle elezioni presidenziali, ottenendo una vittoria di fatto. Tuttavia, il Consiglio nazionale elettorale, sotto il controllo del regime, ha assegnato la presidenza a Maduro senza mai presentare prove del conteggio ufficiale dei voti.
L'esilio
Da settembre, Urrutia vive in esilio in Spagna, dopo essere stato dichiarato ricercato per aver diffuso, insieme agli altri esponenti dell’opposizione, le ricevute del voto elettronico che dimostrerebbero la sua vittoria. Nei mesi scorsi, Urrutia ha dichiarato di aver dovuto riconoscere la vittoria di Maduro come unica via per lasciare il Venezuela ed evitare l’arresto. Tuttavia, ha annunciato la sua intenzione di rientrare nel paese il prossimo 10 gennaio, data prevista per l’insediamento del nuovo governo, per rivendicare la presidenza. Nei prossimi giorni, Urrutia intraprenderà un viaggio in America Latina, con tappe in Argentina e Cile, prima di fare ritorno in Venezuela proprio in occasione del 10 gennaio.