Alla cerimonia d’inaugurazione negli Emirati Arabi sono intervenuti il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario Maria Tripodi, l’ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara. Con questa tappa il Vespucci ha superato le 42 mila miglia marine, pari a due volte la lunghezza dell'equatore
Inaugurato ad Abu Dhabi dal Ministro della Difesa Guido Crosetto il 7° Villaggio Italia, nell’ambito del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci, ambasciatore del made in Italy nel mondo, giunto alla sua 31esima tappa e per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti insieme all’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale" delle eccellenze italiane alla quale aderiscono, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, 11 Ministeri. Con questa tappa il Vespucci ha superato le 42 mila miglia marine, pari a due volte la lunghezza dell'equatore.
Alla cerimonia inaugurale, condotta da Serena Autieri, era presente, tra gli altri, anche Sua Eccellenza Salem Al Jabri, Assistant Minister per gli Affari Militari e di Sicurezza in rappresentanza del Ministro degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti. Già ieri Sua Altezza lo Sceicco Ahmed Hamdan Al Nahyan Pres. Sailing and Rowing Federation aveva partecipato alla Welcome Ceremony.
Le parole di Crosetto
“Molto spesso il mezzo con cui l'Italia porta aiuto sono le Forze Armate - ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto - perché non abbiamo paura di essere i primi quando si tratta di fare una gara di solidarietà, così come non abbiamo avuto paura in questi anni di essere i primi nelle missioni internazionali, dove c'era bisogno di uomini e donne che assicurassero la pace. L'abbiamo fatto e lo facciamo anche quando è difficile farlo. Siamo orgogliosi di farlo, e siamo orgogliosi di farlo con gli amici, e gli Emirati lo sono stati in questi anni e lo saranno nei prossimi. Perché la pace non si fa da soli. La pace si fa allargando gli interlocutori che lottano ogni giorno per la pace. La pace si fa mettendo insieme comunità, storie diverse, idee diverse, religioni diverse che sanno affrontare le crisi di un'umanità sempre più complessa. Per questo è doppiamente importante ciò che ha fatto Nave Vespucci. Noi abbiamo portato in giro l'Italia, abbiamo portato in giro la bellezza italiana. Abbiamo legato in 41.000 miglia nautiche il mondo, mondi diversi, nazioni diverse. L'abbiamo affrontato e ci siamo rivolti allora a tutti nello stesso modo, raccontando cosa siamo, cosa siamo da secoli, quali sono i nostri valori, la nostra cultura, che è una cultura di integrazione, che è una cultura di pace, che è una cultura di rispetto. Noi non siamo una nazione che si è mai rivolta a nessun popolo guardandolo dall'alto in basso. Noi ci rivolgiamo a qualunque persona, in qualunque luogo del mondo, guardando al nostro interlocutore con rispetto, lo stesso che diamo ai nostri amici, lo stesso che diamo alle nostre famiglie, lo stesso che diamo ai nostri connazionali. Questo ci hanno insegnato, questo presidiano le Forze Armate, oltre alla libertà, oltre alla difesa del nostro Paese, e questo ha trasmesso nave Vespucci attraverso il suo equipaggio, le sue donne e i suoi uomini, in questi quasi due anni di navigazione”.
“Una tappa molto significativa quella negli EAU. Dove le nostre relazioni bilaterali sono in costante crescita, considerando le 24 visite politiche intercorse in due anni. Ma soprattutto un mercato importante dove la voglia di Made in Italy incarna nell’Amerigo Vespucci tutto il meglio della nostra eccellenza e del nostro saper fare”, ha aggiunto il sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Maria Tripodi.
“La tappa del tour del Vespucci a Abu Dhabi suggella la straordinaria amicizia tra Italia e Emirati Arabi Uniti. È un segnale di grande attenzione e rispetto delle Istituzioni italiane nei confronti di un nostro partner strategico del Golfo. È anche un modo efficace, attraverso l'inaugurazione del Villaggio Italia, per promuovere il saper fare italiano, di cui vi è una notevole domanda nel mercato emiratino”, ha commentato l'ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara.