Il quotidiano finanziario britannico scrive di aver interpellato alcune di queste reclute yemenite, afflitte dalla povertà e dalla guerra in patria, che affermano di aver viaggiato in Russia dietro la promessa di impieghi ben pagati e persino della cittadinanza. Riflettori accesi su Trump, che tra due mesi inizierà a dettare la nuova linea degli Stati Uniti. Il neo segretario generale della Nato, Mark Rutte, è in Florida per fare il punto sulle sfide della sicurezza che l'Alleanza sarà chiamata ad affrontare
Barrot: "Ucraina può usare missili francesi in Russia per autodifesa"
Non ci devono essere "linee rosse" quando si tratta di sostegno all'Ucraina. Lo ha detto in un'intervista alla Bbc il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, sottolineando che le forze di Kiev possono lanciare i missili francesi a lungo raggio in territorio russo "nella logica dell'autodifesa", ma senza confermare se questo sia già avvenuto. "Il principio è stato stabilito ed i nostri messaggi al presidente Zelensky sono stati ben accolti", ha dichiarato Barrot, le cui affermazioni seguono di alcuni giorni le notizie sull'uso in territorio russo di missili a lungo raggio forniti da Stati Uniti e Regno Unito.
Il capo della diplomazia francese, che venerdì ha tenuto colloqui con il suo omologo britannico David Lammy a Londra, ha precisato che gli alleati occidentali non dovrebbero porre limiti al sostegno all'Ucraina contro la Russia e "non stabilire ed esprimere linee rosse". Alla domanda se questo potrebbe anche significare truppe francesi in combattimento, ha risposto: "Non scartiamo nessuna opzione".
"Sosterremo l'Ucraina con la stessa intensità e per tutto il tempo necessario. Perché? Perché è la nostra sicurezza ad essere in gioco. Ogni volta che l'esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all'Europa", ha concluso, suggerendo che i Paesi occidentali debbano aumentare la loro spesa per la difesa.
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. LEGGI L'APPROFONDIMENTO
Ucraina, cosa prevederebbe il piano di pace di Putin con la ripartizione dei territori
Sorpassato il millesimo giorno di guerra - l’anniversario cadeva il 19 novembre – si continua a parlare di un possibile accordo per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, soprattutto con i nuovi scenari diplomatici aperti dalla rielezione negli Stati Uniti di Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca dal 20 gennaio 2025. Secondo quanto riportato da Reuters, che cita cinque “fonti”, il capo del Cremlino sarebbe disposto a discuterne soltanto escludendo grandi concessioni territoriali a Kiev. L’Ucraina dovrebbe poi mettere da parte una volta per tutte la sua volontà di entrare tra i Paesi Nato. COSA SAPPIAMO
Abbattuti 2 missili e 27 droni ucraini in regione Kursk
Due missili ucraini e 27 veicoli aerei senza pilota (Uav) sono stati abbattuti sulla regione russa di Kursk, ha affermato Alexei Smirnov, governatore della regione di Kursk. "I nostri sistemi di difesa aerea stanno respingendo un attacco - due missili ucraini e 27 Uav sono stati abbattuti a mezz'aria nella regione di Kursk", ha affermato Smirnov sul suo canale Telegram domenica.
Ministro McFadden: "Non sottovalutare cyber attacchi Russia"
La Russia è "eccezionalmente aggressiva e sconsiderata nel regno informatico" e "nessuno dovrebbe sottovalutare" la minaccia alla Nato, dirà lunedì in un discorso un ministro britannico Pat McFadden, il cui portafoglio include la sicurezza nazionale. Alla conferenza sulla sicurezza informatica della Nato a Londra, affemerà che Mosca "non ci penserà due volte prima di prendere di mira le imprese britanniche". Emerge da estratti del suo discorso diffusi dal ministero. Noterà inoltre che gli "hacktivisti non ufficiali" a cui è stata data "impunita'" dal Cremlino stanno commettendo attacchi "sempre più frequenti e, in alcuni casi, sempre più sofisticati" in tutto il mondo. Ciò include il recente attacco alla Corea del Sud "in risposta al suo monitoraggio dello spiegamento di truppe nordcoreane" in Russia. Le accuse arrivano mentre le tensioni tra Russia e Occidente sono aumentate drammaticamente, con il presidente Vladimir Putin che ha avvertito la scorsa settimana che la guerra in Ucraina ha le caratteristiche di un conflitto "globale".
Ucraina, Zelesnky: "Voglio vedere proposte di pace di Trump"
La guerra in Ucraina va avanti con i russi in costante avanzata e con Kiev che resiste strenuamente ma a fatica. In questo scenario i riflettori della comunità internazionale restano accesi su Donald Trump, che tra due mesi inizierà a dettare la nuova linea degli Stati Uniti del post-Biden. Non a caso il neo segretario generale della Nato Mark Rutte è volato in Florida dal tycoon, per fare il punto sulle sfide della sicurezza che l'Alleanza sarà chiamata ad affrontare. Zelensky: "Voglio vedere le sue proposte di pace".