Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso". Trovato il corpo di un rabbino israelo-moldavo scomparso da giovedì. Emirati arabi uniti: "Arrestati i tre presunti responsabili". "Israele userà tutti i mezzi necessari e farà giustizia dei rapitori e assassini del rabbino Zvi Kogan", ha detto il leader israeliano
Idf, lanciati 250 razzi dal Libano verso nord e centro Israele
Secondo quanto riferito dall'esercito israeliano oggi diverse persone sono rimaste ferite a causa del lancio di razzi da parte del gruppo terroristico Hezbollah, che ne ha lanciati più di 250, compresi anche droni, nel corso della giornata verso il nord e il centro di Israele. Lo riporta Times of Israel.
Emirati: "Arrestati i presunti assassini del rabbino" (2)
Il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti ha affermato che l'operazione è stata eseguita a tempo di record. Nella nota diffusa, riportata dai media israeliani, si sottolinea la "capacità del Paese di trattare con fermezza chiunque tenti di minare la sicurezza e la stabilità della società". Kogan era un cittadino israeliano-moldavo, ma la dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti lo definisce "cittadino moldavo". Dopo che la famiglia di Kogan ha presentato una denuncia sulla sua scomparsa, si legge nella dichiarazione, è stata avviata un'indagine. I risultati completi dell'indagine saranno annunciati al suo completamento. "Gli Emirati Arabi Uniti, con tutte le sue istituzioni, non risparmieranno alcuno sforzo per prevenire qualsiasi attacco ai suoi cittadini, residenti e visitatori", afferma il ministero dell'Interno, aggiungendo che "tutte le agenzie di sicurezza lavorano 24 ore su 24 per proteggere la stabilità della società e garantire la sostenibilità dei più alti livelli di sicurezza e protezione che sono stati stabiliti sin dalla fondazione dello Stato".
Emirati: "Arrestati i presunti assassini del rabbino"
Gli Emirati arabi uniti hanno confermato la morte del rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan, aggiungendo che i tre presunti responsabili sono stati arrestati.
Idf: "250 razzi lanciati oggi da Hezbollah, hanno causati feriti e danni"
Hezbollah ha lanciato un totale di circa 250 razzi in territorio israeliano da questa mattina. A riferirne sono le forze di difesa israeliane, precisando che molti di questi hanno causato danni e provocato feriti nella parte centrale e settentrionale di Israele. Lo riporta il Times of Israel.
Israele: "Il governo sospende ogni legame con Ha'aretz"
"L'esecutivo israeliano ha approvato oggi una proposta del ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi che impone a qualsiasi ente finanziato dal governo di astenersi dal comunicare con 'Haaretz' o dal pubblicare annunci pubblicitari sul giornale. La proposta è stata approvata dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu". E' quanto spiega un articolo dello stesso quotidiano progressista israeliano, uno dei più letti nel paese. "La decisione, secondo la spiegazione del governo, è una reazione a 'molti editoriali che hanno danneggiato la legittimità dello Stato di Israele e il suo diritto all'autodifesa, e in particolare alle osservazioni fatte a Londra dall'editore di Haaretz, Amos Schocken, che sostengono il terrorismo e chiedono di imporre sanzioni al governo'". "La proposta - si legge ancora - non è stata inserita nell'agenda del governo pubblicata prima della riunione settimanale del gabinetto. L'ufficio del Procuratore generale, ignaro dell'intenzione di portare la proposta al voto, non l'ha esaminata e non ha presentato il suo parere, come di consueto. La risoluzione è stata presentata ai ministri durante la discussione senza alcun parere legale"
Fratoianni a Tajani: "Le decisioni della Cpi si eseguono e basta"
"Dopo aver letto le parole del ministro degli esteri sulla decisione della Corte Penale Internazionale verrebbe da parafrasare il mitico Fortebraccio: 'arrivo' un'auto blu, l'autista aprì la portiera e non scese nessuno. Era Tajani". Lo dichiara il segretario di Sinistra Italiana ed esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni. "Ma come fa un ministro a dire che valuteranno la decisione della Cpi? Come fa non sapere che le decisioni di quella corte sono vincolanti e si eseguono, punto? A meno che dalle parti del governo della destra, dato che da un anno si limitano a rivolgere qualche timida richiesta di moderazione al criminale di guerra Netanyahu, vogliano continuare a dare corda alla sua spregiudicata e criminale guerra di sterminio del popolo palestinese".
Hezbollah: "Distrutti in Libano 6 carri armati israeliani"
Il movimento filo-iraniano Hezbollah, in guerra aperta da due mesi contro Israele, ha annunciato di aver distrutto sei carri armati israeliani Merkava nel sud del Libano, di cui cinque nella strategica citta' costiera di Bayada. I combattenti di Hezbollah hanno "distrutto" cinque carri armati Merkava "nella periferia orientale della citta' di Bayada" e uno nella regione di Deir Mimas, a circa 2,5 chilometri dal confine israelo-libanese, si legge in un comunicato del movimento libanese.
Gaza, da Kerem Shalom passano 70 camion di aiuti umanitari
Israele ha fatto entrare stamattina a Gaza 70 camion con aiuti umanitari, tra cui dieci autocisterne con carburante: lo ha detto il vice-presidente della Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai settentrionale, Mohamed Radwan. Come di consueto ne erano stati autorizzati dieci in più, che però poi sono stati respinti dovendo tornare nei depositi, risulta dalle dichiarazioni rese all'ANSA dal responsabile. Delle dieci autobotti quattro trasportavano diesel, altrettante gas e due benzina. Lo scarico degli aiuti a Gaza è avvenuta "in cooperazione con le Nazioni Unite, l'Unrwa e la Mezzaluna Rossa palestinese a Gaza", ha precisato inoltre Radwan.
Israele nomina Yechiel Leiter ambasciatore negli Usa
Il governo israeliano ha nominato di Yechiel Leiter, amico intimo del primo ministro Benjamin Netanyahu, ad ambasciatore negli Stati Uniti. "Il governo ha approvato all'unanimità la nomina del dottor Yechiel Leiter ad ambasciatore negli Stati Uniti", annuncia una nota stampa del ministero degli Esteri israeliano. Leiter, 65 anni, ex consigliere di Netanyahu, è di origine americana e vive in una colonia nella Cisgiordania occupata. Vicino al Partito repubblicano americano, è stato uno dei leader del consiglio Yesha, una delle principali organizzazioni di coloni negli anni '90. Membro del Likud, il partito di Netanyahu, Leiter è attualmente consigliere strategico. In precedenza ha ricoperto diversi incarichi, anche nell'amministrazione israeliana, in particolare quello di capo dell'autorità portuale. Suo figlio, Moshe Leiter, un ufficiale dell'esercito israeliano, è stato ucciso nel novembre 2023 nella Striscia di Gaza. Succede a Mike Herzog, fratello del presidente israeliano Isaac Herzog, nominato nel 2021. Leiter entrerà in carica a Washington dopo l'insediamento del presidente eletto Donald Trump.
Larijani: "L'Iran si sta preparando a rispondere a Israele"
L'Iran si sta preparando a "rispondere" a Israele. Ad affermarlo, in un'intervista pubblicata dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim è stato Ali Larijani, consigliere anziano della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. La risposta iraniana, ha aggiunto, sarà volta a ripristinare la "deterrenza". L'intervista, che segue la visita di Larijani in Libano e Siria, è stata condotta mercoledì. L'Iran ha giurato di rispondere agli attacchi israeliani ai suoi siti militari del 26 ottobre, avvenuti dopo che Teheran aveva lanciato circa 200 missili balistici contro Israele il 1° ottobre, causando danni relativamente lievi alle basi militari e ad alcune aree residenziali e la morte di un palestinese in Cisgiordania. Durante l'intervista, Larijani smentisce poi le affermazioni israeliane secondo cui le scorte di armi di Hezbollah sarebbero state ridotte in modo significativo durante le operazioni contro il gruppo: "Allora da dove vengono le armi? Da Marte?". A riferirne è il 'Times of Israel'.
Ministero Sanità Libano: "29 i morti, 67 i feriti dell'attacco ieri sul centro di Beirut"
Sono almeno 29 i morti e 67 i feriti dell'attacco israeliano sferrato ieri sul centro di Beirut. Ad aggiornare il bilancio è stato oggi il ministero della Sanità libanese. "L'attacco nemico israeliano su Basta al-Fawqa a Beirut ha ucciso, in un bilancio aggiornato ma non ancora definitivo, 29 persone e ne ha ferite altre 67", ha dichiarato il ministero in un comunicato. "Le macerie sono ancora in fase di rimozione" dal luogo dell'attacco, ha ancora reso noto.
Libano, 29 morti in attacco Israele su centro Beirut
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che l'attacco israeliano al quartiere operaio di Basta, nel centro di Beirut di ieri ucciso almeno 29 persone, aggiornando un bilancio precedente. "L'attacco nemico israeliano a Basta al-Fawqa a Beirut ha ucciso, in un bilancio aggiornato ma non ancora definitivo, 29 persone e ne ha ferite altre 67", ha affermato il ministero in una dichiarazione. "Le macerie vengono ancora rimosse" dal sito dell'attacco, ha aggiunto.
Resti di drone e di un razzo sulla base italiana di Unifil
Nei pressi della base italiana di Unifil a Shama sono stati ritrovati stamani alcuni resti di razzi e droni, dopo l'intensificazione degli scontri tra l'esercito israeliano e ed Hezbollah la scorsa notte. Ad essere rinvenuti sono stati alcuni residui di metallo, verosimilmente appartenenti a un drone che avrebbe impattato sulla recinzione esterna del muro di cinta. Sul tetto di una palazzina della base sono invece stati trovati i probabili resti di un razzo da 122 millimetri, la cui caduta avrebbe provocato lievi danni: non è chiaro se in quest'ultimo caso si tratti di uno dei razzi finiti sulla struttura già qualche giorno fa.
Libano, due raid israeliani alla periferia di Beirut
I media statali libanesi hanno riferito di due attacchi israeliani nella periferia meridionale di Beirut, circa un'ora dopo che l'esercito israeliano aveva pubblicato online gli ordini di evacuazione delle aree. "Aerei da guerra israeliani hanno lanciato due violenti attacchi sulla periferia meridionale di Beirut, nella zona di Kafaat", ha detto l'agenzia di stampa nazionale ufficiale libanese. Le riprese dell'AfpTv hanno mostrato fumo grigio fluttuare sopra Beirut sud.
Due attacchi israeliani colpiscono periferia Beirut
Due attacchi israeliani hanno colpito la periferia meridionale di Beirut. Lo riferiscono i media statali libanesi, dopo un appello da parte dell'esercito israeliano a evacuare alcune aree di questa roccaforte di Hezbollah. "Aerei da guerra israeliani hanno lanciato due violenti attacchi sulla periferia sud di Beirut, nel settore Kafaat", ha detto l'agenzia di stampa nazionale libanese Ani. Le immagini trasmesse da Afp mostrano il fumo grigio che si alza sopra la capitale libanese dopo questi attacchi.
Tajani: "Anche oggi proiettile Hezbollah su Unifil ma senza feriti"
"Anche stamani è arrivato un proiettile di Hezbollah contro la base italiana di Unifil, ma non ci sono stati danni alle persone". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 'In mezz'ora' su Rai 3, confermando poi che i feriti italiani colpiti nei giorni scorsi "non sono gravi". Allo stesso tempo, ha rilevato, "la situazione è veramente complicata perché si combatte anche attorno alle caserme Unifil". Per questo, ha ricordato Tajani, l'Italia chiede da tempo alle Nazioni Unite di assumere un "atteggiamento più coraggioso" e di "cambiare le regole di ingaggio" per i Caschi Blu in Libano, in modo che possano svolgere pienamente un ruolo di "garanti di pace".
Tajani: "Mandato di arresto Cpi a Netanyahu non utile alla pace"
"Prudenza, lettura delle carte, discuteremo cosa fare" con i partner, anche in occasione del G7 Esteri in programma da domani a Fiuggi. Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a 'In Mezz'ora' commentando il mandato d'arresto contro Benyamin Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale. "Noi sosteniamo la Cpi ma la Corte deve agire puntando sul diritto e non sulla politica" ed è "inconcebile" mettere sullo stesso piano un "terrorista che ha pianificato omicidi di israeliani casa per casa con un capo di governo eletto democraticamente e amico dell'occidente", anche se poi "non si è d'accordo su come ha reagito a Gaza", ha aggiunto Tajani. Il ministro sul mandato d'arresto ha espresso dubbi sulla tempistica: "Ho qualche dubbio sulla sua utilità in questo momento in cui invece bisogna arrivare alla pace", perché "se si sttacca un contendente in modo così forte è più difficile arrivare ad un accordo di pace".
Tajani: "Unica strada per la pace è la diplomazia"
In Medio Oriente, "sono convinto che l'unica strada per arrivare alla pace e' la diplomazia". Lo ha affermato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, in "Mezz'ora", su Rai3, a proposito della situazione in Medio Oriente. "Nonostante le armi, nonostante le difficolta', bisogna avere la determinazione per raggiungere quell'obiettivo, nonostante la testardaggine di alcuni protagonisti", ha detto.
Tajani: "Riconosciamo la Corte penale, ma decisioni non devono essere politiche"
"Noi riconosciamo la Corte Penale internazionale, la sosteniamo. Importante è che le decisioni della Corte non siano politiche". A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a 'In mezz'ora' su Rai 3 dei mandati di cattura spiccati dalla Corte contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant.