Sono almeno 16 i morti e 23 i feriti nel raid che nel centro di Beirut ha abbattuto uno stabile. La Difesa civile di Gaza afferma che ci sono stati 19 morti nei raid notturni israeliani sulla Striscia. Crosetto sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del leader israeliano: "Assurdo equiparare Netanyahu con terroristi". Feriti ieri quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano: per Idf responsabilità di Hezbollah
Premier libanese sente Meloni: “Attacco a Unifil inaccettabile”
Il primo ministro libanese uscente Nagib Mikati ha assicurato alla premier Giorgia Meloni che il Libano è impegnato a indagare sull'attacco "inaccettabile" di venerdì all'Unifil nel quale sono rimasti feriti quattro soldati italiani e per il quale Roma e Unifil hanno accusato Hezbollah. Lo riporta il quotidiano libanese L'Orient -Le jour. In una telefonata con la premier, Mikati ha espresso "la sua solidarietà" e ha promesso "un'indagine approfondita, i cui risultati saranno condivisi" con il governo italiano assicurando che il Libano adotterà tutte le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro. "Spero che questo sfortunato evento non influisca sulla vostra determinazione a sostenere il Libano né sul vostro ruolo cruciale nell'aiutarci a raggiungere un cessate il fuoco", ha detto Nagib Mikati.
Mo: Idf, 'ancora non possiamo confermare notizia uccisione ostaggio'
L'esercito israeliano ha affermato in una nota che sta esaminando le informazioni dopo che Hamas "ha diffuso un filmato che mostra presumibilmente un ostaggio ucciso". "In questa fase - ha aggiunto l'Idf - non possiamo né confermarlo né smentirlo. I rappresentanti dell'esercito sono in contatto con la sua famiglia e la stanno tenendo aggiornata con tutte le informazioni disponibili".
Famiglie ostaggi, guerra Netanyahu per evitare processo
Einav Zangauker, il cui figlio Matan Zangauker è tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza dal 7 ottobre 2023, accusa il primo ministro Benjamin Netanyahu di "aver bisogno che la guerra continui per evitare il processo". Il primo ministro israeliano inizierà a testimoniare nel suo processo penale il mese prossimo, poche settimane dopo che un tribunale ha respinto la sua richiesta di rinvio. "Il prezzo è pagato da 101 persone rapite", ha detto Zangauker alla conferenza stampa settimanale delle famiglie degli ostaggi fuori dalla base di Kirya a Tel Aviv, prima della principale manifestazione antigovernativa all'ingresso di Begin Road, al quartier generale delle IDF. Yifat Calderon, il cui cugino Ofer Calderon è stato anch'egli trattenuto a Gaza per 414 giorni, afferma che la ricompensa di 5 milioni di dollari per chiunque possa aiutare nel rilascio degli ostaggi israeliani annunciata da Netanyahu all'inizio di questo mese sta di fatto "mettendo in pericolo la vita dei prigionieri" istigando una "guerra tra bande". Chiede al governo di raggiungere un accordo in un'unica fase per liberare tutti i 97 ostaggi rapiti da Hamas. Hamas ha rilasciato 105 ostaggi durante una tregua di una settimana a fine novembre 2023 e quattro ostaggi sono stati rilasciati prima di allora. Otto ostaggi sono stati salvati vivi dalle truppe israliane e sono stati recuperati anche i corpi di 37 ostaggi, tra cui tre uccisi per errore dai militari israeliani mentre cercavano di sfuggire ai loro rapitori. Hamas detiene anche due civili israeliani entrati nella Striscia nel 2014 e nel 2015, nonché i corpi di due soldati delle IDF uccisi nel 2014.
Malaysia, mandati arresto Cpi sono vittoria giustizia
Il primo ministro malese, Anwar Ibrahim, ha accolto con favore i mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale (CPI) nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo ex ministro della guerra Yoav Gallant, definendoli una vittoria per la giustizia e l'umanità.
Questa decisione aiuterà ad alleviare le sofferenze del popolo palestinese, ha affermato Anwar Ibrahim, come riportato dal 'New Straits Times'. Ha descritto la mossa della CPI come "razionale", sottolineando che si basa su prove di oppressione, violenza e atrocità in corso. Il primo ministro malese ha dichiarato che la Malaysia sostiene la decisione della CPI e ha affermato che Netanyahu dovrebbe essere arrestato se si recasse all'estero.
Netanyahu accusa Idf e Shin Bet, 'escluso da informazioni'
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato l'Idf e lo Shin Bet (sicurezza interna) di escluderlo da informazioni cruciali. In una dichiarazione, riferendosi alla fuga di notizie avvenuta a settembre, ha difeso per la prima volta il suo portavoce per la sicurezza Eli Feldstein, arrestato nell'ambito dell'inchiesta. "Io, i membri del mio gabinetto e le persone nel mio ufficio stiamo lavorando 24 ore su 24 per condurre Israele alla vittoria sui sette fronti della guerra. Ma allo stesso tempo ci stiamo occupando di infinite fughe di notizie criminali dall'interno dello Stato di Israele, un'ondata di fughe di notizie gravi... che forniscono informazioni di enorme valore per i nostri nemici, l'Iran, Hezbollah, Hamas". E ha aggiunto: "Conosco Eli Feldstein, è un patriota israeliano, un sionista appassionato, un capitano della riserva che è passato dal mondo della Torah all'esercito". "Non c'è alcuna possibilità al mondo che lui faccia qualcosa con l'intenzione di compromettere la sicurezza del Paese", ha dichiarato Netanyahu.
Netanyahu contro indagine per fuga di notizie, 'caccia non ci scoraggerà'
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato su X un video per criticare le forze dell'ordine israeliane per l'indagine “BibiLeaks” sulla fuga di notizie dal suo ufficio.
Netanyahu ha affermato che lo scopo dell'indagine è solo quello di danneggiare lui e i cittadini israeliani. “Stiamo combattendo su sette fronti e ci battiamo anche su questo - ha detto Netanyahu - Questa caccia non mi scoraggerà. Non fatevi prendere dal panico e non cedete alla paura. La supereremo”.
Corteo Roma, flash mob vicino alla Fao per donne palestinesi
Flash mob per le donne palestinesi al corteo transfemminista di Non una di meno a Roma sotto la sede Fao a viale Aventino. "Non esisterà la liberazione delle donne senza la liberazione della Palestina. Agitate le chiavi per le donne palestinesi. Queste chiavi che rappresentano l'oppressione e la distruzione delle loro case", hanno detto dal microfono. "Agitiamo le chiavi come simbolo di autodifesa e rivolta. Contro la guerra, l'oppressione e razzismo. Non c'è resistenza senza liberazione dal patriarcato. E Noi lo sappiamo da che parte stare: Palestina libera, dal fiume fino al mare". Bandiere palestinesi sotto il Colosseo: "Contro il genocidio, contro l'apartheid di Netanyahu", affermano dal carro.
Media, buone possibilità di trovare accordo su tregua in Libano settimana prossima
Funzionari israeliani hanno riferito a Ynet che ci sono “buone possibilità” che un accordo in Libano “venga finalizzato la prossima settimana”. I negoziati sono tuttora in corso, e il punto cruciale per arrivare a un accordo riguarda i tempi del ritiro dei militari israeliani dal Libano.
Associazione Setteottobre, Papa scomunichi l'antisemitismo
"Alla luce del risorgere impetuoso e devastante degli atti di antisemitismo che da oltre un anno sono tornati a macchiare il continente europeo, auspichiamo che Papa Francesco voglia completare il cammino intrapreso dai suoi predecessori comminando la pena della scomunica all'antigiudaismo e all'antisemitismo". E' la richiesta contenuta in una lettera aperta al Pontefice che l'associazione Setteottobre, nata sulla scia dell'attacco di Hamas a Israele, pubblica oggi sul suo sito (www.setteottobre.com. "A sessantatré anni dalla dichiarazione 'Nostra Aetate' di papa Giovanni XXIII che ritrattava l'accusa di deicidio che per secoli ha perseguitato il popolo ebraico; a sessant'anni dalla prima visita di un pontefice, Paolo VI, nello Stato di Israele; trentotto anni dall'ingresso per la prima volta di un papa, Giovanni Paolo II, nel Tempio Maggiore di Roma, occasione durante la quale si rivolse agli ebrei come a "fratelli
maggiori", si legge nella lettera, "siamo certi di interpretare una forte e coerente volontà della Chiesa cattolica nel
condannare ogni forma di antisemitismo secondo quanto fu
inaugurato dal Concilio Vaticano II". L'Associazione ricorda peraltro come nel febbraio 2024 Papa Francesco scrivendo "ai fratelli e alle sorelle ebrei di Israele" ha dichiarato di rifiutare ogni forma di antigiudaismo e di antisemitismo e bollato l'ostilita' antiebraica come un "peccato contro Dio". "In molti - prosegue la lettera aperta - hanno percepito in tale iniziativa una forza rigeneratrice dei rapporti tra i fedeli delle due religioni e un esempio di sincera quanto profonda vicinanza con il popolo di Israele. Né dimentichiamo il gesto di alto valore simbolico che proprio Papa
Francesco volle compiere nel 2014 deponendo, primo nella storia più recente del papato, una corona di fiori sulla tomba di Theodor Herzl a Gerusalemme". La lettera conclude che la scomunica verso l'antigiudaismo e l'antisemitismo rappresenterebbe "un passo simile a quello compiuto un decennio or sono sulla piana Sibari, in Sicilia, quando escluse dalla comunità dei fedeli i mafiosi e affermò in modo perentorio che per loro "non c'è posto nella Chiesa".
Ufficio premier conferma, Mossad indaga su rabbino scomparso ad Abu Dhabi
L'Ufficio del premier israeliano (Pmo) ha confermato che il Mossad sta indagando sulla scomparsa del rabbino Chabad Zvi Kogan ad Abu Dhabi.
Da giovedì si sono perse le tracce di Kogan, secondo il Pmo, e l'incidente viene considerato come terrorismo. Il Pmo ha inoltre ricordato ai cittadini israeliani di recarsi negli Emirati Arabi Uniti solo per motivi essenziali.
Hamas, 'ostaggio israeliana uccisa in raid Idf a Gaza'
Un portavoce dell'ala armata di Hamas ha dichiarato che una donna israeliana tenuta prigioniera è stata uccisa in una zona della Striscia di Gaza settentrionale, colpita dalle forze israeliane. Lo scrive il Jerusalem Post. "Dopo aver ristabilito i contatti, settimane dopo, con coloro incaricati di proteggere i prigionieri, è emerso che una donna è stata uccisa in una zona sotto il fuoco israeliano nella Striscia di Gaza settentrionale", ha affermato Abu Obaida, il portavoce delle Brigate al-Qassam, l'ala armata di Hamas, aggiungendo che un'altra donna, anche lei prigioniera israeliana, è rimasta gravemente ferita e la sua vita è in pericolo. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo governo - ha sottolineato - sono responsabili della vita delle persone rapite.
Beirut, '6 morti in nuovi raid israeliani in Libano'
Il ministero della Salute libanese ha reso noto che almeno cinque persone sono state uccise e tre ferite a causa di nuovi raid aerei israeliani sulla città di Roumine, nel distretto meridionale di Nabatieh. Il ministero ha aggiunto che una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite in seguito a un altro raid israeliano nella zona di al-Fikani, nella valle della Bekaa.
Media, fallito attacco mirato contro leader Hezbollah
Un attacco israeliano mirato a un importante leader di Hezbollah è fallito, secondo quanto riferito da fonti israeliane anonime al notiziario saudita Al Hadath. L'obiettivo segnalato dell'attacco aereo israeliano notturno nel centro di Beirut era Muhammad Haydar, un membro del Jihad Council di Hezbollah, il massimo organo militare del gruppo terroristico. La sua esatta posizione nel gruppo terroristico in questi giorni non è chiara.
Usa, impegnati per una soluzione diplomatica in Libano
Gli Stati Uniti sono impegnati per una soluzione diplomatica in Libano. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin in una conferenza stampa alle Fiji.
Usa, Israele migliori le condizioni dei civili a Gaza
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di "migliorae le condizioni estreme" dei civili a Gaza. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin in una conferenza stampa alle Fiji.
Austin sente Katz: "Garantire sicurezza forze Unifil"
L'importanza di "garantire la sicurezza" delle Forze armate libanesi e delle forze Unifil in Libano è stata sottolineata dal segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, nel corso di un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz.
Durante la telefonata, ha riferito il Pentagono, si è parlato delle minacce regionali e delle operazioni israeliane in corso. Austin ha riaffermato l'impegno "incrollabile" degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele e ha ribadito come Washington lavori per raggiungere una "soluzione diplomatica" che consenta ai civili israeliani e libanesi di tornare alle loro case su entrambi i lati del confine.
"Il segretario - prosegue la nota - ha esortato il governo di Israele a continuare ad adottare misure per migliorare le terribili condizioni umanitarie a Gaza e ha sottolineato l'impegno degli Stati Uniti per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, compresi i cittadini statunitensi".
Medioriente, Idf: due razzi lanciati da Gaza sono stati intercettati
Due razzi lanciati dalla Striscia di Gaza meridionale verso le comunità israeliane al confine sono stati intercettati dalle difese aeree, ha reso noto l'Idf. L'attacco ha fatto suonare le sirene a Ein Hashlosha e Kissufim.
Erdogan: mandati d'arresto a Netanyahu e Gallant decisione coraggiosa
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito una “decisione coraggiosa” l'emissione da parte della Corte penale internazionale di mandati d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant. “Appoggiamo il mandato d'arresto. Riteniamo importante che questa coraggiosa decisione venga attuata da tutti i Paesi che aderiscono all'accordo, al fine di rinnovare la fiducia dell'umanità nel sistema internazionale”, ha dichiarato in un discorso tenuto a Istanbul.
Media: 16 vittime nel raid israeliano della notte a Beirut
Secondo il media libanese al Jadeed, è salito a 16 il numero dei morti nell'attacco israeliano della scorsa notte a Beirut.
Salvini: su Netanyahu trovare una soluzione, "ne parleremo"
Conto che si trovi una soluzione perché certamente non è Netanyahu il criminale di guerra. Sono i terroristi islamici il problema per l'Italia e il mondo. Conto che il problema non si ponga mai". Così il vicepremier, Matteo Salvini, all'assemblea di Confartigianato Trasporti alla domanda se il premier israeliano Netanyahu sarebbe "arrestato" o "invitato". "Ne parleremo" ha aggiunto.