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Guerra Israele Medio Oriente, leader di Hezbollah: "Colpiremo il centro di Tel Aviv"

©Ansa

"Dopo i sanguinosi raid israeliani su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv": Lo ha detto il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. E' salito a 36 il bilancio delle persone rimaste uccise negli attacchi attribuiti agli israeliani compiuti oggi su Palmira, nel centro della Siria. Lo riferiscono fonti del governo siriano. Fonti sanitarie hanno riferito che diverse persone sono state uccise in un raid su una casa nella zona di Jabalya. Altre 10 risultano disperse

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Hamas contro gli Usa: 'responsabili del genocidio a Gaza'

Hamas ha accusato Washington di essere "direttamente responsabile" di una "guerra genocida" a Gaza, dopo che gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu preparata dai 10 membri non permanenti che chiede "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" nella Striscia e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi". Il testo ha ottenuto 14 voti a favore e il veto americano.

M.O. e Ucraina, Xi e Lula: cessate fuoco e Stato Palestina

Il Presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da  Silva, e il suo omologo cinese, Xi Jinping, hanno rinnovato i loro  appelli alla cessazione dei conflitti in Medio Oriente e Ucraina e i  loro desideri di una pace "duratura" nel mondo. "Il mondo oggi è lontano da essere un luogo tranquillo" e "solo  quando abbracceremo le questioni di sicurezza in comune avremo una via  per la pace universale", ha dichiarato Xi insieme a Lula, che l'ha  ricevuto a Brasilia dopo la partecipazione dei due al vertice del G20,  chiuso martedì a Rio de Janeiro. Da parte sua, Lula ha sottolineato che "in un mondo devastato dai  conflitti, la Cina e il Brasile mettono la pace, la diplomazia e il  dialogo al primo posto".  In questo contesto, ha ricordato la proposta presentata dai due Paesi  per cercare di favorire un dialogo tra Russia e Ucraina, che non ha  trovato eco nella comunità internazionale. Lula ha sostenuto che il mondo "non vincerà mai la fame in mezzo alle  guerre", mentre Xi ha sottolineato che "non c'è soluzione semplice per  questioni complesse" e che la strada proposta dalla Cina e dal Brasile è  "una via alla pace" nella quale la comunità internazionale "deve  impegnarsi di più".  Secondo il leader cinese, è necessario "raccogliere più voci che  sostengono la pace in Ucraina" e "capire" che la "radice" del conflitto  in Medio Oriente passa per il riconoscimento di uno Stato palestinese. "Palestina è la radice. Parliamo di un immediato cessate il fuoco",  ma anche dell'urgenza di garantire la "sicurezza umanitaria" del popolo  palestinese, ha detto Xi.

Meloni, forte identità vedute con Milei, da Kiev a Medio Oriente

"Nel nostro bilaterale abbiamo confermato la volontà di lavorare insieme, è molto forte la nostra identità di vedute su molti dossier", a partire da "Ucraina, Medio Oriente e Venezuela". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con Javier Milei al termine del bilaterale a Buenos Aires.

Medioriente, Cortese: "I militari italiani riferimento per il popolo". VIDEO

Idf, razzo lanciato dal Libano esplode vicino ad un asilo a Acri

Un razzo lanciato dal Libano è esploso vicino a un asilo ad Acri, nel nord di Israele, senza provocare vittime. Il portavoce dell'Idf ha riferito che Hezbollah ha tirato circa 25 razzi sulla Galilea occidentale, alcuni sono stati intercettati. 

Usa: Per la fine della guerra a Gaza serve il rilascio degli ostaggi"

"Gli Usa hanno lavorato per settimane in buona fede per evitare questo risultato. La fine durevole della guerra a Gaza necessita il rilascio degli ostaggi, questi due aspetti sono collegati in maniera inseparabile". Così il vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood ha commentato il veto Usa sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva il cessate il fuoco nella Striscia.  "Il testo avrebbe inviato il messaggio sbagliato alle parti, e che la strategia di Hamas e' vincente - ha aggiunto - Non è Israele che si mette in mezzo all'accordo per la tregua, ma Hamas".

Gli Usa mettono il veto sulla bozza Onu per la tregua a Gaza

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu preparata dai 10 membri non permanenti che chiede "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" a Gaza e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", e anche "un ingresso sicuro e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala", pure nella parte nord di Gaza, denunciando qualsiasi tentativo di far morire di fame i palestinesi. Il testo ha ottenuto 14 voti a favore e il veto americano. 

Hezbollah: "Risposto alla bozza d'accordo, ora tocca ad Israele"

Hezbollah ha esaminato una proposta americana per un cessate il fuoco e ha presentato la sua risposta tramite la mediazione del presidente del Parlamento libanese Nabih Berri. Ora la palla è nel campo di Israele. Lo ha affermato il leader del gruppo sciita filo-iraniano Naim Qassem, sottolineando che non intende aggiungere altro ma ribadendo che i principi cardine per il movimento libanese restano la cessazione completa delle ostilità e la preservazione della sovranità libanese. Hezbollah ha i mezzi per continuare a impegnare l'Idf in una lunga guerra di logoramento ed e' pronto a pagare "qualsiasi prezzo, perchè il prezzo salirà anche per il nemico". Il gruppo sciita continuera' a far parte della vita politica libanese anche una volta chiuso il conflitto con lo Stato ebraico, ha assicurato Qassem, precisando che il partito contribuira' alla "elezione di un nuovo presidente". 

Saar: "L'accordo di tregua deve lasciare ad Israele la libertà d'azione contro Hezbollah"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato che qualsiasi accordo di cessate il fuoco in Libano dovrà lasciare al suo Paese “libertà di azione” contro Hezbollah.

“In qualsiasi accordo che concluderemo, dovremo preservare la nostra libertà d'azione in caso di violazioni”, ha dichiarato Saar  in un discorso agli ambasciatori stranieri a Gerusalemme, mentre l'inviato americano Amos Hochstein è atteso in Israele per discutere una proposta di tregua.

Sana, 36 uccisi nel raid di Israele su Palmira in Siria

E' di 36 uccisi e circa 50 feriti il bilancio provvisorio di attacchi aerei israeliani nella Siria centrale, nella zona delle rovine di epoca romana di Palmira. Lo riferisce l'agenzia governativa siriana Sana che cita fonti militari, ma non è possibile verificare in maniera indipendente queste notizie. Altre fonti riferiscono di un bilancio di 11 uccisi. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, Israele ha condotto tre attacchi distinti nella regione di Palmira prendendo di mira postazioni e depositi di armi di forze afghane e irachene filo-iraniane dispiegate da anni nella zona. 

Israele contro la bozza dell'Onu per il cessate il fuoco a Gaza: "Vergognosa"

L'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon si è scagliato contro la bozza di risoluzione che verrà votata nelle prossime ore in Consiglio di Sicurezza, definendo il testo "vergognoso". "Non possiamo permettere alle Nazioni Unite di legare le mani a Israele impedendogli di proteggere i suoi cittadini, non smetteremo di combattere finché non riporteremo a casa tutti gli uomini e le donne rapiti", ha aggiunto. 

Hezbollah: "Israele non potrà imporci le sue condizioni"

La resistenza a Israele può continuare a lungo con questo ritmo e Israele non può sconfiggerci e non può imporci le sue condizioni: lo ha detto il leader di Hezbollah Naim Qassem, in riferimento alla resistenza armata da parte del partito libanese contro lo Stato ebraico. "La resistenza non è un esercito regolare, combatte contro il nemico ovunque questo cerchi di avanzare", ha aggiunto Qassem. "Questo è il lavoro della resistenza e il suo metodo di confronto. Abbiamo presentato al nemico una forma eccezionale di resistenza". Per questo motivo, ha detto il leader sciita, "è impossibile che Israele  ci batta sul campo e imponga le sue condizioni. Noi siamo uomini di campo e resteremo sul campo", ha aggiunto. 

Qassem: "Per il cessate il fuoco aspettiamo la risposta di Israele"

Hezbollah "ha ricevuto la proposta americana" di accordo per un cessate il fuoco con Israele e ha "presentato i commenti" a riguardo. Lo ha detto Naim Qassem, leader del partito armato libanese. "Dipende ora dalla serietà di Netanyahu... la questione è legata alla risposta israeliana", ha aggiunto. Qassem ha illustrato nel dettaglio la posizione di Hezbollah: "abbiamo ricevuto il documento negoziale, lo abbiamo studiato attentamente e abbiamo formulato osservazioni al riguardo. Anche il presidente del parlamento, Nabih Berri, ha espresso osservazioni che sono in accordo con le nostre", ha detto. E ha proseguito: "Abbiamo negoziato in base a due principi: il primo, un cessate il fuoco completo e totale; il secondo, il mantenimento della sovranità libanese".  "Ma sul terreno (libanese) - ha detto Qassem - continueremo a combattere gli israeliani indipendentemente dal fatto che i negoziati abbiano successo oppure no".

Israele: "Questo è il risultato di un razzo Hezbollah diretto che ha colpito una casa a Kiryat Shmona, nel nord di Israele"

Qassem: "Dopo l'uccisione di Nasrallah per noi 10 giorni di caos"

Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha ammesso che il partito ha attraversato una fase di "confusione" per 10 giorni dopo l'assassinio dello storico e carismatico leader Hassan Nasrallah il 27 settembre scorso. "Ma abbiamo ritrovato vigore in tutti i settori e disponiamo dei mezzi necessari per affrontare le sfide", ha aggiunto Qassem. 

Il leader di Hezbollah: "Colpiremo il centro di Tel Aviv"

"Dopo i sanguinosi raid israeliani su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv": lo ha detto poco fa il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. "Israele ha attaccato il cuore di Beirut, quindi deve aspettarsi che la risposta avvenga nel centro di Tel Aviv. Deve pagarne il prezzo", ha aggiunto in un discorso trasmesso in tv.

Qassem

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Ong, 11 morti nel raid israeliano a Palmira in Siria

Secondo l'osservatorio sulla guerra in Siria, il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano a Palmira, in Siria, è di 11 persone uccise.   L'agenzia di stampa statale Sana aveva dichiarato che un "attacco israeliano aveva preso di mira edifici residenziali e la zona industriale" della città, rinomata per le sue antiche rovine. 

Libano, soccorritori rimuovono le macerie a Nabatieh. VIDEO

Medioriente, Hochstein vede Berri: "ulteriori progressi" nei colloqui

Dopo aver avuto un secondo incontro con il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri a Beirut, l'inviato speciale Usa Amos Hochstein ha riferito che sono stati fatti "ulteriori progressi" nell'ambito dei colloqui per mettere fine alla guerra tra Israele ed Hezbollah e si recherà quindi nello Stato ebraico. Secondo la stampa, il rappresentante dell'amministrazione Biden è  atteso nel pomeriggio in Israele, dove domani incontrera' il premier Benjamin Netanyahu.

Medioriente, inviato Usa Hochstein oggi in Israele

L'emissario speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Amos Hochstein, dopo Beirut farà una tappa oggi in Israele. 

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