"Non è assolutamente un problema" ritrattare sulla proposta di andare al voto il 15 gennaio e anticiparlo, ha detto il cancelliere tedesco. Dopo le proteste dell'opposizione guidata da Friedrich Merz, il Kanzler ha fatto marcia indietro lasciando la decisione nelle mani dei capigruppo parlamentari della Cdu e della Spd
Chiedere la fiducia entro Natale, per il cancelliere Olaf Scholz, “non è assolutamente un problema”. Dopo aver licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, mercoledì scorso, e aver aperto la crisi del cosiddetto “governo semaforo” (Spd, Verdi e Fdp), il Kanzler aveva detto che si sarebbe sottoposto al voto di fiducia il 15 gennaio per poi andare a elezioni anticipate entro la fine di marzo. L’opposizione di Friedrich Merz è insorta, chiedendogli di velocizzare le cose. Scholz, quindi, ha fatto marcia indietro, dichiarando che spetterà ai due capigruppo parlamentari della Cdu e dell’Spd stabilire quando si svolgerà il voto.
Questioni di tempo
Il cancelliere ha anche messo in guardia i suoi interlocutori su quanto sia impegnativo organizzare le elezioni: “Nessuno vorrebbe che capiti qualcosa come è successo a Berlino e che si debbano ripetere le elezioni due volte”, ha detto. A lui si è accodata la presidente dei seggi elettorali di Stato e Regioni, che ha detto che la correttezza delle procedure di voto, nel caso in cui i tempi fossero troppo brevi, potrebbe risultare compromessa.
Scholz aspira a un nuovo mandato
L’obiettivo di Scholz potrebbe essere quello di prendere tempo per far riprendere fiato e consensi ai socialdemocratici, anche perché nell’intervista di domenica sera ha ribadito di aspirare a un nuovo mandato (anche se i sondaggi mostrano preferenze elevate per il ministro della Difesa dell’Spd, Boris Pistorius). Lo ha dichiarato alla tv pubblica Ard. “Non sono attaccato al mio ufficio – ha detto – ma conto sulla rielezione e in campagna elettorale dimostrerò le grandi differenze” con il candidato della Cdu, Friedrich Merz.