Migranti, Germania rafforza controlli alle frontiere: come sono aumentati gli ingressi
A partire dalla prossima settimana Berlino reintrodurrà i controlli alle frontiere con tutti i Paesi europei confinanti per mettere un freno agli ingressi illegali. La scelta è stata subito contestata da Austria e Polonia, che non vogliono ricevere più migranti. Il tema degli arrivi sul territorio tedesco è stato al centro della puntata di “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 10 settembre 2024
- Una scelta che farà discutere: a partire dal 16 settembre, la Germania estenderà i controlli a tutte le frontiere e i valichi del territorio tedesco, sospendendo di fatto l'accordo di Schengen. La decisione è stata notificata a Bruxelles che, concentrata sull'implementazione del nuovo Patto per la migrazione e l'asilo, si trova sempre più nel mirino dei Paesi e delle loro richieste di meno immigrazione. Di questo si è parlato nella puntata di “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 10 settembre 2024
- Questa scelta sta facendo discutere tutta Europa. Prima il 'nein' secco di Vienna all’arrivo di nuovi migranti, poi la ribellione di Varsavia. La Commissione europea ha messo (delicatamente) in guardia la coalizione guidata da Olaf Scholz: i controlli devono essere "proporzionati" e adottati come "ultima risorsa". Ad oggi Schengen risulta sospeso per oltre 400 volte. A gongolare, soprattutto dal punto di vista politico, è l’estrema destra: “Se la Germania può farlo, perché noi no?”, ha dichiarato l’olandese Geert Wilders
- La Germania è un Paese con una fortissima pressione migratoria: Berlino ha fatto lo scorso anno numerose richieste di espulsione di migranti verso altri Paesi europei da cui queste persone sono transitate prima di arrivare sul suolo tedesco: in particolare Croazia, Italia e Austria
- Allo stesso tempo va segnalato l’aumento degli ingressi illegali: secondo il Governo tedesco tra 2022 e 2023 si è assistito ad un aumento degli arrivi, passati da 199 mila a 266 mila
- Nel 2023 una parte di questi migranti, secondo gli accordi di Dublino, doveva essere ripresa dai Paesi di arrivo europeo, ma in pochissimi casi, appena il 7%, la Germania è riuscita a rimandarli indietro
- Il perché di un simile dato si spiega con il caso dei migranti da rimandare in Italia: nel 2023 la Germania ha chiesto all'Italia di riprendere oltre 15mila migranti, ma Roma ne ha ripresi soltanto 11
- Lo stesso vale per la Grecia: sempre nel 2023 Berlino ha chiesto ad Atene di riprendere oltre 5 mila migranti, ma a lasciare il Paese sono stati soltanto 3
- Secondo i dati in possesso della Commissione europea, l’Italia è il Paese che ha ricevuto più richieste di riaccogliere migranti: sono oltre 42500 i migranti che i Paesi Ue vorrebbero rimandare verso Roma, contro gli oltre 18 mila della Bulgaria e i 17500 dell’Austria
- Il nuovo Patto europeo per le migrazioni potrebbe rimescolare le carte, accogliendo le richieste provenienti da tutte le parti: da un lato aumenterebbe la redistribuzione dei migranti nei Paesi europei, dall’altro, invece, però potrebbero aumentare le espulsioni verso i Paesi di primo approdo