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Guerra Ucraina Russia, Putin: "Iniziativa Trump interessante". Il tycoon: "Ci sentiremo"

©Ansa

Il presidente russo ha detto di considerare "degna di attenzione" l'iniziativa di Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina e si congratula per la sua elezione alla Casa Bianca. Il tycoon apre a un incontro. Zelensky: "Sappiamo che alcuni leader diffondono queste discussioni pericolose, parlando di cessate il fuoco". Droni russi su Kiev. A Zaporizhzhia sono quattro le persone morte e 18 i feriti, tra cui tre bambini, dopo il massiccio raid russo

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Putin: "Nato guidata da anacronismo, è l'unico blocco rimasto"

Il presidente russo Vladimir Putin ha definito la Nato l'unico "blocco" rimasto "oggi nel mondo" accusandola di "anacronismo". Lo riporta la Tass. "Oggi nel mondo è rimasto un solo blocco, tenuto insieme dai cosiddetti obblighi, da rigidi dogmi ideologici e cliché: l'Organizzazione del trattato del Nord Atlantico che, senza fermare la sua espansione verso l'Est dell'Europa, sta ora provando a estendere i propri approcci ad altre aree del mondo, violando i propri documenti statutari. Questo è semplicemente un vero e proprio anacronismo", ha dichiarato Putin all'incontro annuale del Club Valdai a Sochi stando a quanto riporta la Tass.

Putin: "Pressioni su di noi inutili ma sempre pronti a negoziare"

E' "inutile fare pressioni sulla Russia", ma "siamo sempre pronti a negoziare". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Peskov: "Trump esagera, non può mettere fine a guerra in un giorno"

''Un'esagerazione''. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito le affermazioni del presidente eletto Donald Trump secondo cui, una volta alla Casa Bianca, sarebbe stato in grado di mettere fine in un giorno alla guerra in Ucraina. "Certo, c'è stata un po' di esagerazione nel dire che sarebbe stato in grado di farlo da un giorno all'altro. Di sicuro, non c'è nulla che possa risolvere questo problema da un giorno all'altro", ha detto Peskov ai giornalisti. "Ma almeno andrà meglio, se la nuova Amministrazione (Usa, ndr) cercherà la pace, non la continuazione della guerra", ha aggiunto.

Putin: "Politica mondiale opposta a dove vorrebbe l'Occidente"

"La corrente della politica mondiale è diretta nella direzione opposta alle aspirazioni dell'Occidente". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo alla riunione del club Valdai, secondo quanto riporta Ria Novosti. "Davanti ai nostri occhi si sta formando un ordine mondiale completamente nuovo", ha aggiunto Putin, secondo cui "il momento della verità sta arrivando, il vecchio ordine del mondo è irrevocabilmente scomparso e si è sviluppata una lotta per la formazione di un nuovo mondo, che non è una lotta per il potere, ma uno scontro di principi. La democrazia, secondo il leader russo, viene interpretata sempre più come il governo non della maggioranza, ma della minoranza". 

Putin: "Lotta per creare nuovo ordine mondiale, monopoli finiscono"

"Il vecchio ordine mondiale è irrevocabilmente scomparso e si è sviluppata una lotta per la formazione di un nuovo mondo, che non è una lotta per il potere, ma uno scontro di principi". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso al Club Valdai, secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti.

"Nel mondo multipolare emergente non dovrebbero esserci Paesi e popoli perdenti, nessuno dovrebbe sentirsi svantaggiato o umiliato", ha precisato Putin, secondo cui alcune "minoranze" vogliono "mantenere il dominio", ma "ogni monopolio prima o poi finisce".

Putin: "Avventurismo occidentale contro la Russia"

Gli appelli dall'Occidente ad infliggere una sconfitta strategica alla Russia, una potenza nucleare, dimostra uno "scandaloso avventurismo" e "nessuno può garantire che i Paesi occidentali non useranno armi nucleari. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

La Bielorussia concede la grazia a 31 prigionieri politici

Il regime bielorusso ha concesso la grazia a 31 prigionieri politici: lo riporta l'Afp citando un comunicato della presidenza bielorussa. "Due donne e 29 uomini sono stati graziati", afferma Minsk. La notizia arriva a circa due mesi dalle presidenziali in programma a gennaio. Secondo l'ong Viasna, in Bielorussia ci sono ora 1.287 prigionieri politici. 

Zelensky: sono 4 i morti del raid russo a Zaporizhzhia

A Zaporizhzhia sono quattro le persone morte e 18 i feriti, tra cui tre bambini, dopo il massiccio raid russo. Lo annuncia il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky su Telegram che parla di condomini distrutti, case private e un edificio dell'ospedale oncologico.   "Ciascuno di questi attacchi russi non solo uccide persone e distrugge vite umane ma distrugge anche il significato di qualsiasi parola sulla presunta mancanza di colloqui con la Russia e di alcuni appelli al Cremlino", spiega il leader ucraino. 

Mosca mette il direttore di Novaya Gazeta Europe tra i ricercati

Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha ordinato l'arresto in contumacia del direttore di Novaya Gazeta Europe, Kirill Martynov e lo ha inserito nella sua lista dei ricercati internazionali: lo fa sapere la stessa testata, che - come molti altri giornali russi indipendenti - è stata bollata come "indesiderata" da Mosca, che ne ha così vietato l'attività in Russia. Il provvedimento contro Martynov appare legato alla sua attività giornalistica e quindi come una nuova misura del Cremlino in violazione della libertà di stampa: il direttore di Novaya Gazeta Europe è infatti accusato proprio di aver organizzato le attività di una "organizzazione indesiderata". Martynov è anche impegnato in un altro progetto bollato come "indesiderato" dal governo russo, quello della "Libera università".

Kiev: raid russo contro ospedale a Zaporizhzhia, un morto

In un massiccio attacco russo a Zaporizhzhia è stato colpito un ospedale: il bilancio è di un morto e oltre 10 feriti tra cui un bambino di un anno. Lo annuncia il capo della regione Ivan Fedorov, come riporta Ukrainska Pravda. "Attacco a Zaporozhzhia, il nemico ha sferrato 5 colpi. Sfortunatamente, sono stati colpiti edifici residenziali e un ospedale", annuncia Fedorov.

Zelensky: "Aperti a idee per pace giusta ma decidiamo noi"

"L'Ucraina è stata la prima a proporre di modificare la nostra strategia comune per raggiungere - e il più presto possibile - una pace giusta. E lasciatemi sottolineare: questa guerra si svolge sul suolo ucraino. L'Ucraina è grata per tutto il sostegno dei nostri partner, siamo aperti a qualsiasi idea costruttiva per raggiungere una pace giusta per il nostro Paese. Ma è l'Ucraina che deve decidere cosa dovrebbe e non dovrebbe essere all'ordine del giorno per porre fine a questa guerra". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso al vertice della Comunità politica europea sul sito della presidenza ucraina.

Zelensky: "Nessuno può prevedere che cosa farà Trump"

"Ieri ho parlato con il presidente Trump, come molti di voi. È stata una conversazione positiva e produttiva" ma "nessuno può ancora sapere quali saranno le sue azioni concrete". Lo ha affermato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso al vertice della Comunità politica europea a Budapest, come riporta Rbc Ukraine. "Ma speriamo" - ha aggiunto - "che l'America diventi più forte. Questo è il tipo di America di cui l'Europa ha bisogno. E l'America ha bisogno di un'Europa forte. Questo è un legame tra alleati che deve essere valorizzata e che non può essere perso".

Zelensky chiama Trump. Putin non si congratula

Macron: 'Interesse di tutta Europa è che Mosca non vinca'

"In questa sala esistono sensibilità diverse ma c'è un interesse comune che abbiamo tutti, che la Russia non vinca". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron alla Plenaria della riunione della Comunità Politica europea.

Zelensky a Epc: pronti a discutere ogni idea per pace

"L'ucraina è grata per tutto il sostegno ottenuto dai nostri partner e  noi siamo pronti a discutere qualunque idea per cercare di raggiungere  una pace giusta per il nostro Paese. Però spetta poi all'Ucraina  decidere cosa può o cosa non può essere messo all'ordine del giorno per  raggiungere la fine di questa guerra". Lo ha dichiarato il presidente  ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al summit della Comunità  politica europea. "L'appello per mettere fine alla guerra deve essere  rivolto alla Russia, non agli ucraini. Dobbiamo assolutamente lanciare  questo appello. Qualunque Paese, qualunque leader che rispetti la legge  internazionale e che è seduto a questo tavolo deve capire questo", ha  aggiunto.

Mantovano: 'Continueremo consentire a Kiev di tutelarsi'

"Senza scendere nei dettagli e senza anticipare un lavoro che dovrà essere fatto, posso dire che l'Italia farà né più né meno quello che ha fatto finora d'intesa con tutti gli alleati, a cominciare dagli Stati Uniti, per consentire all'Ucraina di tutelare i propri territori, i propri abitanti e i propri confini". Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano rispondendo a chi domandava se è in preparazione un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina e se verrà prorogata l'autorizzazione per la fornitura di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, in scadenza a fine anno.

Wsj: consiglieri Trump raccomandano congelare guerra in Ucraina

I consiglieri di Donald Trump gli raccomandano di congelare la guerra in atto tra Russia e Ucraina, fissando l'occupazione da parte della Russia di circa il 20% dell'Ucraina e costringendo l'Ucraina a sospendere temporaneamente la sua richiesta di adesione alla Nato. Lo riporta il Wall Street Journal. Un'idea proposta all'interno dell'ufficio di transizione di Trump prevedrebbe che Kiev prometta di non unirsi alla Nato per almeno 20 anni. In cambio, gli Stati Uniti continuerebbero a fornire all'Ucraina armi per scoraggiare un futuro attacco russo. La linea del fronte sostanzialmente si bloccherebbe e entrambe le parti concorderebbero su una zona demilitarizzata di 800 miglia. Chi pattuglierebbe quel territorio resta poco chiaro, ma un consigliere ha detto che la forza di mantenimento della pace non coinvolgerebbe truppe americane, né proverrebbe da un organismo internazionale finanziato dagli Stati Uniti, come le Nazioni Unite. Come nel primo mandato di Trump, diverse fazioni sono pronte a competere per influenzare la politica estera del repubblicano. Gli alleati più tradizionalisti come Mike Pompeo, l'ex segretario di stato ora in lizza per guidare il Pentagono, probabilmente spingeranno per un accordo che non sembra dare una vittoria importante a Mosca. Altri consiglieri, in particolare Richard Grenell, uno dei principali candidati a guidare il Dipartimento di Stato o a fungere da consigliere per la sicurezza nazionale, potrebbero dare priorità al desiderio di Trump di porre fine alla guerra il prima possibile, anche se ciò significa costringere Kiev a concessioni significative.

Nato, Rutte: 'Norcorea, Russia e Cina minaccia per Indopacifico'

"Ho bene in mente quello che sta succedendo in Russia, con soldati nordcoreani sul terreno. Quello che vediamo è sempre di più la Corea del Nord, la Cina e naturalmente la Russia lavorare insieme contro l'Ucraina". Mosca consegna "tecnologia" a Pyongyang, che sta diventando una "minaccia" non solo per l'Europa, ma "anche per i nostri partner nell'Indopacifico, per esempio il Giappone e la Repubblica di Corea". Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, a Budapest a margine del summit dell'Epc. "Sono nuovi sviluppi davvero pericolosi - prosegue - che oggi dobbiamo discutere. Non vedo l'ora di sedermi con il presidente Donald Trump, per vedere come assicurarci di affrontare collettivamente questa minaccia, in modo da mantenere sicura questa parte del mondo". 

Usa-Russia, Cremlino non esclude conversazione Trump-Putin

La  possibilità di una "comunicazione" tra il presidente russo Vladimir  Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump prima della  cerimonia di insediamento non è esclusa. "Non è esclusa" ha detto ai  giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui Trump  "ha detto che avrebbe chiamato Putin prima dell'insediamento".  Ai giornalisti che gli chiedevano se l'amministrazione presidenziale  russa o il ministero degli Esteri russo avessero contattato la campagna  di Trump dopo le elezioni ha risposto laconico: "No, perché dovremmo  contattarli?".

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