Guerra Israele Medio Oriente, Netanyahu silura Gallant, migliaia protestano in piazza
La polizia ha fatto irruzione nell'ufficio del primo ministro israeliano, con un'operazione senza precedenti: lo riferisce Channel 12. Centinaia di persone a Tel Aviv e Gerusalemme per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant: al suo posto Israel Katz, già ministro degli Esteri. "Fiducia incrinata", ha detto Netanyahu. L'ex ministro: nessuna espiazione per abbandono degli ostaggi. Almeno 25 persone uccise in un raid israeliano a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza
Gallant: "Sicurezza Israele resta la missione della mia vita"
La ''sicurezza dello Stato di Israele è sempre stata, e rimarrà sempre, la missione della mia vita''. Queste le prime parole di Yoav Gallant dopo essere stato rimosso da ministro della Difesa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Netanyahu: "Mancanza di fiducia reciproca con Gallant" (2)
Secondo il premier israeliano, con Gallant non erano d'accordo sulla gestione della guerra e l'ormai ex ministro della Difesa ha preso decisioni e fatto dichiarazioni che contravvenivano alle decisioni del governo. "Ho fatto molti tentativi per colmare queste lacune, ma continuavano ad ampliarsi", ha affermato Netanyahu. "Sono anche giunte a conoscenza del pubblico in un modo inaccettabile e, cosa ancora peggiore, sono giunte a conoscenza del nemico: i nostri nemici ne hanno tratto piacere e ne hanno tratto un sacco di benefici". Netanyahu ha affermato che la maggior parte dei membri del governo è d'accordo con lui.
Netanyahu: "Mancanza di fiducia reciproca con Gallant"
Il primo ministro ha annunciato il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, suo rivale di lunga data all'interno del partito Likud e nonostante Israele sia in guerra, adducendo come motivo la mancanza di fiducia reciproca. Sarà sostituito dal ministro degli Esteri Israel Katz e il ministro senza portafoglio Gideon Sa'ar sostituirà Katz come ministro degli Esteri. "Purtroppo, anche se nei primi mesi della guerra c'era fiducia e c'era un lavoro molto fruttuoso, negli ultimi mesi questa fiducia si è incrinata tra me e il ministro della Difesa", ha affermato Netanyahu.
Netanyahu licenzia Gallant, Katz nuovo ministro Difesa
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rimosso dall'incarico di ministro della Difesa Yoav Gallant, nominando al suo post Israel Katz, già ministro degli Esteri. Lo rende noto l'ufficio di Netanyahu. Al posto di Katz, la guida del ministero degli Esteri è stata affidata a Gideon Saar.
Israele demolisce 7 case palestinesi a Gerusalemme Est
Gli operai comunali hanno demolito sette case appartenenti a palestinesi nel quartiere Silwan di Gerusalemme est occupato da Israele. Lo hanno riferito i residenti e lo ha confermato il comune. Un tribunale israeliano aveva stabilito che fossero costruzioni illegali. "Questa mattina, il comune, con una scorta della polizia israeliana, ha iniziato la sua operazione contro l'edilizia illegale nel quartiere Al-Bustan di Silwan", si legge in una nota del municipio di Gerusalemme, sotto il controllo israeliano. L'attivista Fakhri Abou Diab, uno dei palestinesi colpiti, ha confermato che "almeno sette case sono state demolite". "Hanno demolito la mia casa, che avevo ristrutturato dopo che era già stata demolita una prima volta all'inizio di quest'anno, così come quella di mio figlio, la casa della famiglia di Haitham Ayed e quattro case appartenenti alla famiglia Al-Rouwaidi", ha spiegato, stimando che "circa 40 persone, compresi bambini, rimangono senza casa". Un fotografo dell'AFP ha visto almeno quattro bulldozer operare nei siti colpiti, sotto stretta vigilanza da parte della polizia israeliana. Il municipio di Gerusalemme ha sottolineato le sentenze dei tribunali che chiedono la demolizione degli edifici, a causa delle leggi sulla zonizzazione che li rendono illegali.
20 razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele
Circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano nell'ultimo sbarramento mirato a Nahariya e alle comunità circostanti nella Galilea occidentale. Lo riporta Ynet News, aggiungendo che in precedenza si erano udite sirene in diverse città vicino a Nahariya.
Idf conferma attacco aereo a deposito di armi di Hezbollah in Siria
L'Idf ha confermato che l'aeronautica militare ha condotto un attacco in Siria, colpendo i depositi di armi appartenenti all'unità munizioni di Hezbollah nella regione di al-Qusayr, vicino al confine con il Libano. "L'unità munizioni di Hezbollah è responsabile dello stoccaggio di armi in Libano e ha recentemente esteso le sue operazioni in Siria, in particolare nell'area di al-Qusayr", ha affermato l'Idf. "Questo è un altro esempio di come Hezbollah stia costruendo un'infrastruttura logistica per trasferire armi dalla Siria al Libano tramite valichi di frontiera".
Idf: "A Jabalia evacuata la maggior parte dei civili"
La stragrande maggioranza della popolazione civile palestinese che risiedeva a Jabalia, nel nord di Gaza, è stata evacuata. Lo rende noto l'esercito israeliano, mentre prosegue l'offensiva contro Hamas nella zona e in altre città a nord di Gaza City. L'Idf ha dichiarato di essere riuscita a spostare più di 55.000 civili fuori da Jabalia nonostante Hamas li avrebbe presumibilmente costretti a rimanere nella città per fungere da scudo umano. Si stima che circa 60.000 palestinesi fossero a Jabalia prima che l'ultima operazione fosse lanciata il mese scorso.
La maggior parte della popolazione si è trasferita a Gaza City, mentre solo poche decine di persone attraversano il corridoio Netzarim delle Idf e si dirigono verso la zona umanitaria designata da Israele, nel sud della Striscia. Secondo le Idf, sono in possesso di prove e testimonianze che Hamas ha sparato, picchiato e, in alcuni casi, giustiziato civili che cercavano di fuggire dalla zona di Jabalia. Le Idf affermano di voler sgomberare la città dai civili per consentire un'operazione più pulita contro gli agenti terroristici, senza mettere a rischio la vita di innocenti, mentre Hamas cerca di nascondersi dietro la popolazione.
Ufficio Netanyahu: "Contro di noi una caccia aperta"
Dopo la notizia su un'indagine penale relativa all'ufficio di Benyamin Netanyahu, una nota dell'ufficio stesso la descrive come "una spedizione di caccia senza precedenti nel mezzo di una guerra". "Dopo un anno di fughe di notizie provenienti dalle discussioni del gabinetto e dai servizi sugli ostaggi, le uniche due indagini aperte sono contro l'ufficio del premier, non contro i divulgatori che hanno causato enormi danni ai rapiti e alla sicurezza. Come negli altri tentativi di gonfiare accuse contro il primo ministro e il suo entourage, anche in questo caso la montagna non darà alla luce nemmeno un topolino", afferma la nota.
7 palestinesi uccisi in diversi raid israeliani in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno ucciso sette palestinesi nel corso di due diverse operazioni in Cisgiordania nelle quali l'Idf ha confermato di aver preso di mira i militanti. Due di queste persone sono state uccise nella città di Tammun, ha affermato Ahmad Assad, governatore della vicina città di Tubas.
L'esercito israeliano ha dichiarato che, "durante un'operazione notturna, le forze israeliane hanno avuto scontri a fuoco con i terroristi, hanno individuato sette ordigni esplosivi in una moschea e un aereo dell'aeronautica militare israeliana ha colpito ed eliminato due terroristi armati".
Altri due uomini palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo nella città di Qabatiyah, vicino a città di Jenin, nella Cisgiordania settentrionale, ha affermato il governatore di Jenin Kamal Abu Rubb. Infine, altre tre persone sono state uccise dall'esercito israeliano a Qabatiyah, ha affermato il ministero della Salute palestinese.
Libano, in blitz dell'Idf a nord disturbati i radar Unifil
Commando israeliani hanno utilizzato un motoscafo dotato di dispositivi per disturbare i radar Unifil con l'obiettivo di catturare il 2 novembre un libanese accusato di essere un agente di Hezbollah. Lo evidenzia un'indagine preliminare secondo quanto riferito da un funzionario giudiziario libanese all'Afp in merito al blitz dell'Idf nel nord del Libano di sabato scorso. I primi risultati dell'inchiesta suggeriscono che "l'esercito israeliano ha utilizzato un'imbarcazione ad alta velocità dotata di dispositivi avanzati in grado di bloccare i radar" appartenenti alle forze Onu dell'Unifil che monitora la costa libanese, ha affermato il funzionario. L'indagine sull'operazione del rapimento di sabato è condotta congiuntamente dalla polizia e dalla magistratura libanesi. Le autorità libanesi "non possono indagare sulle forze dell'Unifil o richiedere loro di fornire informazioni o filmati catturati dai loro radar perché hanno l'immunità", ha precisato il funzionario giudiziario, che ha definito l'azione israeliana "un crimine di guerra che ha violato la sovranità nazionale" perché ha comportato la cattura di un cittadino libanese in un'area lontana dai combattimenti.
Idf, attaccato un deposito di armi di Hezbollah in Siria
Le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto di avere effettuato poco tempo fa attacchi aerei in Siria, prendendo di mira i depositi di armi di Hezbollah. Lo scrive The Times of Israel. I depositi di armi utilizzati da Hezbollah sono stati colpiti da aerei da combattimento nella zona di al-Qusayr, nella Siria occidentale, vicino al confine con il Libano. Le Idf affermano che l'unità di armamenti di Hezbollah è responsabile dello stoccaggio delle armi in Libano e che di recente ha esteso le sue attività alla Siria, immagazzinando armi ad al-Qusayr.
Hezbollah: "Colpita base Meron in Israele"
Il gruppo armato libanese Hezbollah afferma di aver colpito la base di Meron in Israele con una raffica di missili. Hezbollah ha anche affermato che i suoi combattenti "hanno preso di mira un obiettivo vitale nei territori meridionali libanesi occupati, segnando la sesta operazione di questo tipo oggi, utilizzando i droni".
Attacco Israele nella provincia di Homs in Siria
Un attacco israeliano ha colpito una zona industriale e alcuni edifici residenziali ad al-Qusayr, nella provincia di Homs, nella Siria centrale. Lo riporta la televisione di Stato siriana. L'agenzia di stampa ha citato il direttore sanitario della provincia di Homs, il quale ha affermato che non ci sono stati feriti. Una precedente "aggressione israeliana" ad al-Qusayr giovedì ha ferito diversi civili e causato danni materiali, hanno riferito i media statali. L'esercito israeliano, che solitamente non commenta i resoconti specifici di attacchi in Siria, ha affermato in una nota di aver colpito depositi di armi e centri di comando utilizzati da Hezbollah.
Polizia israeliana apre indagine penale su ufficio premier (2)
Nell'ambito della vicenda - riferisce Ynet - un alto funzionario dell'ufficio del primo ministro Netanyahu sarà interrogato. L'indagine, scrive il sito di notizie, è collegata alle segnalazioni di inizio anno secondo cui Netanyahu avrebbe tentato di mantenere riservate le sue conversazioni sulla gestione della guerra a Gaza. Ynet riferì all'epoca che alti funzionari della sicurezza temevano che fossero in atto tentativi di modificare i verbali delle discussioni tenutesi in tempo di guerra con il premier, dopo aver scoperto delle discrepanze tra le trascrizioni degli incontri e quello che i testimoni avevano sentito in tempo reale. Channel 12 riporta che l'inchiesta va avanti da mesi e a giugno era stata emessa un'ordinanza di silenzio sul caso, definito "sensibile dal punto di vista della sicurezza e per gli effetti sul pubblico", pertanto al momento è consentita la pubblicazione solo di dettagli parziali sulle indagini. La polizia ha stigmatizzato la pubblicazione dell'esistenza stessa dell'indagine, sostenendo che avrebbe suscitato echi e confusione. Alcuni funzionari della difesa hanno affermato, dice Ynet, che fin dall'inizio della guerra hanno trovato lacune tra alcune trascrizioni e le conversazioni così come si sono effettivamente svolte. Una di queste discussioni riservate riguardava la preparazione delicata di un evento politico significativo. Le 'modifiche' da parte di funzionari dell'ufficio di Netanyahu sarebbero stato compiute direttamente davanti agli impiegati dell'ufficio del primo ministro che si occupano dei protocolli.
Morto soldato Usa ferito in operazione molo di Gaza
E' morto il soldato americano rimasto ferito durante la problematica operazione di Washington per stabilire un molo temporaneo per gli aiuti sulla costa di Gaza, lo annuncia l'esercito statunitense. Lo scopo del molo era quello di incrementare le consegne di assistenza umanitaria, di cui c'è disperato bisogno, nel territorio palestinese devastato dalla guerra, mentre Israele bloccava le spedizioni via terra. Ma lo sforzo si e' scontrato con ripetuti problemi meteorologici e gli Stati Uniti lo hanno interrotto a meta' luglio, circa due mesi dopo la sua installazione. "E' con grande tristezza che annunciamo la scomparsa del sergente Quandarius Davon Stanley, operatore di trasporto a motore da poco in pensione", ha dichiarato in un comunicato il capitano Shkeila Milford-Glover, portavoce del Comando del 3 Expeditionary Sustainment. Non ha detto quando Stanley e' morto o che tipo di ferita aveva subito, specificando solo che il soldato stava ricevendo cure in una struttura di assistenza a lungo termine.
Suica: "Rafforzare Anp per lavorare a soluzione due Stati"
"Continueremo e continuerò a finanziare l'Autorità nazionale palestinese e l'Unrwa. Sull'Anp: non trattiamo Hamas come nostro interlocutore, per noi Hamas è un'organizzazione terroristica. Sappiamo che l'Anp è debole al momento, e quindi stiamo lavorando per provare a rafforzarla per renderla un'interlocutrice nel futuro per quanto riguarda la soluzione dei due Stati, perché per implementarla bisogna iniziare a parlare con qualcuno e quello è l'Anp". Lo ha dichiarato la commissaria designata al Mediterraneo, Dubravka Suica, nella sua audizione di conferma al Parlamento europeo.
Polizia israeliana apre indagine penale su ufficio premier
L'unità Lahav 433 della polizia israeliana ha reso noto di aver aperto un'indagine penale, su "eventi che risalgono all'inizio della guerra", secondo la quale funzionari dell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu avrebbero tentato di modificare o "disturbare" alcuni dei protocolli, delle trascrizioni di discussioni nel gabinetto di governo e persino delle conversazioni telefoniche sugli aggiornamenti di sicurezza con i ministri, guidati dal premier. Nell'ambito dell'inchiesta "sono state condotte una serie di attività investigative evidenti'.
Sfollati a Gaza bocciano Harris e Trump: "Entrambi sostengono Israele"
Kamala Harris e Donald Trump sono entrambi ''cattive opzioni'' per i palestinesi sfollati nella Striscia di Gaza. Intervistati da Haaretz, i palestinesi affermano che la vittoria di uno o dell'altro candidato alla Casa Bianca non avranno effetti positivi sulla loro situazione. ''Tutti e due, democratici o repubblicani, sostengono Israele con tutto il cuore'', ha detto Mustafa, originario di Gaza City e ora sfollato a Rafah, nel sud dell'enclave.
Alla domanda su quale candidato sarebbe più adatto a raggiungere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza, Mustafa ha risposto sarcasticamente: "I democratici sono un po' meglio. Ad esempio, invece di inviare i loro militari a occupare Gaza, forniscono a Israele solo armi per un anno intero e un assegno aperto di miliardi di dollari".
Hussam, un 28enne del campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza, ha detto che "non sono molto interessato alle questioni politiche degli Stati Uniti. Entrambi i candidati sono delle cattive opzioni e, onestamente, non mi dispiacerebbe se scoppiasse una guerra civile negli Stati Uniti, che porterebbe a una terza guerra mondiale".
Media: "Raid Israele su città siriana di al-Qusayr"
Un raid attribuito a Israele ha preso di mira una zona industriale nella città di al-Qusayr, nella Siria occidentale, non lontana dal confine con il Libano. Lo ha indicato l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, senza aggiungere dettagli, mentre le Idf per il momento non hanno ancora confermato il raid.