L'Unifil ha affermato che questa settimana le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro i peacekeeper in un posto di guardia vicino a Dhayra, nel Libano meridionale. Idf afferma però di non essere a conoscenza del fatto. Almeno 14 bambini sono morti in attacchi israeliani a Khan Yunis, nei quali in tutto 33 persone hanno perso la vita secondo fonti mediche concordanti. I media statali di Beirut affermano che tre giornalisti sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su Hasbaya
Unicef: a 30mila bimbi Gaza impedita vaccinazione antipolio
"A circa 30mila bambini nel nord di Gaza è stato impedito di ricevere il secondo ciclo di vaccinazione antipolio". Lo segnala su X l'Unicef, all'indomani del World Polio Day, Giornata mondiale della poliomielite. "Le pause umanitarie - ribadisce l'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia - sono fondamentali per il loro benessere generale e per contenere la diffusione della polio. L'Unicef continua a chiedere un cessate il fuoco".
Capo Mossad incontra al Cairo omologo egiziano
Il capo del Mossad, David Barnea, è tornato in Israele questa mattina dopo aver incontrato il neo-capo dell'intelligence egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, secondo quanto riportato dal sito di notizie Ynet. E' stato il primo incontro tra i due da quando Rashad ha sostituito Abbas Kamel all'inizio del mese. Secondo Times of Israel Barnea e Rashad hanno avuto una lunga discussione su un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi durante la guerra a Gaza, nonché su una maggiore cooperazione antiterrorismo. All'inizio della settimana, Rashad ha incontrato anche il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Barnea si recherà a Doha domenica per cercare di riavviare le discussioni su un accordo per liberare gli ostaggi tenuti a Gaza e fermare la guerra tra Israele e il gruppo terroristico palestinese Hamas. I colloqui avverranno nel mezzo di un tentativo di ripresa dei negoziati dopo l'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar a Gaza.
Israele, razzo su Galilea: almeno 6 feriti
E' di almeno 6 feriti il bilancio dell'impatto di un razzo nella zona di Shomera, nella Galilea occidentale. A riferirne è il quotidiano 'Times of Israel' precisando che i soccorritori hanno definito le condizioni dei feriti buone o moderate.
I due indonesiani feriti in attacco a Unifil tornano in servizio
I due peacekeeper indonesiani feriti e ricoverati in ospedale dopo essere stati colpiti da un carro armato israeliano in Libano sono tornati in servizio. Lo riporta Sky News, citando l'Unifil. I due caschi blu indonesiani hanno trascorso tre giorni in terapia intensiva a seguito dell'incidente, ma ora sono "in buone condizioni e sono tornati in servizio".
Brigate Qassam, compiuta imboscata contro veicoli blindati israeliani a Gaza
Le Brigate Qassam hanno riferito di aver compiuto un "agguato complesso" per colpire veicoli militari israeliani nel nord di Gaza. L'ala armata di Hamas ha precisato che nell'attacco sono stati utilizzati proiettili anticarro ed esplosivi che hanno preso di mira due veicoli trasporto truppe e un bulldozer militare a est di Jabalia, dove i combattenti palestinesi affermano di aver colpito anche un soldato israeliano.
Unicef, a Gaza a 30mila bambini impedita vaccinazione antipolio
"A circa 30.000 bambini nel nord di Gaza è stato impedito di ricevere il secondo ciclo di vaccinazione antipolio" . Lo afferma Unicef su X. L'organizzazione continua a chiedere "un cessate il fuoco" nell'area. "Le pause umanitarie - aggiunge - sono fondamentali per il loro benessere generale e per contenere la diffusione della polio".
Mikati, giornalisti presi deliberatamente di mira
Il primo ministro libanese ha accusato Israele di aver deliberatamente preso di mira i giornalisti dopo che un raid nel sud del paese ha ucciso tre operatori dei media, in quello che ha definito un "crimine di guerra". "La nuova aggressione israeliana contro i giornalisti" è stata tra i "crimini di guerra commessi dal nemico israeliano", ha affermato Najib Mikati in una dichiarazione, aggiungendo che l'attacco è stato "deliberato" e "mira a terrorizzare i media per nascondere crimini e distruzione".
Beirut, da inizio raid Israele morti 163 operatori sanitari
Il ministro della Sanità libanese, Firass Abiad, ha dichiarato che 163 operatori di emergenza e personale medico sono stati uccisi negli attacchi israeliani in tutto il Paese, a poco più di un anno dall'inizio degli scontri a fuoco transfrontalieri tra Hezbollah e Israele. Il numero totale di operatori sanitari e di soccorso uccisi "finora è di 163", oltre a "272 feriti", ha dichiarato Abiad durante una conferenza stampa dedicata ai "danni causati dagli attacchi israeliani al settore sanitario in Libano".
Ministro giordano a Blinken, Israele cessi pulizia etnica
Israele deve "cessare la pulizia etnica" ai danni dei palestinesi nei territori occupati. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, incontrando a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, reduce da una missione nello Stato ebraico, in Arabia Saudita e in Qatar, e sollecitando indirettamente Washington a fare di più per fermare l'azione militare israeliana nella Striscia di Gaza e nella regione. Denunciando la catastrofe umanitaria nel nord della Striscia, Safadi ha detto: "Vediamo in corso una pulizia etnica e questa deve cessare".
Blinken insiste, la pace in Libano è davvero urgente
Una soluzione "diplomatica" per il Libano è "davvero urgente". Lo ha ribadito il segretario di Stato americano Antony Blinken, giunto a Londra reduce da un'ennesima missione in Medio Oriente. Nella capitale britannica Blinken incontra il premier libanese Najib Mikati e i ministri degli Esteri di Giordania ed Emirati Arabi Uniti, Ayman Safadi e Abdullah bin Zayed, assieme al padrone di casa, il ministro degli Esteri britannico, David Lammy.
Idf, 'demoliti 2 tunnel di Hezbollah nel Libano meridionale'
Due tunnel di Hezbollah sono stati demoliti dall'esercito israeliano durante le operazioni nel Libano meridionale. Lo riferisce l'Idf, precisando che uno dei tunnel, che fungeva da centro di comando sotterraneo, si trovava a decine di metri di profondità, sotto un villaggio libanese. L'esercito aggiunge che diversi militanti di Hezbollah si erano asserragliati nel sito e sono stati uccisi. Un altro tunnel, trovato dalle truppe nei pressi del confine israeliano, serviva da deposito di armi per la forza d'élite Radwan di Hezbollah e, secondo l'esercito, sarebbe stato utilizzato in un'invasione pianificata di Israele.
Almeno 14 bambini uccisi in raid israeliani a Khan Yunis
Almeno 14 bambini sono morti in attacchi israeliani a Khan Younis, nei quali in tutto 33 persone hanno perso la vita secondo fonti mediche concordanti. Lo riferisce Al Jazeera, precisando che la forza di terra israeliana si è spinta più in profondità nell'area di al-Manara, nella parte orientale di Khan Yunis, colpendo diverse abitazioni civili. Le vittime sono state evacuate al Nasser Medical Complex. I dottori dell'ospedale hanno confermato che i 14 bambini arrivati erano morti soffocati, a causa di bombe e proiettili mortali sparati contro l'edificio nel quale si trovavano, che hanno portato al crollo di diversi altri fabbricati residenziali mentre delle persone erano ancora all'interno.
Libano: Borrell, corsa contro il tempo per evitare guerra totale
- "Siamo attualmente impegnati in una
corsa contro il tempo tra il possibile inizio di un processo
politico in Libano e una conflagrazione generalizzata dalle
conseguenze incalcolabili. La comunita' internazionale ha il
dovere di fare il possibile per contribuire a riportare la pace
in Libano, su solidi pilastri che garantiscano una stabilita' e
una sovranita' a lungo termine. Dobbiamo fare delle scelte e
agire di conseguenza, per il bene del popolo libanese e
dell'intera regione". Lo ha affermato l'Alto rappresentante
dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in una
dichiarazione dopo la Conferenza di Parigi per il Libano.
'Hamas, no alla tregua di 12 giorni in cambio di 5 ostaggi'
Fonti di Hamas riferite da Channel 12 hanno affermato questa mattina che non accetteranno la proposta israeliana di un breve cessate il fuoco in cambio del rilascio di un piccolo numero di ostaggi. L'accordo, per il quale gli egiziani hanno insistito nei giorni scorsi, dovrebbe includere un cessate il fuoco che durerà dai 10 ai 12 giorni nella Striscia di Gaza, in cambio della liberazione di 5 sequestrati. Khalil al-Hiya, negoziatore per Hamas, ha dichiarato che "non c'è alcun cambiamento nella loro posizione: cessate il fuoco totale e ritiro dell'Idf dalla Striscia".
Erdogan, cresce appoggio per lo stop all'invio di armi a Israele
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che sta crescendo il sostegno internazionale per un'iniziativa presentata dalla Turchia presso le Nazioni Unite che ha l'obiettivo di fermare l'invio di armi verso Israele. "Abbiamo avviato un'iniziativa per trovare una soluzione al problema sotto l'egida delle Nazioni Unite e per imporre un embargo completo sulle armi a Israele. Il numero di coloro che sostengono il nostro appello è in aumento", ha detto Erdogan, come riferisce Anadolu, di ritorno dal vertice dei Brics in Russia, dove ha lanciato un appello ai membri dell'organizzazione delle economie emergenti per sostenere l'iniziativa della Turchia presso l'Onu.
Mo: Idf conferma uccisione 5 soldati in scontri in Libano
Le Idf hanno confermato l'uccisione di cinque soldati durante combattimenti nel sud del Libano, dove altri quattro riservisti sono rimasti gravemente feriti. Le sono il maggiore Dan Maori, 43 anni, di Beit Yitzhak-Sha'ar Hefer; il capitano Alon Safrai, 28 anni, di Gerusalemme; il sottufficiale Omri Lotan, 47 anni, di Bat Hefer; il sottufficiale Guy Idan, 51 anni, del kibbutz Shomrat e il sergente maggiore Tom Segal, 28 anni, di Ein HaBesor.
Difesa civile, almeno 20 morti in raid Idf a Khan Yunis
Almeno 20 persone sono state uccise in due attacchi aerei israeliani notturni su Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce la Difesa civile dei Territori palestinesi. Un primo attacco ha preso di mira una casa di famiglia nel distretto di al-Manara, nel sud-est della città, uccidendo 14 persone. Un altro ha colpito una seconda casa vicina, uccidendo sei persone, ha detto il portavoce dell'organizzazione, Mahmoud Bassal. Secondo Al Jazeera il bilancio sarebbe invece di 28 morti, tra cui alcuni bambini. L'esercito israeliano non ha commentato i suoi attacchi, affermando in un comunicato di aver "eliminato diversi terroristi dall'aria e dal suolo e smantellato numerose infrastrutture terroristiche". L'esercito israeliano continua le sue operazioni nella Striscia di Gaza e ha lanciato una nuova offensiva nel Nord del territorio dove, secondo lui, si stanno raggruppando i combattenti di Hamas. Secondo la Protezione Civile, dall'inizio dell'offensiva il 6 ottobre, nel Nord del Paese sono morte più di 770 persone.
Idf, 5 nostri riservisti morti in combattimenti nel sud Libano
Cinque riservisti israeliani sono rimasti uccisi e altri quattro gravemente feriti durante i combattimenti nel Libano meridionale la scorsa notte. Lo annuncia l'esercito, scrive il Times of Israel. I soldati morti sono il Maggiore Dan Maori, 43 anni, di Beit Yitzhak-Sha'ar Hefer; il capitano Alon Safrai, 28 anni, di Gerusalemme; gli ufficiali Omri Lotan, 47 anni, di Bat Hefer; Guy Idan, 51 anni, di Shomrat e il sergente Tom Segal, 28 anni, di Ein HaBesor, tutti appartenenti all'89° battaglione dell'8a Brigata Corazzata di cui Maori era il vice comandante. I quattro riservisti gravemente feriti sono stati trasportati in ospedale per le cure.
Iran: da Khamenei cordoglio per Safieddine, 'Hezbollah è vivo'
La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha espresso cordoglio per la morte di Hachem Safieddine, considerato il probabile successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah in Libano, dopo che Israele ha confermato di averlo eliminato. "Hezbollah è vivo", ha scritto su X la Guida suprema, offrendo le condoglianze alla famiglia di Safieddine. "La Repubblica Islamica dell'Iran continuerà a sostenere i mujaheddin di Quds e coloro che resistono all'occupazione della Palestina da parte della banda criminale usurpatrice", ha affermato Khamenei. "Oggi, Hezbollah rimane il più forte difensore del Libano e lo scudo più saldo di fronte all'avidità del regime sionista, che da tempo cerca di smembrare il Libano", ha aggiunto il leader iraniano.