Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Israele Medio Oriente, Unifil: Idf ha sparato su nostra postazione in Libano

©Ansa

L'Unifil ha affermato che questa settimana le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro i peacekeeper in un posto di guardia vicino a Dhayra, nel Libano meridionale. Idf afferma però di non essere a conoscenza del fatto. Almeno 14 bambini sono morti in attacchi israeliani a Khan Yunis, nei quali in tutto 33 persone hanno perso la vita secondo fonti mediche concordanti. I media statali di Beirut affermano che tre giornalisti sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su Hasbaya

LIVE

Idf, non siamo a conoscenza di un attacco a Unifil

L'UNIFIL ha affermato che questa settimana le truppe  israeliane hanno aperto il fuoco contro i peacekeeper in un posto di  guardia vicino a Dhayra, nel Libano meridionale. Le IDF dichiarano  stasera di non essere a conoscenza del fatto. "Il 22 ottobre, i peacekeeper in servizio presso un posto di  osservazione permanente vicino a Dhayra stavano osservando i soldati  dell'IDF che conducevano operazioni di sgombero delle case nelle  vicinanze. Dopo essersi resi conto di essere osservati, i soldati  dell'IDF hanno aperto il fuoco contro il posto. Le guardie di servizio  si sono ritirate per evitare di essere colpite", ha affermato l'UNIFIL  su X. Un portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato al 'Times of  Israel' che, dopo aver esaminato le affermazioni, le IDF non sono a  conoscenza dell'incidente. "Le IDF sono in contatto continuo e aperto con l'UNIFIL", afferma il  portavoce, aggiungendo che le attività di Hezbollah rappresentano un  pericolo per la forza di mantenimento della pace.

In Libano oltre 500.000 hanno attraversato confine siriano

Più di 500.000 persone hanno attraversato il confine che dal Libano porta alla Siria. Lo riferiscono i dati ufficiali delle autorità libanesi.

Msf: ucciso un nostro operatore in attacco israeliano a Gaza

Medici Senza Frontiere (Msf) denuncia con la massima fermezza l'uccisione di un membro del suo staff, Hasan Suboh, avvenuta nella notte durante le operazioni militari israeliane a Khan Younis, nel sud di Gaza. Secondo il ministero della sanità, l'attacco ha causato almeno 33 morti, tra cui 14 bambini. Lo scrive Msf in una nota precisando che "Hasan Suboh, 41 anni, lavorava con Medici Senza Frontiere dal 2019, era sposato e aveva 7 figli. È l'ottavo membro dello staff Msf ucciso a Gaza dal 7 ottobre 2023 e il secondo in due settimane. La guerra di Israele contro Gaza è una continua dimostrazione del disprezzo per le vite dei civili. Tutto questo deve finire ora", conclude la nota.

Proteste in Yemen a sostegno Hezbollah e palestinesi di Gaza

Proteste oggi nello Yemen a sostegno di Hezbollah e dei palestinesi di Gaza. Molti dei presenti sono sostenitori degli Houthi, riporta Sky News ricordando che il gruppo militante sostenuto da Teheran governa ampie zone del Paese, tra cui la capitale Sanaa, dove si sono svolte le manifestazioni. Dalle immagini si vedono cartelli e magliette con i volti del capo di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah, e dell'ex leader di Hamas Yahya Sinwar.

Centcom, F-16 Usa di base in Germania arrivati in Medio Oriente

F-16 dell'aeronautica militare statunitense del 480mo Fighter Squadron di base a Spangdahlem, in Germania, sono arrivati in Medio Oriente. Lo ha comunicato il comando centrale Usa (Centcom).

Hamas: 12 uccisi in raid a Gaza su persone in attesa aiuti

La Difesa civile di Gaza annuncia 12 morti in attacchi contro un gruppo in attesa di aiuti umanitari.

Blinken a Israele: "La sicurezza dell'Unifil va garantita"

La sicurezza dei caschi blu dell'Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come qualcosa di "essenziale". Lo ha rimarcato oggi a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, a conclusione d'incontri con esponenti di Paesi arabi fra cui il premier libanese Najib Mikati, dopo le ultime notizie odierne su attacchi contro postazioni dell'Unifil: contingente di cui fanno parte anche militari italiani.

Razzi Hezbollah su una città araba in Galilea, due morti

Due morti e venti feriti è il bilancio provvisorio dell'attacco rivendicato da Hezbollah sulla cittadina araba di Majd al-Khorum, nel nord di Israele. Lo riferiscono i soccorritori. I razzi lanciati dal Libano hanno colpito un centro commerciale e una palestra dentro il mall.

Oms: "Persi i contatti con l'ospedale Kamal Adwan a Gaza"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito di aver perso i contatti con il personale dell'ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, l'unico funzionante in questa parte della Striscia. "Da quando questa mattina sono state segnalate le incursioni nell'ospedale, abbiamo perso i contatti con il personale. E' uno sviluppo profondamente inquietante, dato il numero di pazienti assistiti e di persone che vi si sono rifugiate", ha denunciato Tedros Adhanom Ghebreyesus su X.

Idf: tre soldati uccisi negli scontri nel nord di Gaza

L'Idf ha reso noto che tre soldati sono stati uccisi in una battaglia nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Le vittime sono il capitano Barak Israel, 22 anni, il sergente Ido Ben Zvi, 21 anni, e il sergente Hillel Eliyahu Ovadia, 22 anni.

Onu: "Il momento più buio nel nord di Gaza, crimini atroci"

Il nord di Gaza sta affrontando il "momento più buio" dall'inizio della guerra. E' l'avvertimento lanciato dall'alto commissario Onu per i diritti umani Volker Turk. "In modo inimmaginabile la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Le politiche e le pratiche del governo israeliano nel nord di Gaza rischiano di svuotare l'area di tutti i palestinesi. Stiamo affrontando ciò che potrebbe equivalere a crimini atroci, potenzialmente estendendosi a crimini contro l'umanità", ha affermato Volker Turk in una nota.

Onu, vie di fuga da Libano a rischio per attacchi Siria

Gli attacchi israeliani al valico di frontiera tra Libano e Siria stanno minacciando la principale via di fuga utilizzata da chi sta cercando di fuggire dal Libano. Lo ha sostenuto Rula Amin, portavoce per il Medio Oriente dell'Unhcr, l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati, in un brifing alla stampa a Ginevra. Gli Attacchi dell'Idf al confine con la Siria, ha affermato la portavoce, "mettono in pericolo una vera e propria ancora di salvezza che le persone usano per sfuggire al conflitto in Libano e attraversare la Siria".

Unifil, Idf ha sparato contro posto osservazione Libano

I peacekeeper delle Nazioni Unite hanno affermato che i soldati israeliani hanno sparato contro uno dei loro posti di osservazione nel Libano meridionale questa settimana, aggiungendo che la situazione della sicurezza era "estremamente difficile" tra altri attacchi non identificati. Martedì, "i soldati dell'Idf hanno sparato contro" un posto di osservazione vicino al villaggio di confine di Dhayra, ha affermato una dichiarazione dell'Unifil, aggiungendo che "le guardie di turno si sono ritirate per evitare di essere colpite". 

Onu: distruzione valico tra Libano e Siria ostacola i profughi

Gli attacchi aerei israeliani della scorsa notte contro hanno reso inutilizzabile il principale valico di frontiera tra Siria e Libano, ostacolando i tentativi degli sfollati di fuggire da un paese in cui un quinto della popolazione è già sfollata internamente, ha sottolineato l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, Unhcr, come riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat. Rula Amin, portavoce dell'Unhcr con sede ad Amman, ha affermato di non essere a conoscenza di alcun avvertimento prima dell'attacco e ha sottolineato che sono circa 430.000 le persone che hanno attraversato il confine dirette in Siria dal Libano sin dall'inizio della campagna di Israele. "Gli attacchi ai valichi di frontiera sono una preoccupazione importante", ha affermato. "Stanno bloccando la strada verso la sicurezza per le persone in fuga dal conflitto".

Idf: operazioni presso ospedale Adwan a nord di Gaza

L'esercito israeliano ha reso noto che sta operando presso l'ospedale Kamal Adwan nella Striscia di Gaza settentrionale, in seguito a "informazioni di intelligence su terroristi e infrastrutture con armi nella zona". L'Idf ha affermato che nelle settimane precedenti ha reso possibile l'evacuazione dei pazienti e del personale dall'ospedale, garantendo il funzionamento dei sistemi di emergenza del centro medico. Secondo le ultime stime dell'esercito, finora circa 45.000 civili palestinesi sono stati evacuati da Jabaliya. Centinaia di terroristi sono stati arrestati e centinaia di uomini armati sono stati uccisi, aggiunge l'Idf.

Katz accusa Guterres: 'Piange morte terrorista, lavorava Unrwa'

Nuovo aspro scontro (su X) tra il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Quest'ultimo ha scritto sul social che un raid israeliano ha provocato la morte di "un collega dell'Unrwa" dopo che l'Idf ha reso noto ieri sera che la vittima in questione era Mohammed Abu Itiw, comandante dell'unità Nukhba di Hamas che ha guidato il massacro di giovani nel rifugio di Reem il 7 ottobre. Abu Itiw lavorava per l'agenzia delle Nazioni Unite Unrwa dal 2022, ha dichiarato l'esercito israeliano che ha pubblicato le foto di Abu Itiw durante l'attacco ai kibbutz, postate il 7 ottobre sui social da Hamas. Rivolto a Guterres, il ministro Katz ha scritto: "Chi sta esattamente piangendo? Il segretario dell'Onu ha raggiunto nuovi vertici di ipocrisia e insensibilità. Guterres e Unrwa sono complici di crimini di guerra". 

Unifil: Idf ha sparato contro una delle nostre postazioni

L'Unifil afferma che il 22 ottobre scorso i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro una delle loro postazioni vicino al villaggio di Dhayra, nel sud del Libano. "I caschi blu in servizio presso un posto di osservazione permanente vicino a Dhayra stavano osservando i soldati dell'Idf che conducevano operazioni di sgombero delle case nelle vicinanze. Dopo essersi resi conto di essere osservati, i soldati hanno aperto il fuoco e i soldati si sono ritirati per evitare di essere colpiti", afferma l'Unifil in una nota mentre l'Onu parla di una situazione di sicurezza "estremamente difficile".

Dall'inizio del conflitto uccise in Libano quasi 2.600 persone I feriti sono oltre 12 mila

Nelle ultime 24 ore, in Libano sono state uccise 19 persone e 118 sono state ferite, portando il bilancio totale dell'ultimo anno di conflitto tra Israele e Hezbollah a 2.593 morti e 12.119 feriti. Lo rende noto il ministero della Salute libanese citato dal quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat nel suo sito web. L'unità di risposta alle crisi libanese ha registrato 111 attacchi aerei e bombardamenti negli ultimi giorni, concentrati principalmente nel Libano meridionale e nella provincia di Nabatiyeh, aggiunge la stessa fonte.

Unicef: meno di un bambino al giorno evacuato per cure

Meno di un bambino al giorno è evacuato per motivi medici da Gaza: a questo ritmo, "ci vorranno più di sette anni per evacuare i 2.500 bambini che necessitano di cure mediche urgenti", ha detto oggi a Ginevra un portavoce dell'Unicef parlando di un ritmo "mortalmente lento". Quest'anno, dal primo gennaio al 7 maggio, una media di 296 bambini sono stati evacuati per motivi medici ogni mese, ha spiegato il portavoce James Elder. Ma da quando "il valico di Rafah è stato chiuso il 7 maggio a causa dell'offensiva di terra, il numero di bambini evacuati per motivi medici è crollato a soli 22 al mese ". Solo 127 bambini, "molti dei quali affetti da traumi cranici, amputazioni, ustioni, cancro e grave malnutrizione", sono stati autorizzati ad essere evacuati da quando Rafah è stato chiuso, ha aggiunto. Ne consegue che i bambini di Gaza che scampano alle bombe e ai proiettili stanno morendo, perché viene "loro impedito di lasciare Gaza per ricevere le cure urgenti che salverebbero loro la vita", ha deplorato James Elder in un briefing per i giornalisti alle sede onu di Ginevra. L'Unicef non sa quanti bambini siano stati respinti poiché solo un elenco di pazienti approvati è fornito dal Cogat di Israele, che controlla i punti di entrata e di uscita di Gaza, ha aggiunto. Per il portavoce non si tratta di un problema logistico o di capacità e tutto questo si svolge "tra bombardamenti incessanti, mentre gli ospedali di Gaza sono stati decimati".

Media: ospedale a nord di Gaza assediato dalle truppe israeliane

Più di 150 tra pazienti e personale sono intrappolati nell'ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, mentre l'esercito israeliano assedia la struttura medica. Lo ha riferito ad Al Jazeera la Protezione Civile palestinese. Le forze israeliane hanno fatto irruzione stamane nell'ospedale e hanno ordinato ai pazienti di spostarsi nel cortile principale, ha riferito l'agenzia di stampa Wafa, mentre eseguivano arresti di massa. L'irruzione è avvenuta un giorno dopo che i carri armati israeliani hanno bombardato il complesso dell'ospedale, una delle poche strutture mediche funzionanti rimaste nel nord dell'enclave. Secondo il direttore dell'ospedale, Hussam Abu Safia, l'unità di terapia intensiva ha subito gravi danni dall'attacco dei carri armati, avvertendo che l'ospedale potrebbe trasformarsi in una fossa comune poiché un paziente stava morendo ogni ora a causa dell'assalto militare israeliano. 

Mondo: I più letti