Elezioni in Georgia, "Sogno Georgiano" cerca la conferma al governo. Lo scenario politico

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Il partito è al potere da tre legislature e corre per ottenere un quarto mandato alla guida del Paese. Le opposizioni - il cui principale partito è il “Movimento Nazionale Unito” - corrono divise, ma hanno presentato il voto come una scelta cruciale tra l’Unione Europea e la Russia: ecco tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni del 26 ottobre

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Sono in programma per domani, 26 ottobre, le elezioni parlamentari in Georgia. Il Paese caucasico, situato sul confine geografico tra Europa e Asia, ha circa 3,7 milioni di abitanti ed è chiamato al voto per rinnovare i 150 membri dell’unica Camera del Parlamento. Le elezioni vedranno il partito attualmente al potere “Sogno Georgiano” cercare un quarto mandato consecutivo per governare. Le opposizioni all’esecutivo attualmente guidato da Irakli Kobakhidze sono - secondo quanto riportato da Reuters - profondamente divise e non sono riuscite a presentare una candidatura unitaria: il loro obiettivo è privare “Sogno Georgiano” della maggioranza parlamentare e formare una coalizione di governo. Il principale partito d’opposizione è il “Movimento Nazionale Unito”.

Il contesto politico in Georgia

“Sogno Georgiano” - riporta ancora Reuters - negli ultimi anni si è affidato a una retorica filo-russa, accusando i Paesi occidentali di cercare di trascinare la Georgia in guerra contro Mosca. Le opposizioni da parte loro - sottolinea Le Monde - hanno presentato il voto come una scelta cruciale tra l’Unione Europea e la Russia. Circa l’80% della popolazione è infatti a favore dell’ingresso nell’Ue - per il quale la Georgia è già un Paese candidato - ma il processo è attualmente congelato a causa di una legge repressiva sulle “influenze straniere” voluta dal governo di “Sogno Georgiano”: si tratta, spiega Euronews, della copia di una misura russa volta a limitare drasticamente l'attività delle organizzazioni non governative finanziate dall'estero.

Le proteste e i sondaggi

La norma ha causato forti proteste delle opposizioni in tutto il Paese, che hanno anche spinto gli Stati Uniti a sanzionare diverse persone per violazione dei diritti umani e a minacciare di sospendere gli aiuti economici. Oltre, come detto, al congelamento del processo di adesione all’Unione europea. I sondaggi prima del voto mostravano come “Sogno Georgiano” fosse in testa alle preferenze, ma con un consenso inferiore rispetto al 2020 quando ottenne circa il 50% dei voti. Secondo quanto dichiarato dalla presidente georgiana Salomé Zourabichvili, i quattro principali partiti di opposizione avrebbero circa il 60% dei consensi.

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