Attacco israeliano vicino a ospedale a sud di Beirut, ci sono vittime. Pressing degli USA per cessate il fuoco, il segretario di Stato Blinken in Israele e nei Paesi arabi fino a venerdì per tentare la tregua dopo l'uccisione di Sinwar. 7 israeliani arrestati dallo Stato ebraico con l'accusa di essere spie dell'Iran. Missione a Gerusalemme del ministro degli Esteri Tajani: nell'incontro con il primo ministro Netanyahu 'garanzie sulla sicurezza' della missione Unifil. Poi a Ramallah la richiesta di aiuti per Gaza
Fonte Hamas a media: "Successore di Sinwar sarà nominato a marzo"
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato al quotidiano saudita a Sharq che "un successore di Sinwar non sarà nominato fino alle elezioni interne del prossimo marzo, se le condizioni saranno soddisfatte". Secondo lui, "un comitato direttivo composto da cinque membri è responsabile della gestione del tempo di guerra e ha il diritto di prendere decisioni strategiche. C'è l'approvazione per un governo civile palestinese nella Striscia di Gaza, a condizione che il movimento dia il suo assenso".
Libano, non esiste alternativa alla risoluzione 1701
Il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, ha affermato che non esiste alternativa alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, ma ha aggiunto che potrebbero essere raggiunte "nuove intese" per implementarla: lo riporta una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio lunedì come riporta Haaretz. La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza, adottata nel 2006, prevede che l'Onu incarichi una missione di mantenimento della pace per aiutare l'esercito libanese a mantenere la sua zona di confine meridionale con Israele libera da armi o personale armato diverso da quelli dello Stato libanese.
Blinken in Israele per nuovo tentativo di cessate il fuoco
Il segretario di Stato americano Antony Blinken parte oggi per Israele e i Paesi arabi in un nuovo tentativo di spingere un cessate il fuoco a Gaza dopo che lo Stato ebraico ha ucciso il leader di Hamas, ha dichiarato il Dipartimento di Stato. Blinken, in viaggio fino a venerdì, "discuterà dell'importanza di porre fine alla guerra a Gaza, di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e di alleviare le sofferenze del popolo palestinese", ha dichiarato il dipartimento di Stato in un comunicato.
Wafa, 18 persone uccise oggi nel centro e sud di Gaza
Almeno 18 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in raid israeliani che hanno preso di mira il centro e il nord della città di Rafah e una scuola che ospitava sfollati a Jabalya. Lo riporta Wafa. Secondo i media locali e un giornalista presente sul posto, che ha parlato alla Bbc, oggi un'operazione israeliana nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, ha causato la morte di sette persone. Dopo che le forze israeliane hanno ordinato l'evacuazione da una scuola al centro del campo, sette persone sarebbero state uccise dal fuoco dell'artiglieria e i loro corpi sarebbero stati trasportati al vicino ospedale Kamal Adwan. In precedenza, riporta Bbc, l'Idf avevano dichiarato di aver "distrutto infrastrutture terroristiche e tunnel nella regione di Jabalia e di aver eliminato decine di terroristi nei giorni scorsi".
Ministri negano premier autorità decidere tempi raid Iran
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, 75 anni oggi, ha partecipato nella notte a una riunione fiume del gabinetto di sicurezza che si è conclusa senza ottenere dai ministri presenti l'autorità di decidere autonomamente la tempistica di un attacco all'Iran. E' quanto ha riferito Yedioth Ahronoth, secondo il quale i ministri hanno espresso frustrazione per la "debole risposta" all'attacco di droni contro la casa di Netanyahu a Cesarea la scorsa settimana. I vertici dei servizi di sicurezza hanno risposto che eseguono solo le direttive impartite dal livello politico.
Inviato Usa Hochstein è a Beirut
Il consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, Amos Hochstein, è arrivato a Beirut. Secondo quanto riferito da L'Orient Le Jour, Hochstein ha già incontrato il presidente del Parlamento, Nabih Berri, influente alleato di Hezbollah incaricato di negoziare un cessate il fuoco per conto del movimento sciita. Nel pomeriggio, invece, l'inviato americano vedrà il primo ministro, Nagib Mikati.
Ministro Esteri Iran oggi in Kuwait e Bahrein
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi oggi continuerà il suo tour con visite in Kuwait e Bahrein dopo aver visitato numerosi Paesi della regione per cercare di fermare l'escalation in Medio Oriente. "I viaggi continueranno e terremo consultazioni con altri Paesi. Oggi ci recheremo in Kuwait e Bahrein", ha annunciato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Ismail Baghaei durante il suo briefing stampa settimanale. Teheran non esclude nessun Paese dalle consultazioni e ha sottolineato che "è dovere di tutti mantenere la pace e la sicurezza nella regione". "E' giunto il momento che i Paesi mostrino la loro volontà di seguire questo percorso", ha aggiunto il portavoce. Il ministro degli Esteri iraniano ha iniziato il suo tour regionale il 4 ottobre nel tentativo di fermare la guerra nella Striscia di Gaza e in Libano.
Iran: "Atti malvagi di Israele riceveranno una ferma risposta"
"Il messaggio dell'Iran è chiaro. Qualunque atto malvagio del regime israeliano riceverà una ferma risposta e sceglieremo come rispondere". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. "Qualunque Paese che dia un aiuto alle possibili aggressioni israeliane contro l'Iran sarà responsabile", ha aggiunto il funzionario. "I Paesi della regione hanno imparato che salvaguardare la pace e la sicurezza regionale è un dovere di tutti noi e tutti subiranno le conseguenze di qualsiasi instabilità. I Paesi della regione non permetteranno mai a nessun Paese di usare il loro territorio per attaccare l'Iran", ha sottolineato Baghaei. "Nonostante le differenze con alcuni Paesi della regione, l'Iran continua le sue consultazioni con tutti gli Stati regionali per stabilire la pace e la sicurezza nella regione. A tal fine, il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, visiterà oggi il Kuwait e il Bahrein", ha fatto sapere il funzionario.
Sarah Netanyahu: "Tentativo di uccidere il premier un danno a Israele"
Sarah Netanyahu, moglie del primo ministro, con un post su Instagram ha parlato per la prima volta da quando Hezbollah ha lanciato un drone prendendo di mira la residenza della famiglia a Cesarea: "Il tentativo di uccidere il premier di Israele non è solo un fatto personale, ma un danno a tutti noi, al popolo di Israele", ha scritto.
Iran: "Avvisato l'Onu sulla minaccia di Israele ai siti nucleari"
L'Iran ha avvisato l'organismo di controllo nucleare dell'Onu sulle minacce di Israele contro i suoi siti nucleari. Lo ha riferito il ministero degli Esteri dell'Iran, aggiungendo che Teheran deciderà come e quando rispondere a qualsiasi attacco israeliano. Il capo della diplomazia iraniana Abbas Araqhchi si recherà oggi in Bahrein e Kuwait, continuando il tour che lo vede impegnato nelle ultime due settimane nelle principali capitali della regione.
L'inviato Usa arrivato a Beirut per vedere Mikati e Berri
L'inviato speciale Usa Amos Hochstein è arrivato a Beirut. In agenda ci sono incontri con il premier ad interim del Libano, Najib Mikati, e il presidente del Parlamento Nabih Berri, alleato di Hezbollah.
L'Iran nega le accuse su presunte interferenze in Libano
"L'Iran non ha mai avuto alcuna intenzione né (intrapreso alcuna) attività che poss essere sospettata di interferire negli affari interni del Libano". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, in riferimento alle accuse da parte del premier libanese, Najib Mikati, riguardo a presunte interferenze di Teheran negli affari di Beirut, a causa di una dichiarazione attribuita al presidente del Parlamento iraniano, Bagher Ghalibaf, secondo cui la Repubblica islamica sarebbe pronta a negoziare con la Francia per la messa in pratica della risoluzione Onu 1701 sul Libano.
Tajani: "La morte di Sinwar potrebbe portare a una svolta a Gaza"
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà oggi in missione in Israele e Palestina. Nel corso della visita - si legge in una nota - sono previsti incontri con il primo ministro, Benjamin Netanyahu, e il ministro degli Esteri, Israel Katz, e, a Ramallah, con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa."L'impegno per la pace dell'Italia è senza sosta", ha indicato Tajani. "Ribadirò alle autorità israeliane e palestinesi la necessità di arrivare a un cessate il fuoco e al rilascio di tutti gli ostaggi", ha proseguito. "La morte del capo di Hamas, responsabile del brutale attacco del 7 ottobre e dell'avvio dell'escalation di violenza nella regione, potrebbe portare a una svolta nell'attuale conflitto nella Striscia di Gaza", ha spiegato Tajani, evidenziando la necessità di rilanciare i negoziati per il processo di pace verso l'obiettivo, che l'Italia sostiene da sempre, di 'Due popoli - due Stati'.
"L’impatto del conflitto sulla popolazione civile è ormai intollerabile", ha sottolineato il ministro. "Ai miei interlocutori illustrerò i contenuti della conferenza umanitaria sul Medio Oriente che aprirà il G7 Sviluppo di Pescara con l'obiettivo di migliorare l'accesso umanitario nella Striscia di Gaza e affrontare la situazione umanitaria in Libano. L'iniziativa italiana Food for Gaza è un modello da perseguire in tal senso". "Con riferimento al Libano - ha concluso Tajani - pur riconoscendo il diritto all'autodifesa di Israele rispetto agli ingiustificati attacchi di Hezbollah, è fondamentale evitare un’escalation regionale dalle conseguenze imprevedibili". Per quanto riguarda Unifil "sarò molto chiaro con le controparti israeliane: ogni attacco ai soldati della missione deve essere considerato come una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della Risoluzione 1701", ha spiegato il Ministro, che chiederà ulteriori assicurazioni per la sicurezza dei contingenti militari impiegati.
Con la morte del leader di Hamas, Yahya Sinwar, "Israele ha ottenuto una vittoria militare, è indubbio. Questo permette a noi, che siamo amici di Israele, di spingere per un cessate il fuoco a Gaza, ovviamente accompagnato dalla liberazione di tutti gli ostaggi. E' quello che dirò dopodomani alle autorità israeliane", ha detto inoltre sabato, intervenendo in collegamento video al Festival Luce! in corso a Firenze. Nel contesto mediorientale le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti "pesano perché ci sono delle attese", ma "poi non so quanto cambieranno le politiche degli Sati Uniti, perché saranno sempre amici di Israele, che per gli Usa rappresenta sempre garanzia di democrazia. Per questo, chiunque sarà il prossimo presidente Usa continuerà a essere amico di Israele", ha detto.
Libano: "Grati a Unifil, deve poter operare senza interferenze"
Il ministero degli Esteri libanese ha espresso ''gratitudine'' all'Unifil per il suo ''ruolo nel mantenere la pace e la sicurezza nella regione'' dal 1978. In particolare, il ministero ha sottolineato ''l'importanza dei contributi dell'Unifil allo sviluppo locale e alla stabilità del sud del Libano''. In una nota si rivolge quindi un appello alla ''comunità internazionale che deve prendere una posizione ferma in sostegno delle forze Unifil e deve garantire che possano proseguire le loro operazioni senza interferenze o minacce alla loro sicurezza''.
Il ministero degli Esteri libanese ha quindi condannato i ripetuti attacchi israeliani alle postazioni e al personale dell'Unifil. Si tratta, ha aggiunto, di ''violazioni flagranti del diritto internazionale e della legge umanitaria, potenzialmente equivalenti a crimini di guerra''. Beirut accusa poi Israele di rifiutarsi di rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite e il particolare la 1701.
Israele ha arrestato 18 palestinesi in Cisgiordania
Durante attacchi e incursioni notturne in Cisgiordania, l'esercito israeliano ha arrestato 18 palestinesi, tra cui due bambini e degli ex prigionieri. Lo riferiscono la Palestinian Prisoner's Society e la Commission of Detainees and Ex-Detainees Affairs. Le incursioni sono state accompagnate da minacce e attacchi contro i residenti della Cisgiordania, oltre a vandalismo e distruzione di case, hanno affermato le due organizzazioni in una dichiarazione congiunta. Secondo fonti di stampa, tra cui Al Jazeera, più di 11.400 palestinesi sono stati arrestati nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est dal 7 ottobre 2023.
L'Oms evacuerà 1000 donne e bambini da Gaza per cure urgenti
Mille donne e bambini bisognosi di cure mediche saranno evacuati a breve da Gaza verso l'Europa: lo ha dichiarato il capo della sezione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Israele "si è impegnato a effettuare altre 1.000 evacuazioni mediche nei prossimi mesi verso l'Unione Europea", ha dichiarato Hans Kluge in un'intervista all'AFP, aggiungendo che le evacuazioni saranno facilitate dall'Oms e dai Paesi europei coinvolti.
Intensi bombardamenti a Gaza, Cisgiordania sotto attacco
Secondo fonti di stampa concordanti, almeno due palestinesi sono stati uccisi e decine di altri feriti in una notte di bombardamenti estesi dell'artiglieria israeliana che hanno preso di mira diverse aree di Gaza, causando distruzioni diffuse. Secondo l'agenzia Wafa, l'artiglieria israeliana ha bombardato le case nell'area di Saftawi, a nord-ovest di Gaza City, nei pressi della moschea di al-Tawbah, uccidendo due residenti. Le fonti locali hanno aggiunto che si sono verificate esplosioni successive a Gaza City e nel nord dell'enclave. A ovest del campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, le forze israeliane hanno fatto saltare in aria diversi edifici residenziali. In particolare sono state distrutte case e infrastrutture nel Blocco 2. Inoltre un comandante israeliano è stato ucciso da un ordigno esplosivo improvvisato a Jabalia stava guidando l'offensiva di Israele nel campo profughi. A riferirlo è stato il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari. Si tratterebbe dell'ufficiale israeliano di grado più alto ucciso a Gaza dall'inizio dell'invasione di terra di Israele. Gli attacchi coincidono con il proseguimento di un intenso assedio israeliano sul governatorato di Gaza settentrionale per il 17 giorno consecutivo.
Israele: "Attacco all'Iran sarà approvato all'ultimo minuto"
Nella riunione del gabinetto israeliano di sicurezza politica, cominciato ieri sera e durato sei ore, alcuni ministri hanno contestato la "risposta debole" dell'Idf al lancio dal Libano del drone che sabato ha colpito Cesarea, anche se finora non è stato dichiarato pubblicamente se a subire danni sia stata effettivamente la residenza del premier. Lo riferiscono i media israeliani. Durante l'incontro non è stata discussa la questione dell'attacco all'Iran, né è stata chiesta l'autorizzazione a prendere decisione per il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro Yoav Gallant perchè, secondo indiscrezioni, l'approvazione è già sostanziale: l'attacco non verrà approvato in una riunione ma all'ultimo momento, come è avvenuto con i raid contro gli Houthi e per l'eliminazione di Hasan Nasrallah.
Wsj: "Sinwar disse ad Hamas di organizzarsi per dopo la sua morte"
Al leader di Hamas Yahya Sinwar fu offerta subito dopo il 7/10 la possibilità di lasciare la Striscia di Gaza in cambio del permesso all'Egitto di negoziare per conto del gruppo terroristico un accordo sugli ostaggi: lo riporta il Wall Street Journal. Secondo il rapporto, con l'avanzare della guerra, Sinwar accettò l'idea che probabilmente sarebbe stato ucciso e, secondo i mediatori, suggerì al gruppo terroristico di scegliere un consiglio direttivo per governare e gestire la transizione dopo la sua morte. "Non sono sotto assedio, sono su suolo palestinese", avrebbe detto Sinwar ai mediatori arabi in risposta alla proposta, subito dopo l'inizio della guerra scatenata dal massacro del 7 ottobre.
Austin: "Il sistema di difesa Thaad è in posizione in Israele"
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha affermato che la batteria di difesa missilistica Thaad, recentemente inviata dagli Usa per proteggere Israele, è ora "in posizione". Lo riporta il Times of Israel. Parlando a Kiev, Austin si rifiuta di dire se il Thaad è operativo. Ma aggiunge: "Abbiamo la capacità di metterlo in funzione molto rapidamente e siamo al passo con le nostre aspettative". Il sistema di difesa aerea ad alta quota è stato inviato nel caso in cui l'Iran reagisse a un previsto attacco di rappresaglia israeliano.