Guerra Israele-Hamas, raid nei pressi di ospedale a sud di Beirut

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Attacco israeliano vicino a ospedale a sud di Beirut, ci sono vittime. Pressing degli USA per cessate il fuoco, il segretario di Stato Blinken in Israele e nei Paesi arabi fino a venerdì per tentare la tregua dopo l'uccisione di Sinwar. 7 israeliani arrestati dallo Stato ebraico con l'accusa di essere spie dell'Iran. Missione a Gerusalemme del ministro degli Esteri Tajani: nell'incontro con il primo ministro Netanyahu 'garanzie sulla sicurezza' della missione Unifil. Poi a Ramallah la richiesta di aiuti per Gaza

 

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Beirut, Israele attacca la “rete bancaria” di Hezbollah. VIDEO

L'Al-Qard al-Hassan, cos'è e come funziona la banca colpita da Israele in Libano

Per Hezbollah è un' "associazione finanziaria sociale". Per altri è la 'banca di Hezbollah". Secondo i militari israeliani l'Al-Qard al-Hassan Association (Aqah) "finanzia direttamente le attività terroristiche di Hezbollah, anche con l'acquisto di armi e il pagamento di elementi operativi del braccio armato di Hezbollah". E, affermano le forze israeliane (Idf) che nelle scorse ore hanno preso di mira filiali dell'Aqah in Libano, Hezbollah "custodisce miliardi di dollari nelle filiali dell'associazione".

Istituita all'inizio degli anni Ottanta come fondazione benefica, è stata registrata ufficialmente nel 1987, ricostruisce la Bbc, che spiega come l'istituto consenta ai libanesi di aggirare le restrizioni imposte dalle banche locali. Il nome dell' 'associazione' significa "prestito benevolo".

Per al-Manar, la tv affiliata a Hezbollah, l'Aqah offre prestiti senza interessi (il "prestito benevolo") per alleviare la povertà nella comunità sciita. Il Washington Post ne parla come di un'istituzione finanziaria gestita da Hezbollah. Per il sito di notizie israeliano Ynet è "l'alternativa di Hezbollah al sistema bancario del Libano" e "nonostante sia stata fondata come associazione per aiutare le famiglie bisognose, è diventata una banca a tutti gli effetti". E, secondo Ynet, si stima 'custodisca' "tonnellate di oro, per lo più gioielli dati in garanzia per i prestiti".

Soccorritori palestinesi concludono addestramento in Algeria

Una squadra della Protezione civile palestinese ha completato un addestramento in Algeria per le operazioni di salvataggio in acqua. In un comunicato pubblicato sui propri social, il ministero dell'Interno algerino ha affermato che tale formazione rientra nell'ambito della cooperazione bilaterale tra Algeria e Palestina. Il direttore generale della Protezione civile, colonnello Boualem Boughlaf, ha consegnato i certificati ai tirocinanti palestinesi al termine della formazione, che si è svolta dal 25 settembre 2024 al 17 ottobre 2024. Il personale palestinese ha seguito corsi teorici ed esercitazioni sul campo sotto la supervisione di formatori e istruttori specializzati nella materia, conclude la nota.

Macron a Netanyahu: "Eliminazione di Sinwar apra una nuova fase"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, in una telefonata questa mattina con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato che "l'eliminazione di Yahya Sinwar deve essere l'occasione per avviare una nuova fase di negoziati che raggiungano un cessate il fuoco a Gaza, ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi e permettere un transito massiccio di aiuti umanitari". Lo ha reso noto una fonte dell'Eliseo. Macron ha "espresso solidarietà al primo ministro israeliano per l'attacco con i droni, inaccettabile, che ha preso di mira il suo domicilio personale", ricordando come la Francia sia legata "alla sicurezza di Israele".

Macron a Netanyahu: "L'Onu deve svolgere tutto il suo ruolo"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto questa mattina in un colloquio telefonico con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, che l'Onu deve svolgere "interamente il suo ruolo" nel sud del Libano per consentire il ritorno delle popolazioni civili. Lo ha reso noto l'Eliseo. E' necessario - ha detto Macron - che "le Nazioni Unite svolgano tutto il loro ruolo nel sud del Libano, per consentire il ritorno delle popolazioni civili nelle loro case, in sicurezza, da entrambe le parti della frontiera tra il Libano e Israele". Il presidente francese ha chiesto a Netanyahu che "le infrastrutture siano preservate, che la popolazione civile sia protetta e che un cessate il fuoco sia decretato al più presto" in Libano.

Swiss ancora niente voli da e per Tel Aviv

A causa della situazione tesa in Medio Oriente, continua la sospensione dei voli da e per Tel Aviv da parte di Swiss. La misura, già prolungata più volte, varrà almeno fino al 10 novembre. I passeggeri interessati saranno contattati direttamente, indica la compagnia aerea in una nota odierna. Ai clienti viene offerta una nuova prenotazione gratuita per una data successiva o il rimborso del prezzo del biglietto. Il provvedimento vale per tutti i vettori del gruppo Lufthansa, di cui Swiss fa parte.

'Reinsediare Gaza', in centinaia partecipano a evento nel sud di Israele

"Conquistare, cacciare via, reinsediare". E' quanto è stato pronunciato da una delle promotrici dell'evento di due giorni intitolato 'Prepararsi a reinsediare Gaza' a cui partecipano alcune centinaia di persone, tra cui numerose famiglie, che si tiene nel sud di Israele, al confine con l'enclave palestinese. Già ieri un gruppo più piccolo era arrivato sul luogo dell'evento e allestito capanne, in cui hanno trascorso la notte, per celebrare la festa ebraica di Sukkot. Oggi - precisa Haaretz - si sono uniti a loro rappresentanti di gruppi pro-insediamenti e partiti di estrema destra, tutti con l'obiettivo comune di ristabilire una presenza ebraica a Gaza. L'evento ha visto dibattiti con i leader delle varie organizzazioni e attività per bambini tra cui uno spettacolo di marionette che raccontava il disimpegno da Gaza nel 2005, quando l'allora primo ministro, Ariel Sharon, ordinò a migliaia di coloni di lasciare l'enclave. Più tardi nel pomeriggio sono previsti gli interventi di esponenti dell'estrema destra tra cui il ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ed il parlamentare del Likud, Tali Gotliv.



Tajani a Katz: Italia contro delegittimazione Israele

Il governo  italiano è impegnato "contro ogni delegittimazione dello Stato di  Israele, alle Nazioni Unite e in particolare all’Assemblea generale  Onu". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al collega  israeliano Israel Katz nel corso del primo incontro che il capo della  Farnesina ha in programma nell'ambito della sua missione in Medio  Oriente. Secondo fonti della Farnesina, Tajani ha ribadito a Katz la  necessità di "rilanciare l’azione politica e diplomatica sostenuta dagli  Stati Uniti e da tutti gli Stati arabi della regione”.

Arrestati 7 israeliani: 'Erano spie per l'Iran'

Sette israeliani sono stati arrestati con l'accusa di spionaggio a favore dell'Iran. Gli indagati, che, secondo i pubblici ministeri avrebbero svolto centinaia di incarichi per Teheran, sono tutti ebrei residenti ad Haifa e nel nord del di Israele e tra loro ci sono un soldato che ha disertato l'esercito e due minorenni. Nello specifico, sono accusati di aver fotografato e raccolto informazioni sulle basi e sulle strutture dell'Idf, tra cui il quartier generale della difesa di Kirya a Tel Aviv e le basi aeree di Nevatim e Ramat David, nonché i siti delle batterie Iron Dome.  La base di Nevatim è stata colpita da due attacchi missilistici iraniani, mentre Ramat David è stata bersagliata da Hezbollah. I sospettati sono inoltre accusati di aver ricevuto dai loro responsabili mappe di siti strategici, tra cui la base Golani colpita da un mortale attacco con un drone all'inizio di questo mese. I procuratori affermano che la polizia e gli investigatori dello Shin Bet hanno scoperto che i sospettati, al soldo delle agenzie di intelligence iraniane e in contatto con agenti iraniani, hanno svolto una serie di differenti compiti, in cambio dei quali  hanno ricevuto centinaia di migliaia di dollari, anche in criptovaluta.


Tajani a Katz: Israele agevoli ingresso aiuti a Gaza

Il ministro  degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto al collega israeliano di  facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il  capo della diplomazia italiana ha appena incontrato a Gerusalemme Israel  Katz, riferiscono fonti della Farnesina, al quale ha “confermato la  solidarietà e il sostegno del governo italiano sul tema del rilascio  degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas". "Dopo la scomparsa di Sinwar a Gaza" ha detto Tajani al ministro  israeliano, secondo quato riferito dalle fonti, "riteniamo che sia  arrivato il momento di riaprire la strada alla politica e alla  diplomazia". "Ho ringraziato Israele per aver deciso di collaborare con l’iniziativa  italiana 'Food for Gaza' assieme alla Autorità nazionale palestinese, ma  adesso cibo e medicine devono entrare più velocemente a Gaza” ha  aggiunto. Tajani, che nel pomeriggio incontrerà anche il primo ministro Benjamin  Netanyahu, ha anticipato al ministro Katz i messaggi che il presidente  del Consiglio Giorgia Meloni ha riportato dalla sua missione in  Giordania e Libano.  
“Noi crediamo che in Libano bisogna pianificare un’azione politica che  rafforzi il governo libanese, per evitare il collasso definitivo del  paese: anche in Libano come a Gaza bisogna andare verso un cessate il  fuoco, non verso una intensificazione dei combattimenti”. Per Tajani “la  scomparsa di Sinwar rappresenta un possibile punto di svolta, dobbiamo  rilanciare l’azione politica e diplomatica sostenuta dagli Stati Uniti e  da tutti gli stati arabi della regione”. 

Hochstein: non interesse Libano legare destino ad altre guerre

Non è  nell'interesse del Libano legare il proprio destino ad altre guerre in  corso nella regione. Lo ha affermato l'inviato speciale Usa Amos  Hochstein, arrivato a Beirut per una serie di incontri di alto livello  mentre continua lo scontro diretto tra Israele e il gruppo sciita  filo-iraniano. "Legare il futuro del Libano ad altri conflitti nella  regione non era e non è nell'interesse del popolo libanese", ha  dichiarato l'inviato Usa in una conferenza stampa dopo l'incontro con il  presidente del Parlamento libanese Nabih Berri, alleato di Hezbollah,  aggiungendo che gli Stati Uniti vogliono porre fine al conflitto "il  prima possibile".

British Airways cancella voli verso Israele fino a fine marzo

La British Airways non volerà da e verso l'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv fino alla fine di marzo del prossimo anno. Lo ha annunciato la compagnia aerea citando la situazione di sicurezza in Israele.

Lufthansa prolunga al 10 novembre stop voli su Tel Aviv

Il  gruppo aereo tedesco Lufthansa ha dichiarato di voler prolungare la  sospensione dei voli per Tel Aviv fino al 10 novembre, poiché Israele è  in guerra a Gaza e in Libano. Ha aggiunto che anche la compagnia aerea  del gruppo Eurowings "estenderà la sospensione dei suoi voli per Tel  Aviv fino al 30 novembre compreso". Il gruppo Lufthansa - i cui vettori includono anche Swiss  International Air Lines, Austrian Airlines e Brussels Airlines - ha  ripetutamente modificato il suo programma di voli negli ultimi mesi a  causa dell'acuirsi delle tensioni in Medio Oriente, così come altri  vettori. Anche i voli per Teheran e Beirut sono già stati sospesi,  rispettivamente fino al 31 ottobre e al 30 novembre.

Tajani a Katz: necessario assicurare la massima tutela a Unifil

"A Gerusalemme con il ministro degli Esteri Israel Katz ho ribadito la necessità di assicurare massima tutela al contingente italiano Unifil. Prosegue l'impegno italiano per la de-escalation: l'obiettivo è la pace in Medio Oriente. Il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi restano prioritari". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in Israele e in Cisgiordania, postando le foto dell'incontro con il collega israeliano.

Usa: risoluzione Onu base per tregua ma serve più impegno

La  risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che pose fine  al conflitto Israele-Hezbollah del 2006 deve essere la base di un nuovo  cessate il fuoco. Lo ha detto l'inviato americano Amos Hochstein,  secondo cui "non è sufficiente che entrambe le parti si impegnino  semplicemente a rispettare la risoluzione 1701" dopo anni in cui la  disposizione Onu è stata applicata senza troppa intenzione.

Austin: difficile dire quale sarà la risposta di Israele all'Iran

E' "difficile dire" come sarà l'attacco di Israele contro l'Iran. Lo ha sottolineato il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin spiegando - riporta Sky News - che "questa è una decisione israeliana. Faremo, continueremo a fare, tutto il possibile per ridurre le tensioni e, si spera, che entrambe le parti inizino la de-escalation. Quindi, vedremo cosa succederà", ha aggiunto Austin, arrivato questa mattina a Kiev.

Iran: 'Cina e Russia possono aiutare a fermare Israele'

Russia e Cina possono giocare un ruolo per frenare "le atrocità del regime di Israele a Gaza e in Libano". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Iraniano, Esmail Baghaei, come riferisce Irna, aggiungendo che i due Paesi hanno espresso le loro posizioni in modo esplicito, condannando il proseguimento delle aggressioni israeliane.

Tajani a Ramallah: incontro con il premier palestinese

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è arrivato a Ramallah per un incontro con il premier palestinese Mohammad Mustafa.

Sara Netanyahu: "Raid drone su casa nostra danno per tutti"

Sara Netanyahu, moglie del premier israeliano Benjamin Netanyahu, è intervenuta pubblicamente per la prima volta sull'attacco con drone che sabato scorso ha preso di mira la loro residenza a Cesarea, danneggiandola. "Il tentativo di uccidere me e il primo ministro non è solo un'esperienza personale, ma un danno a tutti noi, al popolo di Israele", ha scritto in un post su Instagram. La coppia non era a casa in quel momento, hanno fatto sapere le autorità. 

Media, intensi combattimenti al confine tra Libano e Israele

Al confine tra Libano e Israele sono in corso intensi combattimenti. Lo riferisce l'inviato di Al Jazeera ad Hasbaiyya, nel sud del Libano, precisando che negli ultimi minuti ha contato circa otto attacchi aerei israeliani, anche nel vicino governatorato di Nabatieh.  Circa due ore fa, aggiunge, c'è stata una raffica di 22 razzi lanciati da Hezbollah nel nord di Israele. Non è chiaro se ci siano state vittime o danni. I combattenti Hezbollah affermano inoltre di aver abbattuto un drone Hermes 900 e di aver attaccato le truppe israeliane a Maroun al-Ras, conclude la fonte. 

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