Wafa,almeno 30 persone uccise in raid israeliano a Jabalya

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Almeno 30 persone sono state uccise e decine ferite negli attacchi israeliani che hanno colpito diverse case in una piazza a Jabalia, il più grande degli otto storici campi profughi di Gaza. I carri armati hanno fatto saltare in aria strade e case e l'agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA ha affermato che tra le vittime ci sono almeno 20 donne e bambini

 

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Erdogan: "Onu blocchi vendita armi a Israele"

Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, vuole che le Nazioni Unite vietino la vendita di armi ad Israele, una misura definita "efficace" per fermare gli attacchi a Gaza e al Libano. Il leader turco ha parlato dinanzi ai ministri degli Esteri di Russia, Iran, Azerbaigian e Armenia, onvenuti a Istanbul per una riunione della piattaforma dei Paesi del Sud Caucaso. Erdogan, alla presenza del ministro degli esteri russo Sergej Lavrov e iraniano Abbas Araqchi, ha chiesto prima ai Paesi del gruppo di fermare l'export di armi vero lo Stato ebraico, per poi dichiarare che agirà presso l'Onu. "Ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più a un conflitto regionale. La via più efficace per fermare Israele è un embargo imposto dalle Nazioni Unite alla vendita di armi per tutti i Paesi membri. Come Turchia faremo di tutto per farci ascoltare e portare avanti questa iniziativa politica in ogni piattaforma", ha dichiarato Erdogan. 

Usa e Germania: "La morte di Sinwar sia lo slancio per la fine della guerra"

La morte del leader di Hamas Yahya Sinwar "può creare uno slancio per porre fine al conflitto" in Medio Oriente. Lo hanno sostenuto, in una dichiarazione congiunta, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il segretario di Stato americano Antony Blinken dopo il loro incontro a Berlino. "Yahya Sinwar era un brutale assassino e terrorista che era intenzionato a sradicare Israele e il suo popolo. Come mente malvagia degli attacchi terroristici del 7 ottobre, ha portato la morte a migliaia di persone e sofferenze incommensurabili in un'intera regione. Sinwar ha ostacolato un cessate il fuoco a Gaza. La sua morte può creare uno slancio per porre fine al conflitto. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati. Allo stesso tempo, gli aiuti umanitari devono essere intensificati per i civili di Gaza in difficoltà. La Germania e gli Stati Uniti, insieme ai partner, non risparmieranno alcuno sforzo su questa strada", conclude la dichiarazione congiunta di Berlino e Washington. 

Meloni: "Rafforzare Unifil? Per ora nessuna richiesta, ma pronti a fare la nostra parte"

"Rafforzare il contingente italiano dell'Unifil? Per ora non c'è questa richiesta del governo libanese, ma sicuramente noi siamo pronti a fare sempre la nostra parte. Ricordo che noi siamo la seconda nazionalità per presenza nelle missioni internazionali, siamo già molto rappresentati ma siamo sempre pronti a fare la nostra parte per tutto quello che può servire". Lo ha detto Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut.

"Sono molto preoccupata da quello che sta accadendo in Medio Oriente -ha aggiunto- penso che veramente dobbiamo tutti fare ogni sforzo possibile per affrontare questa situazione, se i nostri interlocutori ci chiedono degli sforzi ulteriori penso che dobbiamo assolutamente prenderli in considerazione". 

Meloni: "Do per scontato mai più attacchi a Unifil"

Sulla sicurezza delle forze Unifil ho parlato "con molta chiarezza a tutti i miei interlocutori, mi pare che ci sia una presa di coscienza" su questo. Lo ha detto Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut. "Io diciamo do per scontato che alcune cose che sono accadute negli scorsi giorni non accadano ancora", conclude il premier italiano. 

Meloni: "Con morte Sinwar nuova finestra, Israele la colga"

La morte di Sinwar "può offrire la finestra per una stagione nuova e credo che questa finestra debba essere colta da parte israeliana". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut. 

Mikati a Meloni: "Stop agli attacchi di Israele ai civili"

Israele deve fermare gli attacchi ai civili e la distruzione di cittadine e villaggi: lo ha detto il premier uscente libanese Najib Mikati parlando con la premier Giorgia Meloni.   Durante la conferenza stampa congiunta a Beirut, Mikati ha detto: "Ho ribadito alla premier Meloni il fatto che la priorità deve essere fermare gli attacchi di Israele ai civili e la distruzione delle cittadine e delle località" libanesi nel sud del Libano. 

Premier Libano: "Condanniamo gli attacchi di Israele a Unifil"

"Il Libano condanna gli attacchi israeliani e le minacce all'Unifil che sono una palese violazione della legittimità internazionale". Lo ha detto il premier uscente libanese Najib Miqati al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni. "Dobbiamo unirci assieme contro questo flagrante attacco contro il ruolo di Unifil e la sua importante missione nello stare dalla parte del Libano e dei libanesi", ha aggiunto Mikati.

Medico che salvò Sinwar: "Non gioisco per morte ma è punto di svolta" (2)

Bitton spiega inoltre di aver riconosciuto immediatamente Sinwar sin dalle prime foto circolate ieri dopo la sua uccisione, grazie agli anni trascorsi a parlare con lui in carcere, prima come dentista e poi come alto ufficiale dell'intelligence per il servizio carcerario israeliano. ''Mai conversazioni personali o emozionali, abbiamo sempre e solo parlato di Hamas'', spiega. "Ho passato così tanti anni a guardare il suo volto che non ho avuto bisogno di alcuna forma di identificazione. L'ho riconosciuto immediatamente", ha aggiunto. I due si erano conosciuti nei primi anni Duemila in carcere.

Nell'attacco del 7 ottobre, di cui Sinwar è considerato la mente, Bitton è stato colpito personalmente. Suo nipote, Tamir Adar, è stato preso in ostaggio durante l'assalto, ferito negli attacchi e morto poco dopo essere portato a Gaza.

Medico che salvò Sinwar: "Non gioisco per morte ma è punto di svolta"

Yuval Bitton, il medico israeliano che nel 2004, quando Yahya Sinwar era detenuto in Israele, gli salvò la vita, ''non gioisce per la morte'' del leader di Hamas, come insegna la Torah. Ma allo stesso tempo crede che la sua uccisione rappresenti ''un punto di svolta'' utile a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che permetta di riportare in Israele gli ostaggi ancora nell'enclave. Citato dal New York Times, Bitton si dice anche sollevato dal fatto che d'ora in poi non verrà più considerato responsabile del fatto che Sinwar sia vivo. "Ora penso che sia la gente, sia i media non faranno più questa associazione, che lui è vivo grazie a me. Ecco fatto. Non è più vivo", ha detto Bitton.

Augurandosi di chiudere, con la morte di Sinwar, anche un capitolo della sua vita, il medico spiega che ''ogni giorno mi chiedono se ho rimpianti'', per aver contribuito a salvare la vita del leader di Hamas quando era un giovane dentista. ''Non avrei potuto agire diversamente'', dichiara.

Meloni: "Chiamerò di nuovo Netanyahu"

"All'esito di questa mia visita tornerò a chiamare il primo ministro Netanyahu". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut, al termine della missione in Giordania e Libano. 

Houthi: "Addio a Sinwar, Gaza e causa palestinese vinceranno"

Gli Houthi dello Yemen danno l'ultimo saluto a Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso dai militari israeliani nella Striscia di Gaza. "Le mie più sentite condoglianze" ad Hamas e "al caro popolo palestinese dopo che il grande leader Sinwar ha ricevuto la medaglia del martirio", scrive su X un portavoce degli Houthi, Mohammed Abdulsalam. E aggiunge: "Gaza e la causa palestinese sono destinati alla vittoria, non importa l'entità dei sacrifici".

Meloni: "Ora serve uno sforzo da parte israeliana"

"Sono venuta qui a ribadire l'impegno italiano per il cessate il fuoco. L'Italia con altri partner internazionali ha proposto un cessate il fuoco di 21 giorni. Mikati e Berri hanno aderito alla proposta, ora serve uno sforzo da parte israeliana". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut, sottolineando che la "scomparsa" di Sinwar "può offrire la finestra per una stagione nuova, una finestra che deve essere colta da parte israeliana". 

Mikati: "Il futuro del Libano è stare lontano da conflitti regionali"

Il premier uscente Najib Miqati ha implicitamente preso le distanze da Hezbollah affermando che "il futuro del Libano" risiede "nella dissociazione del Libano stesso dai conflitti che sono intorno a lui". Parlando al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni, Mikati ha espresso una posizione diversa rispetto a quella di Hezbollah secondo cui la resistenza armata libanese deve andare in soccorso a quella dei palestinesi contro Israele. 

Premier Libano: "Soluzione diplomatica metta fine alla guerra"

Il governo del Libano chiede "una soluzione diplomatica" per metter fine alla "guerra nel Sud" del Paese contro Israele. Lo ha detto il premier uscente Najib Mikati, al termine dell'incontro con la premier italiana Giorgia Meloni. "La soluzione diplomatica deve prevalere sulla violenza. Israele deve cessare il fuoco e rispettare e attuare la legittimità della risoluzione internazionale 1701", ha detto Mikati. "Il Libano da parte sua si impegna ad attuare la 1701. Siamo pronti a rafforzare l'esercito libanese e l'Unifil nel loro lavoro", ha ribadito il premier. 

Starmer,: "Dalla morte di Sinwar un'opportunità per un accordo per cessate il fuoco"

La morte del leader di Hamas Yahya Sinwar rappresenta ''una opportunità'' per avanzare verso un accordo per il cessate il fuoco. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico Keir Starmer aggiungendo che ''gli alleati continueranno a lavorare insieme per una de-escalation in Medioriente''. Perché solo ''un cessate il fuoco, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi'' ancora a Gaza, ''l'accesso immediato agli aiuti umanitari e il ritorno a un percorso verso una soluzione a due stati sono gli unici modi per garantire una pace a lungo termine''.

Parlando a Berlino, Starmer ha aggiunto che ''nessuno dovrebbe piangere la morte di Sinwar'' perché ''le sue mani erano macchiate dal sangue di israeliani innocenti e anche il sangue del popolo palestinese che ha sofferto per la violenza che lui ha cercato''.

Macron: "Agire per il Libano, aggiungere guerra alla guerra non porta pace"

Emmanuel Macron ricorda la necessità di "agire per il Libano". In un video diffuso su X, parte di un discorso tenuto ieri a Bruxelles, il presidente francese parla della "conferenza di sostegno al Libano e alla sua sovranità" organizzata dalla Francia per il 24 ottobre. Macron insiste su quella che è una "causa cruciale" perché - scrive anche su X - il Libano "porta un messaggio di pace e diversità utile a tutta la regione".

"Questa conferenza avrà per oggetto la fornitura di aiuti umanitari necessari a centinaia di migliaia di sfollati a causa delle operazioni israeliane e l'assistenza alle istituzioni libanesi con i mezzi per resistere in questo periodo pericoloso e per prepararsi per il futuro, prendendo le prime misure affinché l'esercito libanese possa essere dispiegato nel sud del Paese".

L'appello rinnovato a Israele è di porre fine alle sue operazioni militari e "rispettare la sovranità del Libano". Su X aggiunge che "la Francia è sempre stata al fianco di Israele" e ribadisce che "l'esistenza e la sicurezza di Israele non sono negoziabili". "Aggiungere guerra alla guerra - scrive - non porta né pace né sicurezza, né per Israele né per nessun altro nella regione".

Meloni a Mikati: "Il Libano può sempre contare sull'Italia"

"Lei può sempre contare sull'Italia. Faremo tutto quello che è in nostro potere per far tornare la pace e prosperità in questo Paese amico". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Beirut, rivolgendosi al premier libanese Najib Mikati nelle dichiarazioni congiunte alla stampa al termine dell'incontro bilaterale avuto oggi pomeriggio.

Meloni: "Rafforzare le capacità dell'esercito libanese" (2)

"Come Italia abbiamo anche la missione bilaterale Mibil, parte dell'International Support Group for Lebanon, per rafforzare l'addestramento del personale militare libanese - ha aggiunto Meloni -. Proveremo di fare più su questo fronte non è un caso se nell'ambito del G7 Difesa che si tiene oggi in Italia, è prevista una riunione con tutti i partecipanti, su come meglio implementare questo obiettivo". 

Ministro Barrot: "Conferenza Libano il 24/10 a Parigi"

Il 24 ottobre a Parigi si terrà una conferenza internazionale dedicata al Libano voluta da Emmanuel Macron. Lo ha confermato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot in un intervento all'emittente France Inter, illustrando le linee generali della riunione. "L'obiettivo è mobilitare quanti più Paesi possibile per gli aiuti umanitari di cui il Libano ha bisogno. Sarà anche l'occasione per parlare del futuro istituzionale del Paese", che non ha un presidente da due anni, ha sottolineato Barrot. "Se non facciamo nulla, il Libano domani assomiglierà alla Siria di oggi, focolaio di emigrazione di massa di civili innocenti in fuga dalle persecuzioni in Europa", ha aggiunto il titolare del Quai d'Orsay. Ha inoltre accolto con favore la mano tesa dell'Iran per negoziare un cessate il fuoco con la Francia su Hezbollah in Libano. Il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Ghalibaf, ha lasciato intendere che Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi l'applicazione della risoluzione ONU 1701 che prevede che solo l'esercito libanese possa essere schierato nel sud del Paese. Una condizione essenziale per il ritorno alla pace. "Quando le condizioni sono giuste, la Francia parla a tutti. Quando, tre settimane fa, abbiamo proposto una formula di tregua per il Libano seguita da un cessate il fuoco, abbiamo parlato con l'Iran, che è un attore importante nella regione e che meritava di essere consultato affinché questa proposta fosse credibile. Ora, alle parole devono seguire i fatti", esorta Barrot.

Hamas: "Con Sinwar morto anche capo battaglione al-Sultan a Rafah"

Nell'operazione delle Idf che ha portato all'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar è stato ucciso anche il comandante del Battaglione al-Sultan a Rafah, Muhammed Hamdan. Lo ha confermato Hamas in una nota.

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